We Will Rock You

Save me


TG delle 20. Incubatore per malattie psico degenerative. La foto di gruppo, il primo giorno di scuola, liberta di movimento, liberta di parola, le otto principesse e i settecento nani, le armi gli scudi, i diritti umani, i corvi che gracchiano "rivoluzione"!!  Pero' non c'e' pietà e non c'e' compassione, il sangue si coagula sul pavimento, si inceppa l'articolazione del movimento, la voce che balbetta, la speranza che inciampa, la capra che crepa, la capra che campa, la giornalista scrittrice che ama la guerra perchè le ricorda quando era giovane e bella, amici e nemici, che comodità, villaggi di fango contro grandi città. Le reti, i cancelli, le zone rosse, migliaia di croci, milioni di fosse, la nato, la fao, le nazioni unite, seimiliarditrecentomilioni di vite. Dignità,  dignità, una virtù normale. L'indifferenza è il più grave peccato mortale, il mercato mondiale, il mercato rionale, la croce del sud e la Stella polare, il nasdaq che crolla, il petrolio che sale, la borsa che scende, la borsa che sale. La storia ci insegna che non c'e fine all'orrore. La vita ci insegna che vale solo l'amore. Il PIL, la ricchezza misurata in consumo, la rete globale, i segnali di fumo, la riconversione dell'energia, il colpo di coda dell'economia, i microcomputer, le trasformazioni e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni. Le facce impaurite, la vita che vola, lo stomaco, il fegato, il petto, la gola, Peshawar, New York, Sierra Leone, la polizza vita dell'assicurazione,l'innocenza perduta, le ragioni di stato, una sola potenza, un solo mercato, un solo giornale, una sola radio e mille scheletri dentro l'armadio. Tutto è permesso, qui dentro. E tutto è rappresentato, per esplicitazione diretta o implicitazione metaforica. Perchè si ottenga quello statuto di epifania collettiva, specie di rito pagano catartico, capace di rigenerarsi in quanto emblema di una "civiltà" dove il rispetto per la dignità umana è stato affossato irrimediabilmente e adesso scalcia debolmente per tornare ad esistere. Dove la sopravvivenza non conosce altro segno distintivo all’infuori della competizione feroce e dissennata, qui, dove non c’è spazio per la pietà fra i concorrenti e l’unica empatia del "pubblico" è nei confronti della sofferenza altrui.Non si uccidono così anche i cavalli? Salvami l'anima. For Whom The Bell Tolls