"Ti capita mai… eh?… di pensare alla notte e ai lupi, alla loro voce e al loro grido di dolore... per noi e questa terra che ormai è andata a puttane… Loro lo sanno e gridano nella notte".Io ero di quelle creature che scrutavano il cielo a volte e piangendo gridavo come fanno i lupi. Ma senza voce.Perché la notte è una porta spalancata sull'infinito di noi stessi. Nel buio diventiamo quello per cui siamo stati concepiti. E rispettiamo le nostre naturali attitudini.Al mattino ci spogliamo delle stelle e vestiamo abiti civili, ammantiamo di pseudo civiltà anche l’anima, ancora calda di sogni e ricominciamo a correre, per non sentire. Solo gli spasmi dentro ci riportano indietro."Bisogna circondarsi di piacere vano per non sentire la tua parte vera che piange".
Spegnimi la testa. Diceva.
"Ti capita mai… eh?… di pensare alla notte e ai lupi, alla loro voce e al loro grido di dolore... per noi e questa terra che ormai è andata a puttane… Loro lo sanno e gridano nella notte".Io ero di quelle creature che scrutavano il cielo a volte e piangendo gridavo come fanno i lupi. Ma senza voce.Perché la notte è una porta spalancata sull'infinito di noi stessi. Nel buio diventiamo quello per cui siamo stati concepiti. E rispettiamo le nostre naturali attitudini.Al mattino ci spogliamo delle stelle e vestiamo abiti civili, ammantiamo di pseudo civiltà anche l’anima, ancora calda di sogni e ricominciamo a correre, per non sentire. Solo gli spasmi dentro ci riportano indietro."Bisogna circondarsi di piacere vano per non sentire la tua parte vera che piange".