Creato da MabelRock il 05/04/2005

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Save me

Post n°203 pubblicato il 14 Maggio 2007 da MabelRock

TG delle 20. Incubatore per malattie psico degenerative. 

La foto di gruppo, il primo giorno di scuola, liberta di movimento, liberta di parola, le otto principesse e i settecento nani, le armi gli scudi, i diritti umani, i corvi che gracchiano "rivoluzione"!!  Pero' non c'e' pietà e non c'e' compassione, il sangue si coagula sul pavimento, si inceppa l'articolazione del movimento, la voce che balbetta, la speranza che inciampa, la capra che crepa, la capra che campa, la giornalista scrittrice che ama la guerra perchè le ricorda quando era giovane e bella, amici e nemici, che comodità, villaggi di fango contro grandi città. Le reti, i cancelli, le zone rosse, migliaia di croci, milioni di fosse, la nato, la fao, le nazioni unite, seimiliarditrecentomilioni di vite. Dignità,  dignità, una virtù normale. L'indifferenza è il più grave peccato mortale, il mercato mondiale, il mercato rionale, la croce del sud e la Stella polare, il nasdaq che crolla, il petrolio che sale, la borsa che scende, la borsa che sale. La storia ci insegna che non c'e fine all'orrore. La vita ci insegna che vale solo l'amore. Il PIL, la ricchezza misurata in consumo, la rete globale, i segnali di fumo, la riconversione dell'energia, il colpo di coda dell'economia, i microcomputer, le trasformazioni e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni. Le facce impaurite, la vita che vola, lo stomaco, il fegato, il petto, la gola, Peshawar, New York, Sierra Leone, la polizza vita dell'assicurazione,l'innocenza perduta, le ragioni di stato, una sola potenza, un solo mercato, un solo giornale, una sola radio e mille scheletri dentro l'armadio.

Tutto è permesso, qui dentro. E tutto è rappresentato, per esplicitazione diretta o implicitazione metaforica. Perchè si ottenga quello statuto di epifania collettiva, specie di rito pagano catartico, capace di rigenerarsi in quanto emblema di una "civiltà" dove il rispetto per la dignità umana è stato affossato irrimediabilmente e adesso scalcia debolmente per tornare ad esistere. Dove l
a sopravvivenza non conosce altro segno distintivo all’infuori della competizione feroce e dissennata, qui, dove non c’è spazio per la pietà fra i concorrenti e l’unica empatia del "pubblico" è nei confronti della sofferenza altrui.

Non si uccidono così anche i cavalli? Salvami l'anima.

For Whom The Bell Tolls


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Commenti al Post:
francocap0
francocap0 il 24/05/07 alle 03:26 via WEB
Meraviglioso quel brano del tg delle 20, è tuo? Proprio meraviglioso, un saluto malinconico Mab, forse la vita ci ha destinato al delirio e a non incontrarci mai. Non lasciarti dominare troppo dagli istinti inconsapevoli, dagli incubi dell'effimero. Forse un giorno tutto scomparirà, ho un senso di vuoto. Buona fortuna Mab.
 
francocap0
francocap0 il 24/05/07 alle 03:39 via WEB
comunque passavo di qua, ogni tanto lo faccio, e ho letto questo post. Io non so cosa ti sia capitato ultimamente e non so perchè tu ce l'abbia con noi. Comunque sia rimarrai sempre nel mio cuore come una meravigliosa parabola in questa nostra vita così grigia ma con sprazzi di gioia che serbo nel cuore. Buona fortuna Mab, ti ho sempre voluto bene, forse anche in modo sbagliato,forse facendo mille errori ma mi sono sforzato di essere onesto. Non pretendo che tu capisca, ora non ce ne piu ragione,ti chiedo solo di aprire gli occhi e di non sprofondare nel baratro. Io quel baratro l'ho visto e sperimentato ma ho deciso di affrontarlo con tutte le mie forze. Ti auguro veramente buona fortuna Mab, l'importante è non odiare e lasciarsi attraversare dal male. Addio meravigliosa parabola, cometa delle mie illusioni.
 
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Puntualizzazione ultima:
IO NON SONO UNA MAB.
IO SONO MAB.

 

Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti ad un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirar su due soldi. Ti regali una cena fuori, ti tingi i capelli. Tanto, ringiovanire non ringiovanisci. Quello che succede qui, all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.

 

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A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto.
Così appesa sopra un concerto di David Bowie lei si apriva lasciandomi cadere.
Io sono Demon e la luna è mia madre

 

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REVOLVER - Isabella Santacroce

"L'abbandono che sento. Ora. Dopo quanto è successo.
Il senso d'esserne vittima. D'essere orribile.
L'amplificazione a dilatarmi la solitudine.
Diventa una macchia indelebile.
La vesti quasi fosse il tuo abito della domenica.
Quello coi nastri nel collo. T'appende. T'impicca lontano da tutti.
Nel regno dei crocifissi. Hai il marchio.
Quasi fossi una vacca da carne in attesa del boia che ti costringe in ginocchio. Ti spara alla testa.
Senti ciò che per te è stato scelto.
Nascere e sentire in maniera costante la morte".


 

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OCEANO MARE - A. BARICCO
Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.

 

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... forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, lèggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità. Un libro aperto è sempre la
certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una
stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia ... [A.B.]
 

 
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