Remì e Alicudi

...la mia storia...(II parte)


Purtroppo, dopo poco, il mio nuovo amico, volendo difendere la bellezza dell'isola, (http://www.sitiunesco.it/index.phtml?id=81) si è messo in cattiva luce con persone spietate e senza scrupoli che, reagendo (secondo le modalità tipiche di queste belle isole) ad una sua denuncia per vari scempi ambientali (http://www.avvenimentionline.it/pdf/17_27-04-2007.pdf) (che grazie a vari giri di “favori” mai hanno avuto un seguito...!), la notte del 17 aprile 2009 hanno orribilmente sgozzato la mia mamma, il mio papà e il mio fratellino...io non ricordo bene come, nella confusione e in preda al terrore, sono riuscito a sfuggire a questo orrendo massacro...La mattina dopo, visto che il mio amico era partito, l'amica che ci aveva portato la cena e il pranzo il giorno prima, mi ha trovato...tremante...mi stringevo al collo...tagliato...della mia mamma...ancora turgida di latte...che non potevo più bere... Nei giorni successivi, questi ed altri amici cercavano di farmi bere latte artificiale e mangiare erba tenera e assortita, ma...quella violenza, tutto quel sangue, tanta malvagità, erano davanti ai miei occhi e nonostante i loro sforzi non riuscivo a mangiare...tremavo...! Solo dopo circa una settimana sono riuscito a bere latte artificiale accuratamente intiepidito che mi portavano tutti i giorni e poi anche a mangiare un po' di erba...Dopo tanto orrore i miei amici mi avevano promesso che mai sarei stato mangiato e che sarei invecchiato felicemente in loro compagnia. Così ho trascorso un anno e mezzo felice, quasi viziato dalle tante leccornie che mi facevano rizzare le orecchie e scodinzolare come un cagnolino. Ero sempre pieno di amici e sicuro che mai avrei subito le violenze che avevo visto sovente su tanti altri animali dell'isola. Riuscivo ormai a giocare e “ridere”, a volte mi nascondevo...mi cercavano e poi li chiamavo...appena vedevo che sarebbero andati via senza darmi la sorpresina...(quando mi portavano delle carrube, pezzi di zucca, uvette o altre leccornie era una festa e loro lo vedevano ed erano contenti con me). Sapevo che mi cercavano una fidanzata ma questo era molto difficile. Due volte nell'estate 2009 qualcuno...cattivo...mi aveva “liberato” per farmi scappare e far soffrire i miei amici. Io mi ero nascosto per paura dei cattivi, ma poi quando i miei amici mi chiamavano, tornavo subito perché era lì con loro che ero felice e che mi sentivo al sicuro. Un giorno, alla fine di settembre 2010, delle persone molto cattive, dopo aver intimato ancora una volta al mio amico di ritirare le sue denunce, hanno ordinato ad altri loro simili di rapirmi e così mi hanno portato più lontano che potevano senza essere visti e mi hanno massacrato di bastonate e pietrate....il mio amico mi chiamava disperatamente, la mia amica era in viaggio e anche tanti altri amici erano lontani. Le urla strazianti del mio amico mi rassicuravano e mi davano la forza di rispondere, mettendo insieme le poche energie che mi restavano e di cercare di sopravvivere nonostante i dolori lancinanti e la sofferenza, mi portassero ad accasciarmi inerme. Dopo un giorno e mezzo di ricerche disperate e difficili, il mio amico mi ha ritrovato legato ad un lentisco...stavo tanto male, ma ho cercato di seguirlo...soffrivo...avevo perso ogni forma di allegria...poi non ce l'ho fatta più...lui mi ha portato a casa sulle spalle...a volte doveva fermarsi, anche lui era stremato...mi ha augurato buona notte, felice di avermi ritrovato e lasciandomi tante leccornie per alleviare la mia sofferenza, ma non ce la facevo a mangiare e prima che lui tornasse da me la mattina presto...sono volato in cielo.