Lady Juliette

Gioco_Gara cos'è per te l'Anima - Nefertiti704


 La bambina aprì piano la porta della sacrestia. Nulla le piaceva del Collegio dove qualcuno l'aveva depositata e subito dimeticata ma quel luogo aveva suoni e scricchiolii sinistri che da sepre l'angosciavano. Comandata dalla Madre Superiora era stata costretta ad obbedire. Si guardò intorno con circospezione e nel lieve chiarore delle candele lasciate accese dal chierichetto, percepì una presenza. Terrorizzata si guardò intorno e 'la' vide. Nell'angolo opposto alla porta la 'cosa' era lì. Rattrappita su se stessa. In quel chiarore malato i suoi occhi piccoli, rossi di sangue rappreso dardeggiavano. Danza macabra di fuoco. Appena l'ebbe vista la 'cosa' cominciò a saltellare forsennatamente da una parte all'altra dela sacrestia. Sulla sua testa, completamente rasata, disegni di vene grosse, dure come fili di ferro e viola come i paramenti sacri usati dal prete nel dì della Quaresima. Il naso inesistente si mangiava la bocca grande, senza labbra. Una ferita tra le due orecchie lunghe e appuntite. I denti irregolari e aguzzi pronti a mordere. La lingua spessa, mobilissima e scura usciva ed entrava dalla bocca inalando aria con un sibilo acuto e lacerante. Aveva mani tozze coperte da un uno spesso strato di peli. Vello di pecora scuro e ricciuto; unghie lunghissime, giallastre e ricurve. Artigli per azzannare. La 'cosa' fluttuava da un lato all'altro della sacrestia come in cerca e nel farlo emetteva suoni gutturali, cupi, strozzati. Lamenti di animale ferito. Senza mai togliere gli occhi di dosso alla bambina la 'cosa' con un salto le fu accanto. Non la toccò ma il puzzo di rancido unitamente a quello di carne bruciata che emanava dal suo corpo colpì in pieno la bambina che svenne. Quando si riebbe, la 'cosa' non c'era più ma la bambina comprese con terrore che la 'cosa' le aveva rubato l'anima! Per sempre!Nefertiti704