Lady Juliette

Gioco Gara: all'ombra dei perchè - all'ombra della libertà


 All'ombra della libertàQuella donna aveva imparato a strisciare come un verme sui pavimenti pur di stare accanto all'uomo di cui si era innamorata. Spesso si sentiva come una piastrella e a seconda dell'umore riusciva a distinguere anche delle differenze. A volte si sentiva fredda come il marmo, altre accogliente e calda come il  cotto. Rarissime  volte era riuscita a provare  la sensazione di sentirsi come il cotto pregiato, quello  antico,  posato  nelle cascine toscane. Ancor più rara, se non addirittura unica , la piacevole sensazione di essere un antiquato pavimento in legno, calpestato, nel tempo, da piedi sconosciuti, bucherellato dai tacchi delle scarpe di donna, inciso da mobili trascinati malamente, macchiato da profumi usciti da boccette gettate a terra in momenti di rabbia o a causa di una mossa maldestra, scricchiolante, ma tanto affascinante dall'imperfezione creata dall'usura. All'ombra della figura  di quell'uomo,  si chiedeva il perchè di tanta miseria nei confronti di se stessa, della sua dignità. L'aveva capito quasi da subito che lei era solo il verme nuovo da agganciare all'amo della sua canna da pesca, che lui teneva sempre pronta, per essere lanciata nelle acque ricche, delle sue conquiste. A forza di strisciare dietro all' ombra vuota di quell'amore squilibrato aveva perso la capacità di restare ritta sulle sue gambe, di poter guardare dritto negli occhi ogni giorno nuovo. Un pomeriggio, mentre stava seduta a terra, sull'erba, a pochi passi dall'ombra del suo amato sentì un grido acuto che le fece alzare la testa verso il cielo. Un rapace in volo. Formava dei cerchi concentrici la danza  di quell'uccello, libero,  nel cielo. Le  sue ali aperte le ricordarono le sue braccia spalancate nella corsa verso un'abbraccio. Quella leggerezza e velocità del volo le riportarono alla mente il piacere di sentirsi accarezzare dal vento. Quel suono acuto che sentì ancora la fece tornare alla realtà. Si alzo' di scatto e prese a correre ad occhi chiusi lontana da quell'ombra vuota, resa importante solo per la sua necessità d'amore. Corse, corse e corse ancora, quasi senza fiato ormai, aprì gl'occhi solo quando sentì prepotente il profumo dell'oleandro in fiore, quello era il segnale che la terra stava per finire e sotto c'era il mare. Quella donna non striscia più come un verme, ma vive riposando in pace all'ombra della libertà.