Lady Juliette

Cosa vedi nell'immagine 16


 Poi arrivò l’aurora come una mano pietosa per posare una carezza sopra la sua disperazione ed il vento, con calma oltrepassò la finestra dove i fiori sul muro appassivano e morivano. Dentro la sua stanza il tempo si era fermato e lo aveva fatto da tempo che lui non si ricordava ed un bicchiere sul tavolo conteneva le sue lacrime per dissetare un’allodola che era là di passaggio. Ai piedi della collina dove si ergeva la casa silenzioso come una serpe avanzava il dolore che strisciando sopra i prati travolgeva grilli e cicale la prepotenza di chi è robusto la rabbia di chi non è amato. Bussò insistendo alla porta senza ottenere risposta il tempo si era stancato e non aveva più tempo le lacrime dentro il bicchiere erano gocce di pioggia che il vento aveva raccolto per tramutarle in oceani. Poi ritornò la notte col suo mantello di pece e si posò con molto garbo sopra la collina e la casa ma lui, sfuggito al dolore viaggiava le tenebre e l’oblio all’orizzonte solo una luce che lui non raggiunse mai. IlCustode
Lo senti?Quel cicaleccio lontanodi conversazioni d'uccelliSono lì, li vedi?A confabulare sul volodel tuo essere senza aliSi sono fermati in attesaaspettano il balzola planata d'artistaNon sanno, loro - come potrebbero-che la tua finestranon è partenza ma arrivoche la tua non è intenzione di voloma di caduta libera a bracciaComPensAzione 
  Ho cenato vista marenell’ora in cui il cielo si fa conchigliae rondini mischiate come vapore di spiaggiaHo succhiato un re mi sol di ostriche,come a stupire un maschio, sottovoceVino fermo: in piedi il caliceHo masticato il maregli occhi del viaggio, l’insonnia del ritornoOra rimangono i lividi delle paroleappena appoggiate sui sogni stranieriHo stretto un poco il cuoreil nastro che porta alla golafino a sgozzarmi di parolele mani dietro la schienacome fanno gli schiavi nel loro donoE poiMai, il poi!SweetGame  
 Nelle percussionid'un tempo irriverentesi sbiadisconosagre rilevantiin cui ho assoltoquella parte di me stessoche ha impastato garbuglie controsensi...Ora tornati sulla linea del pensieroinfieriscono rapaci come uccellisu cenci d'animo alla berlinain un vicolo scevroda richiami di lucee vaporosi aromi di vitabirilliester diritti riservati  
 AndandoNella farsad’un cammino vulnerabileazzerocrude percussioni del passatozolle trasparentiche equilibranosalti d’eclissenel suo tornar di brillantezzaE nell’altalenared’epoche in contrastofaccio tesoro di conoscenzafiltrando pensieri e parolelanciatinella realtà afferrata con le ditaConfido nel suo ascoltoassaporando intonazionie scivoli emotivinegli assaggi di maree le sue malinconieSilvia De Angelis tutti i diritti riservati  
 Mi pesaquesto temposenza senso,questa finestraapertaal rumore confusodel mio rassegnarmi.The_Blue_Pearl   
22-10-13 Ho finito il tempo in cui ero paga d’aria purae forte d’una allegra giovinezza.Resto alla finestraa guardar lo scempio di inutili guerre,d’amabili contese,e di assurde pretese.Langue sotto un sole soffocato la spiaggia deserta…solo le gazze fan comunellaio- tremante- aspetto i rintocchi di una campanella.IlMondoDiIside   
 In un pensiero si racchiude una storiaIn un momento si sublima l'estasiCome una passaggiata a piedi scalziLasciando orme su sabbia bagnataDove l'onda più emozionante e audaceCancellerà i graffi arenati con un sol colpo In un frattale di tempoVive l'immortaleSchiudendo roridi petali cremisiDi gelosa passione avvoltiDi grida e sospiri coltivati Kurtz  
 quando giunge il tempo delle scelte da fare, delle svolte nel nostro vivere ... oltrepassare o meno le famigerate porteLunaPiena40 i tempi delle riflessioni e finito ... è giunto il momento decisioni da prendereLunaPiena40