Creato da Lady_Juliette il 07/02/2011

Lady Juliette

Giochi e Gare di nuovi Autori da conoscere su pensieri, prosa, poesia, racconti. . . tutti meravigliosi respiri di parole dell'anima, tutti vincitori nella creatività, nei contenuti, nelle forme e nella fantasia, nell'impegno e nel donare parti della propria anima nella complessità dei vari giochi, dove sanno creare composizioni che donano emozioni, riflessioni e unione di sentimenti. Momenti condivisi dall'amore per la scrittura, dalla bellezza dei pensieri come abbraccio al sentire altrui che unisce nel sentirsi parte della meraviglia della creatività umana.

 

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Giochi dell'infanzia: Echi di favole

 

Echi di favole           (Fuori Gara)

Canti di bambini, tratteggiano l' afa estiva che al tramonto racconta tra
salti e risa, la semplicita' degli animi generosi ad offrir sorrisi in grembo
all'amata Luna. Panini al prosciutto, gelati alla vaniglia, profumano mani
indaffarate e son cene dissetanti nello spazio condiviso di bimbetti e
ragazzetti, sporchi, sudati ma puliti nella semplicita' del chiacchericcio
della gaiezza dell'ingenua meraviglia.
Corda e saltarella, filastrocche ingarbugliate, tra ciglia di labbra e denti,
smorzati dall' ammaliante calura dei pistilli in fiore dei ricordi della nostra
giovinezza.
Palla e nascondino, l' energia frizzante sulla pelle e gli occhi son teatro di
fantasia tra la curiosita' cullata alle ore del crepuscolo dell'irrequieta
fanciullezza.
Il tempo nell'aria li feconda, illuminandoci dentro, nel riVivere echi di
favole che c'avvolgono il petto in ghirlande di sospiri malinconici.

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Commenti al Post:
padmaja
padmaja il 13/06/12 alle 10:30 via WEB
Salve Lady_Juliette, sono passata a trovarti perché Mapì ti nomina spesso, ho letto il suo ultimo racconto e sono rimasta col fiato sospeso! Sono passata a leggere "Consigli aggiornamenti sulla scrittura" e ti ringrazio per le informazioni...ho ancora tanto da imparare e mi rendo conto che di errori ne faccio tanti!!! Un sorriso augurandoti una buona giornata e complimenti per il tuo blog, davvero fantastico! Un saluto agli amici e alla prossima. fla
 
LUNA.PIENA40
LUNA.PIENA40 il 13/06/12 alle 14:11 via WEB
favole che hanno accompagnato la nostra infanzia.. sereno pomeriggio. (clik)
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 13/06/12 alle 19:22 via WEB
Istantane di tempi spensierati profumi di cose vere lontani dalla paura che angosciava chi appena bimbo di sette anni aveva perso il padre.Pier
 
o3radovicka
o3radovicka il 15/06/12 alle 08:33 via WEB
Infanzia per me è stata la cosa più bella solo nel estate , quando lasciavo città, la casa del mio padre e mi recavo da casa di mia nonna , 500 metri dalla frontiera… poche case, e ci conoscevamo tuti i bambini… un villaggio_città circa 12 000 abitanti circondata dalle montagne . Al sud_est e si sdraiava un lago e più al nord scendeva un torrente … Preferivo molto il ruscello pieno nel verde… Lì, costruivamo le barche a volte di cartone… di poliesterolle… e spesso con la legna leggero… Facevamo le sfida di gruppi ( ragazze e ragazzi)… e anche individuali: “ I premi” erano di due cattegorie: Chi resisteva di più, e di chi era la barca più bella… e poi era valido anche per gli aquiloni… e gira vento… ( un tipo di ventilatore fatto di carta)… correvamo in sfida in due … tenendo nel mano il ventilatore di carta… chi resisteva di più e di chi faceva più i giri… erano veramente spettacolari … però ci aiutavano anche i grandi… quasi tutti avevano i fratellie i cucini più grandi… Io ero ospite in quel villaggio e tutti mi aiutavano… per trovare nelle acque stagne vicino al lago, quelli canne tipo “bambù” ( cioè, quasi di bambù, xche non so come si chiama in italiano)… che servivano per creare il scheletro della aquilone e della manina del ventilatore :)… La mia nonna mi aiutava per la carta ( difficile trovare la carta di colore, e quella resistibile, a parte che costava… ma , lei non è risparmiata mai per me… e in fatti grazie di Lei vincevo spesso per la bellezza, della creazione e poi Straordinari erano anche le mie bigotte_ bambole , anche per quelle mi aiutava la mia nonna, erano una meraviglia, di dimensioni diverse … Le trecce, erano di lana nera e bianca, filati a mano dalla mia nonna… il viso della bambola per dare il colore erano le calze collante ( vecchie, stracciati) della mia nonna…:)… li occhi e le labbra lei li ricamava… mi ha imparato anche a me di ricamare e fare merletti .. in soma Avevano un corredo per conto loro, tutto lavorato in mano e in ferro dalla mia nonna… ( dio mio quando era meravigliosa la mia nonna) mi sentivo cosi bene… E poi, facevo la sarta… cucivo e tagliavo.. a volte forbici gli ho usato fin tropo… mi viene nella mente un episodio… te lo racconto
 
 
o3radovicka
o3radovicka il 15/06/12 alle 08:34 via WEB
Mi trovava in vacanza da casa di mio nonna più di 200 km da casa mia, paterno… Quel pomeriggio stavo giocando al cortile con le mie bambole con amica del luogo… si chiama/va Lida, e lo stesso tempo anche la vicina di casa di mia nonna... Aveva i capelli molto ricci e lunghi. Erano talmente ricci che lei ogni mattina piangeva per pettinarli ma soprattutto erano soggetto di pidocchi. Quegli anni (1976, spero di ricordare bene) la nostra televisione trasmetteva il film seriale che si titolava “La freccia nera” la protagonista era Gioanna (Loretta Goggi) bellissima ragazza in cui mi piaceva molto il suo taglio di capelli. Gli sognavo sempre quei capelli corti, caschetto dorato. Era impossibile tagliarmene i mie capelli; la mia nonna preferiva due codine come una monella, ed anche mio padre lo stesso, gli piacevano lunghi e sciolti…era un impresa tenerli lunghi per una ragazzina… per i capelli di Lida essendoci molto ricci erano ancora più problematici nel pettinarli… piangeva ogni mattina ( ricordiamoci che non c’erano shampo solo semplice sapone )….
 
   
o3radovicka
o3radovicka il 15/06/12 alle 08:37 via WEB
Perché non te gli tagli i capelli come Gioanna in film di giovedì sera?_ ho chiesto io - Non vuole la mia mamma! Se era per me, sono pronto a tagliarli… mi, piace molto come quelli di Gioanna – risposi Lida con faccia di tristezza. - E se ti scalo io, ma con una condizione: giuri che non deve dire niente a nessuno! - Va bene ! giuro! – risposi lei tutta decisa e contenta. Allora avevo soltanto sei anni e non pensavo due volte, ma con tutta la mia energia e volontà ho corso verso la casa. Nascosto ho preso le forbici e iniziai dalla frangia di Lida. Notavo che non era tanto facile … Tagliavo e la forma di capelli si diventava ancore più brute... Cominciavo a tremare, perché Lida sembrava come una pecora rasata dai pastori. I suoi ricci anche perché gli tagliava si ribellavano, ancora di più salendo su… più.. Faceva fatica di stabilizzare, gli abbassavo con la mano, ma niente da fare , quelli stavano sempre travagliati… gli spruzzavo con acqua per addirizzarli, ma stavano mossi e sembravano le antenne piegate … Non avevo coraggio di dire ad a mia amica come stavano le cose, quindi preferivo di interrompere la mia avventura come parrucchiera e con una voce tratti a tratti lo dissi: Per oggi è abbastanza. Perché se gli tagli una volta si notano, in vece cosi poca alla volta riesce a nasconderci…. - Va bene. ..Vengo domani e cosi ogni giorno gli accorciamo, fin che arrivano le misure di capelli di Gioanna!. – confermai tutta contenta Lida. Io non risposi più, perché non aveva più voce, soltanto ho approvato con una mossa della testa. Tremavo come un cane e avevo paura e vergogna nello stesso tempo. Appena che Lida si allontana, il mio pensiero si connesso con figura del mio padre. E se Lida li raccontava la sua mamma la verità….. che cosa succedeva?
 
     
o3radovicka
o3radovicka il 15/06/12 alle 08:38 via WEB
Non tardi nemmeno un’oretta e nel cortile della mia nonna si noto la mamma di Lida. Era tutta infuriata. Cercava il mio padre. Gridava, e io sentivo tutto quel epiteto che lei mi metteva uno dopo l’altra. Mia nonna cercava di tranquillizzare la situazione, ma lei non aveva tregua e più alzava la voce…. Che vergogna dalla mia nonna… lo avevo messo nella difficoltà… Io dentro la casa cominciò a piangere , non per il gesto e per i capelli brutti di Lida, ma per paura del mio padre… Il mio padre non ti perdonava facilmente… Chi sa che condanna prendevo… il massimo era portarmi a casa sua e chiudermi in casa a città tutto del resto di estate… A questo punto preferivo qualche sberla di più e non andar via…
 
     
o3radovicka
o3radovicka il 15/06/12 alle 08:40 via WEB
Quando mio papà ci visitò, la mia nonna lo avvisai con la situazione che li capitai con la mamma della mia amica… Davanti a lui piangevo, e dicevo: scusa.. Lui, mi dia un bel sberla, dicendomi che l’avevo combinato grossa… e non si risparmiò di dirmene che aveva un figlia cosi sciocca… non si è risparmiato nei suoi morali, lunghi e alla fine , mi porto nel bagno mi dissi sciacquare gli occhi, cambiarmi, e mi portai a casa della mia amica… ero triste, dal contesto, ma appena vidi Lida, mi scoppiò una risata… Dio mio che avevo combinato… cosi brutta mi sembrava… lei poverina stava tutta arrabbiata con me e non voleva che io avvicinarsi… ma mio padre mi ordina di andare … abbracciarla e dirle “scusa” cosi pian pianino abbiamo fatto pace… !!!... Lady Juliette grazie che mi hai fatto tuffare nei ricordi… sempre belli… vasti, le tue tematiche… complimenti quelli che sono in gara … In bocca a lupo ai partecipanti… non ci sarò per un po di giorni.. per i miei motivi di occupazioni …un abbraccio, con cuore a Te… con stima e ammirazione, radovicka
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 20/06/12 alle 12:18 via WEB
...me lo sentivo Rado che facevi gli aquiloni...^____________^
 
nefertiti704
nefertiti704 il 17/06/12 alle 11:04 via WEB
Un'infanzia così vissuta porta con sè i profumi del bosco, la gioia di poter toccare la luna, l'incantesimo di favole che tu stessa sei riuscita a creare con la tua Poe. Favola di vita, immaginifica. Mapì
 
Lady_Anima
Lady_Anima il 19/06/12 alle 19:39 via WEB
molto bella nella sua semplicità, lascai dentro la dolcezza tipica dell'infanzia che si ricorda sempre con tanta nostalgia, tra giochi e favole
 
alfazulu31
alfazulu31 il 20/06/12 alle 12:19 via WEB
Come la racconti trasporti al tempo dei giochi...poi ci metto dentro cose diverse, ma continua a piacermi il tuo cullare
 
woodenship
woodenship il 20/06/12 alle 15:59 via WEB
Ricrear magia è anche riprodurre sapori e profumi che arricchivano e nutrivano nei giochi e nelle favole.............W...................
 
ComPensAzione
ComPensAzione il 21/06/12 alle 21:27 via WEB
Uno prosa che sa da poesia ...
 
za_hira
za_hira il 28/06/12 alle 13:31 via WEB
Che bellezza ritrovarsi in queste belle immagini,tutte vissute e stravissute in passato...beh,come adire il vero nel presente,a parte le filastrocche che non ne ho mai imparate tante ^___* Mi sono proprio divertita nel leggerti,zahira
 
gradiva1940
gradiva1940 il 29/06/12 alle 13:59 via WEB
Un dolce meraviglioso sapore di antichi ricordi che ci hanno aiutato a crescere e forse anche, a credere nelle favole... Un breve racconto che racchiude tutta un'infanzia...Grazie. Ant.
 
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Non urto la sensibilità altrui con volgarità, offese, bestemmie, etc.

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perché con un'idea geniale l'autrice ha saputo creare un salotto letterario presso il quale scrittori del web affluiscono per cimentarsi in una gara amatoriale di poesia.  Elegante, capace, umile, disponibile ai miglioramenti, attenta alla critica costruttiva, Lady Juliette ha saputo riunire un gruppo di amici dalla spiccata capacità. Sicuramente originale la sua iniziativa. Blog di cui non si può fare a meno.


 

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