Creato da Lady_Juliette il 07/02/2011

Lady Juliette

Giochi e Gare di nuovi Autori da conoscere su pensieri, prosa, poesia, racconti. . . tutti meravigliosi respiri di parole dell'anima, tutti vincitori nella creatività, nei contenuti, nelle forme e nella fantasia, nell'impegno e nel donare parti della propria anima nella complessità dei vari giochi, dove sanno creare composizioni che donano emozioni, riflessioni e unione di sentimenti. Momenti condivisi dall'amore per la scrittura, dalla bellezza dei pensieri come abbraccio al sentire altrui che unisce nel sentirsi parte della meraviglia della creatività umana.

 

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Nuovo Gioco Gara: Tra i giochi della mia infanzia

 

 

 

 

 

 

"Tra i Giochi della mia infanzia":
scrivere in pensieri, prosa, racconti o poesia i ricordi dei giochi che ci accompagnavano nell'infanzia, quelli che più ci piacevano, quelli inventati, quelli che più ci sono rimasti dentro.

 

 

 

 

 

 Diamo inizio ora al Gioco Gara:  Tra i Giochi della mia infanzia

- Inizio Gioco Gara da oggi 10 Giugno fino alla mezzanotte del 25 Giugno


- Inviare i testi in messaggeria o in  


- Tutti i partecipanti (e anche chi non ha partecipato) potranno dare le loro preferenze ad ogni testo. Possono, ed è gradito, portarne motivazione ed esprimere con un commento sensazioni ed emozioni alla lettura del pezzo.

 

 

 

- provate a scrivermi nei commenti tutti i giochi che vi vengono in mente e poi li confrontiamo ^___^

 

Ricordiamo i nostri giochi del passato?

LaScrivana: il gioco delle 5 pietre - farfalla disegnata sul cemento - palla al muro -  la corda

ComPensAzione :  il gioco dell'elastico - belle statuine -

Lady_Juliette : le grette - le biglie - il pampano - 1 2 3 stella - caccia al tesoro - alto e basso - palla al muro - bulldozer - guardia e ladri -

Omut : i miei giochi erano per lo più giochi da spiaggia...bottiglia, tutti in cerchio e a turno si faceva girare sulla sabbia e dove si fermava per tre volte, penitenza... montino, si quello che fai il monte con la sabbia e lo stecco in mezzo...ognuno a turno toglie un po' di sabbia intorno e chi fa cadere lo stecco per tre volte fa la penitenza... castelli, vulcani, piste dove far gareggiare le palline prese dagli arbusti di Ginepro Coccolone...gare di apnea, gare di tuffi, nascondino fra gli ombrelloni in notturna...in paese gare a chi saliva di più con l'altalena, mosca cieca, quattro cantoni...a Solbiate dalla nonna a damigelle con scampoli di stoffa messi su alla meglio... - seduti a cerchio e si sorteggiava chi doveva iniziare e dire una parola...da lì si partiva e a giro ognuno con la parola attinente alla precedente, come una catena e si giocava per ore...bellissimo!

Gradiva1940 : palla avvelenata - mosca cieca - saltare alla corda - il cerchio - biglie - le 5 pietre - le belle statuine- Erano tempi bellissimi in cui con poco ci si divertiva molto e soprattutto avevamo creatività....

UnPòDeaUnPòBefana : Strega strega comanda color - rialzo- nascondino - giocare - " alle mamme" ( così dicevamo noi quando si imitavano gli adulti e si diventava mamma della propria bambola) - cerca e trova.... Che bei tempi ragazzi... Che nostalgia...  improvvisavo uno sfigmomanometro con i braccioli di gomma da piscina... Lo mettevo al braccio dello sfigato/a di turni e... Se trovavo la pompetta a pedale era un lusso altrimenti soffiavo soffiavo... Credo misurassi la mia pressione polmonare più che quella del "malato" ahahah

Alkimias.Alkie : amavo saltare la doppia corda, saltare sui cartoni e gettarmi a scivoli lungo le discese di terra dei cantieri (a Roma si chiamavo "le marane"), giocare a biglie, a nascondino, a fare le gare con le biciclette.

ro.sheen : Tra quelli che preferivo c'era "mezza luna" una luna disegnata sull'asfalto divisa in tante parti quante il numero dei partecipanti, dove ci si doveva mangiare il pezzo di luna tenendosi in equilibrio su una sola gamba e saltando dopo il tiro del gesso; poi mi piaceva quando in circa venti bambini partivamo alla scoperta delle grotte e tornando rubavamo l'uva ai contadini che ci seguivano urlando ma noi avevamo biciclette velocissime :)non aveva nome questo gioco dicevamo solamente "andiamo a trovare i resti antichi?"!...e un altro era tirare le figurine cercando di farle andare una sopra l'altra ma non aveva un nome solo "giochiamo a figurine?"

OltreL_aura : Mentre scrivo sorrido:era praticamente inafferrabile, sempre a correre tra i maschietti a nascondino, acchiappa-acchiappa; palla avvelenata, pallavolo, a campana... a 1 2 3 stella.E ricordo, c'è l'ho ancora dentro la voce di mia madre che urlava per farmi rientrare a casa.

confettovaniglia : Dalle mie parti c'erano due giochi divertenti: la lippa ed il tulin. Per la lippa occorrevano due bastoni, il primo si usava come mazza, il secondo come 'pallina': col primo tentavi di far saltare il secondo e vinceva chi lo mandava il più lontano possibile. Tulin invece giocavamo noi bambini con i tappi delle bottigliette: ci si metteva a terra, nei pressi di una casa e con il pollice ed il medio si lanciava il tulin: se si scontrava con la casa avevi perso. Vinceva invece chi si avvicinava di piu al muro, e come premio s'avevano tutti i tulin in gioco!

ProvolinoNick : Io abitando in campagna.. isolato e lontano dal paese, mi costruivo carretti, archi, Cerabottane con tanto di dardi a spillo; poi armato fino ai denti andavo a caccia di bisce nel greto del torrente.... dove c'era da fare dei danni io ...c'ero.

MaurizioMattioni : il gioco...delle città dei nomi e animali..attraverso le lettere dell'alfabeto...un vecchio gioco semplice dove si usa molto il sapere, di cultura generale, e poi si ride...

Lady_Anima :

AlfaZulu31 :

 

 

 

 

 

 
Rispondi al commento:
Lady_Anima
Lady_Anima il 11/06/12 alle 13:21 via WEB
uff ... non so che dire: vediamo : nascondino, si andava in bicicletta, ah.. alla bandierina o rubabandiera ... o il tiro alla fune ... questi ultimi due in spiaggia, si ricordo che alcune volte si giocava: correre veloci a piedi nudi sulla sabbia è bello, però alcune volte beccavo delle pietre che mi lasciavano i lividi sulle dita, una volta una botta mi ha fatto diventare l'alluce grosso e violaceo come una melenzana ( non ridete ^_^) in bicicletta, beh ero terribile: abitavo in periferia, e di solito facevo un percorso prestabilito da me stessa con o senza altri: arrivata all'imbocco della traversa dove abitavo, mi lanciavo a folle velocità ( era in discesa) ..a un certo punto la strada asfaltata finiva restringendosi un bel po'...c'era un palo di legno di mezzo... ci passavo accanto dove iniziava la terra battuta... e dopo una ventina di metri c'era la curva che dava a sinistra... dove si apriva un campetto che i ragazzini molte volte usavano come campo di calcio ... mi piaceva sfidare in curva le leggi della fisica ..molte volte, non calcolando l'intensità della piccolissima frenata da effettuare, a folle velocità finivo per rimediare rovinose cadute sbucciadnomi ginocchio sinistro, braccio sinistro, fianco sinistro ...in un sinistro stradale tutto mio ^_____^ ecco poi siccome ero un maschiaccio... odiavo la barbie, e anche il suo "stitico" quanto scialbo fidanzato storico ken ... le altre bambole nemmeno, non nominatemi neppure cicciobello o sbrodolino nè "che giocavo a far la mamma" perchè al solo guardarli tra gli scaffali del negozio di giocattoli dove era solito portarmici mio padre mi veniva voglia di gettarli nel cassonetto dell'immondizia situato proprio all'uscita del negozio, dall'altra parte della strada, e probabilmente se l'avessi fatto, altre bambine "con innato istinto precoce materno" mi avrebbero denunciata con la grave accusa di "bambolicidio e vilipendio di cadavere di plastica" che poteva aver pure parvenza "umana" ma a me trasmettevano solo un ridicolo suono distorto di neonato e già bastava a farmi esaurire mia sorella coi suoi, di vagiti, veri, e per lei anch'io ho fatto le notti in bianco come mia mamma e mio papà .. però in compenso accudivo lei ( ogni tanto, quando ero proprio in vena), che almeno non era di plastica e la sua saliva non era finta come quella di Sbrodolino, e pure la sua pipì e la sua pupù erano vere, vabbeh... quindi proseguendo dico : andavo matta per i robot, le automobiline telecomandate, inZomma impazzivo per i giochini elettronici .... poi ero un maschiaccio e adoravo dar calci ad un pallone, ad una palla di pallavolo, ad una pallina da tennis, ad una pallina da ping ping ... inZomma, ogni palla piccola o grande che fosse, per me era oggetto da prendere a pedate, colpi di testa, farci dribbling, e tirare in "porta" ... che poteva essere: la parete di una stanza... la fiancata di un palazzo; una volta con una pallina da tennis ruppi il vetro della porta-finestra del soggiorno tra le grida di mia madre e le imprecazioni di mio padre e me la son filata in camera chiudendomi a chiave per evitar le bastonate ...oppure poteva essere un garage ( il mio era quello di un carabiniere mio vicino di casa, di cui non lasciavo mai libero il passaggio di giorno, ma di notte sì, non foss'altro perchè il riposo è necessario ^__^) e poi le figurine dei calciatori: a tric-trac : a bottino( avevo una tattica vincente anzi più tattiche a seconda l'avversario ^_^) e un altro igoco di cui ora non ricordo il nome ... poi a volte mi piaceva giocare a menare i maschi.. è lecito? dai passamelo sorellona, ero sì un po' bellicosa, ma sai che soddisfazione sedare i maschietti con le tue sole forze?? per me era un gioco al pari degli altri ... infine chi menava di più era considerato il più forte ! ah poi mi piaceva la dama, mio padre l'ha insegnata a me e mia sorella da bambine e facevamo partite infinite, praticamente ci "mangiavamo" pedine a vicenda e quando queste finivano iniziavamo a prenderci a morsi sul serio ^__^ no, scherzo dai hihihiih che terribile che ero e che sono sorellona vero??? basta così...se ricordo qualche altro gioco ritorno ...
 
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MOTIVAZIONE:
perché con un'idea geniale l'autrice ha saputo creare un salotto letterario presso il quale scrittori del web affluiscono per cimentarsi in una gara amatoriale di poesia.  Elegante, capace, umile, disponibile ai miglioramenti, attenta alla critica costruttiva, Lady Juliette ha saputo riunire un gruppo di amici dalla spiccata capacità. Sicuramente originale la sua iniziativa. Blog di cui non si può fare a meno.


 

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