RespiroNotturno

Old Stories6 febbraio 1998


Lo sento respirare piano alle mie spallementre dorme è come un bambinoil bambino sulla bianchi rossa sotto la pioggiail bambino che non sono mai statami piace questa solitudine notturna, questo freddo che dalla collina mi investe,che abbraccia la mia pelle nudadue pallori gemelli, il mio corpo e la Gran Madrefredda iridescenza che mi porta con gli occhi a correre lungo la collina nera,a cercare notti di febbraio in cui ridevo forte nel buio e spiavo dietro ai leoni di pietra le luci di altre vitevento freddo dalla collina che segue i sentieri tortuosi delle ville fino ad incanalarsi dallo slargo della piazza come in un imbuto lungo via Pochiudo gli occhi e lo sentone assaporo gli odori lontani nello spazio e nel tempocolori lontani di altre vite che ho perso, lasciato, che il respiro-sospiro di questo fiume eterno mi portail suo sonno caldo di intreccia al freddo ticchettio sotto il porticatotic tic affrettato, ansioso che graffia senza riuscire a squarciare l'ovatta gialla delle lucerne fiocheuna donna dal trucco sfatto sveglia il tassistail mio è rimasto sul cuscino come una sindone, ed io sono qui senza maschera, senza pubblico, senza palcoscenicomi tocco sempre troppo il visoqueste mani da bambino con la linea della vita troppo lungai bracciali tintinnano, come le catene dei carcerati scandiscono le orechi è solo si deve far compagnia spezzare il silenziocatene che bruciano, per tutti quelli che mi hanno voluto possederesta dormendovorrei avere i suoi occhivorrei non avere i miei occhiil sole sta nascendo dietro superga, dietro le "sue" montagnevorrei che tutto questo non mi bastasse o forse vorrei che mi bastasse molto menovorrei.... vorreilo guardo ...vorrei avere il coraggio di restare..."Buogiorno.. a Caselle, presto"