Reticolistorici

Federalismo senza populismo


 "la prima riforma istituzionale da portare a termine è senz'altro quella per il 'federalismo italiano', il quale deve essere solidale. Quindi diverso da ipotesi secessioniste o separatiste che qualche partito politico talvolta ipotizza contro l'art. 5 della nostra Costituzione [...] La riforma per il federalismo [...] deve portare a termine la modifica del titolo V della Costituzione, che fu approvata nel 2001 da un Parlamento a maggioranza di centro-sinistra con un governo presieduto da Amato e poi confermata dal referendum popolare. Sono passati 10 anni e questo percorso non si è ancora concluso. Così l'Italia è ancora un ibrido di Repubblica - ad un tempo - centralista e federalista. [...] Quanto alla Lega il suo federalismo è sempre stato un populismo localista che nulla ha a che fare con la portata democratica di questa forma di Stato" (QUADRIO CURZIO A., Economia della crisi, Editrice La Scuola, Brescia, 2012, pagg. 91-92)