Reticolistorici

La società dei GIU' e dei SU


"Non voglio tirar su delle smorfiose!", emanava imperatoriamente. "Voglio che vengano su senza tante storie e lascino giù le arie in fin dei prinzippi: e se anche mi stassero giù per terra o giù in giardino a giocare tutto il giorno, all'aria libera, che star su la sira a legger romanzi, dove c'è su tutte quelle asinate..." Dopo un tanto acquazzone di giù e di su, i presenti non potevano che annuire[...]Ad estrarre dalla indiavolata vitalità della Mapeppa il meglio della sua produzione non occorreva di certo il catetère, come s'è visto: e nemmeno un senatoconsulto. Per modo che "c'era lì", sempre, qualcuno di famiglia, da poter sovraintendere tutte le operazioni di soccorso, la lucidità di spirito e la conseguente autorevolezza e prontezza di delibere che si dimandano in circostanze di tal fatta. Appena lei, povero angiolo!, congedato inopinatamente il diavolo che aveva in corpo, si faceva a diramare il suo compunto e imperativo S.O.S.: "ho atto pipì a otto!" (ho fatto la pipì addosso), come un ministro venezuelano che ne abbia combinato una delle sue, imperiosi decreti venivano immantinemente radiotrasmessi lungo le anse del budello noeufcentdesdòtt, con destinazione Giovanna! Giovanna! Romualdo!