Reticolistorici

La nobiltà milanese secondo Gadda


Si racconsolò pensando che casa Brocchi aveva sempre fermissimamente opposto tanto di porte sprangate al "dilagare della depravazione". Se non fossero stati (tornò a stizzirsi per la quindicesima volta anche loro) se non fossero stati quei medici! E quegli studenti del Politecnico! E quella svergognata! E quel giovinastro! E quel Novecento! E quel pittore! che fosse poi di Roma, o di Napoli, o di Palermo!Le parve che da ogni ettaro della terra perversa le occasioni e gli incontri convergessero, strisciando, in un callido attacco dell'animo e delle virtù antiche dei Brocchi. Se non fossero state quelle "strane" combinazioni! Casa Brocchi non avrebbe avuto neppure il sentore del male di fuori, del fango, del fango... [...] E la contessa, "che era l'anima della sua casa", aveva fondati motivi per intensificare le sue vigilie, le sue ardenti preghiere. 
 (Foto da: Corriere.it - Testo da C.E. GADDA, "San Giorgio in casa Brocchi" in "Accoppiamenti Giudiziosi", Garzanti, Milano, p. 72)