Riflessioni d'attualità... millenaria?Il problema del terrorismo sembra ex abrupto esploso nel settembre 2001. Prima vivevamo nell'Eden. Ascoltando i media sembrerebbe così. Certo loro si gongolano nel far notiza e se questa aumenta le vendite, meglio ancora. Tuttavia, i due blocchi della guerra fredda, se ne servivano per i loro scopi, entrambi i contendenti; ne facevano uso a loro piacimento. Peccato che pochi se lo ricordano. Se tu destabilizzavi l'Afghanistan creavi un grosso grattacapo ai sovietici. E questo non era certo ignoto a Washington. La politica è per lo più (guarda come ti ho piazzato un ipocrita elemento attenuante..."per lo più"...) fatta di questo: della ragion di Stato. Per la quale un giorno sei mio amico e il giorno dopo sei uno sporco terrorista. E soccombi sotto la legge del più forte, il quale, fin dati tempi di Roma, si ammanta del bellum iustum e ti tanti altri corollari che a seconda delle epoche possono fargli comodo: in quella odierna fà comodo o distrarre l'opinione pubblica o convincerla con banalità a cui credono solamente coloro che non approfondiscono quanto odono. Sapere aude! Certo poi bisogna valutare se il sapere corrisponde ad un effettiva possibilità di incidere sulla realtà politico. L'amico blogghista Guerrino ben rifette su questo richiamandosi ad un volume di Paul Ginsborg. La democrazia forse c'è e si fà fatica ad intravederla, al di là delle diotrie correttive del caso. Faccio un esempio dall'attualità politica: l'attuale presidente statunitense non è più rappresentato da entrambe le "camere", divenute a maggioranza democratica, risultato delle elezioni di medio termine. Episodio che ci pone di fronte ad una bivio: - adeguarsi al nuovo cambiamento;- assumere le vesti del dictator, figura portata in auge dai Romani, i quali nelle situazioni di emergenza (es. Annibale nelle Puglie) nominavano una figura che sulla carta aveva sei mesi di tempo per risolvere la situazione. Questo non è avvenuto oltre oltre oceano. Se la democrazia è sinonimo di urna, allora ci si deve adeguare. Altrimenti come può uno storico usare tal termine senza che se ne presentino le denotanti condizioni di emergenza? Anche lo storico, benché super partes, gradirebbe una situazione sullo scacchiere meno esplosiva.
Post N° 37
Riflessioni d'attualità... millenaria?Il problema del terrorismo sembra ex abrupto esploso nel settembre 2001. Prima vivevamo nell'Eden. Ascoltando i media sembrerebbe così. Certo loro si gongolano nel far notiza e se questa aumenta le vendite, meglio ancora. Tuttavia, i due blocchi della guerra fredda, se ne servivano per i loro scopi, entrambi i contendenti; ne facevano uso a loro piacimento. Peccato che pochi se lo ricordano. Se tu destabilizzavi l'Afghanistan creavi un grosso grattacapo ai sovietici. E questo non era certo ignoto a Washington. La politica è per lo più (guarda come ti ho piazzato un ipocrita elemento attenuante..."per lo più"...) fatta di questo: della ragion di Stato. Per la quale un giorno sei mio amico e il giorno dopo sei uno sporco terrorista. E soccombi sotto la legge del più forte, il quale, fin dati tempi di Roma, si ammanta del bellum iustum e ti tanti altri corollari che a seconda delle epoche possono fargli comodo: in quella odierna fà comodo o distrarre l'opinione pubblica o convincerla con banalità a cui credono solamente coloro che non approfondiscono quanto odono. Sapere aude! Certo poi bisogna valutare se il sapere corrisponde ad un effettiva possibilità di incidere sulla realtà politico. L'amico blogghista Guerrino ben rifette su questo richiamandosi ad un volume di Paul Ginsborg. La democrazia forse c'è e si fà fatica ad intravederla, al di là delle diotrie correttive del caso. Faccio un esempio dall'attualità politica: l'attuale presidente statunitense non è più rappresentato da entrambe le "camere", divenute a maggioranza democratica, risultato delle elezioni di medio termine. Episodio che ci pone di fronte ad una bivio: - adeguarsi al nuovo cambiamento;- assumere le vesti del dictator, figura portata in auge dai Romani, i quali nelle situazioni di emergenza (es. Annibale nelle Puglie) nominavano una figura che sulla carta aveva sei mesi di tempo per risolvere la situazione. Questo non è avvenuto oltre oltre oceano. Se la democrazia è sinonimo di urna, allora ci si deve adeguare. Altrimenti come può uno storico usare tal termine senza che se ne presentino le denotanti condizioni di emergenza? Anche lo storico, benché super partes, gradirebbe una situazione sullo scacchiere meno esplosiva.
