Reticolistorici

Post N° 38


La memoria del mancato aviosbarco…All’inizio di settembre gli Alleati stavano organizzando uno sbarco aviotrasportato a nord di Roma per difendere e proteggere la capitale. Per questa rischiosa operazione c’era bisogno dell’aiuto militare italiano, ma quando il generale Maxwell D. Taylor arrivò Roma trovò ad attenderlo solo un Badoglio tentennante e impreparato. Eisenhower, furibondo, abbandonò allora ogni progettò riguardante Roma e decise per lo sbarco a Salerno, rendendo pubblico l’armistizio l’8 settembre, troppo presto per il re e per Badoglio che avevano chiesto più tempo. L’8 settembre Badoglio fu costretto ad annunciare, in un famoso comunicato alla radio, la firma dell’armistizio. Ordinò alle forze armate italiane di cessare le ostilità contro gli Alleati, ma non impartì ordini precisi, salvo quello di «respingere eventuali attacchi di qualsiasi provenienza». […] Mentre il re fuggiva l’esercito si dissolveva. L’ambiguo comunicato radio di Badoglio esemplifica e conclude nella maniera più adeguata il comportamento dell’alto comando italiano nella seconda guerra mondiale. I soldati […] più di mezzo milione furono fatti prigionieri e deportati in Germania.(P. GINSBORG, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, Torino, Einaudi, 2006, pagg. 9-10)