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Diritto all'oblio


Interessante, la Legge sul Diritto all’Oblio.  Sono curioso. Voglio proprio assistere all’ennesimo tentativo di mettere freni alla libertà di pensiero ed espressione in rete. Se non ricordo male, sono passati una decina d’anni dal tentativo di bloccare la proliferazione della musica in rete. Per ogni Napster, Audiogalaxy.. chiuso, hanno iniziato a scorrazzare sui desktop icone raffiguranti muli, asini e chi più ne ha più ne metta. Sì, voglio proprio assistere all’ennesimo spreco: di risorse umane di quelle che alla fine tanto “eseguono soltanto gli ordini”, di tempo da parte di chi, in teoria, dovrebbe governare uno stato, lo stato in cui vivo e di cui faccio parte.Interessante, notare che da quando ho acquisito il diritto di voto mi sia presentato almeno una volta all’anno a votare per dei referendum che non si sono mai neanche avvicinati a quella cosa informe e strana chiamata “quorum”. Interessante notare che la parola “democrazia” sia da annoverare tra quelle che, causa abuso, hanno perso totalmente di significato, in quanto  al massimo si può parlare di oligarchia (sì ok, etimologicamente sarebbe “governo dei migliori”. Sarebbe da creare un neologismo, per i novecentoepassa che affollano il Parlamento…) quando non si vuole arrivare a dire altro.Interessante notare che in molte nazioni il popolo sia avvezzo a protestare perché vengano riconosciuti i loro diritti. O anche che i sindacati, ove presenti, siano rispettati se non temuti.Interessante altresì notare che in Italia il sindacati siano collusi con il potere politico tanto da essere, alla fine, nulla più di un’anticamera per la stessa. E le loro lotte sono in genere finalizzate al mantenimento di privilegi, anziché all’ottenimento di diritti.Interessante notare che dei recenti governi di destra si ricordino praticamente solo leggi "ad personam" pro-Brelusca (&friends) e di quelli di sinistra "ad personas" pro-“amici” di Mastella.Interessantissimo notare che l’ultima pseudo-rivoluzione abbia generato la cosiddetta “Seconda Repubblica”, composta in gran parte dagli elementi della prima; oggi non so in che fare della Repubblica siamo, ma sono certo che rimpiango i tanto vituperati bastardi della Prima Repubblica, che intascavano tangenti ma garantivano comunque uno stato sociale in cui tutti potevano vivere almeno degnamente, quando non bene. Erano corrotti (Craxi), mafiosi (Andreotti, il primo protagonista di uno scandalo a sfondo sessuale della politica italiana!
).. ma almeno erano STATISTI, avevano lo sguardo a 10/20/30 anni, non al giorno dopo. Gli attuali, oltre alle leggi già citate, per ora hanno pensato a garantirsi solo i loro interessi. E lo Stato non sembra essere annoverato certo tra questi.  Chiudo con una battuta di un comico di cui non ricordo il nome. “Quando la nave affonda, il comandante va a fondo con la nave. In questo caso il paese va a puttane e… giustamente, il Primo Ministro fa il suo dovere fino in fondo”.