Oggi è giovedì Santo,e come ogni giovedì che precede la Pasqua,in ogni casa Napoletana si inizia a preparare la Pastiera.Si comincia con qualche giorno di anticipo per permettere a tutti gli aromi di amalgamarsi per bene in un unico speciale sapore,cosicché il giorno di Pasqua la Pastiera dia il meglio di se. La pastiera ha origine antichissime,seppure nella forma più rudimentale,veniva utilizzata nelle feste pagane per festeggiare l’arrivo della primavera.L’attuale versione invece,si dice che sia opera di una suora del monastero di San Gregorio Armeno,che alla ricotta aggiunse il grano,simbolo di resurrezione,poi le uova,fiori d’arancio profumati di primavera,il cedro e le spezie.Ogni signora Napoletana ritiene di preparare l’autentica,la migliore pastiera;ma diciamo che ci sono due scuole di pensiero:La più antica insegna ad aggiungere alla ricotta ingredienti semplici,come uova e latte ,grano cotto, cedro;la seconda molto più innovatrice,insegna a mescolare ai primi ingredienti,anche una densa crema pasticcera. Quindi il suo sapore e il profumo varia a seconda degli aromi utilizzati. Ovviamente la migliore ricetta è la mia! ehehehheheMa posso anche spiegarvi perchè,ovviamente!Dando uno sguardo in giro,vi sarete resi conto di quanto sia variabile questa ricetta.C’è chi utilizza una parte di tuorli,e una di uova intere,c’è chi utilizza fiale di essenza Millefiori,c’è chi utilizza la ricotta mista,mucca e pecora,e chi solo quella di pecora,c’è chi c’aggiunge la crema pasticcera.Io invece mi attengo alla vecchia scuola,che insegna a non sprecare nulla,magari si mette un uovo in meno,ma nulla va buttato.Utilizzo le bucce di arancio grattugiate al posto delle fiale Millefiori,che in genere non è acqua di millefiori,ma una mescolanza di sostanze chimiche dal sapore finto di fiori (nel migliore dei casi contiene “estratto di fiori” e “aromi”).Utilizzo la ricotta di mucca,o di fuscella che è magra e molto morbida, leggera e ricca di siero, dal gusto delicatissimo,e proprio per questo ideale per i dolci.Immaginate nell’impasto la ricotta di pecora,rischiereste di ottenere un dolce troppo saporito!Ovviamente non aggiungo la crema pasticcera,visto che questo ripieno non è proprio tanto leggero,lo appesantisco ancora di più? Direi di no.......Allora cuochi,iniziamo??
Pastiera
Oggi è giovedì Santo,e come ogni giovedì che precede la Pasqua,in ogni casa Napoletana si inizia a preparare la Pastiera.Si comincia con qualche giorno di anticipo per permettere a tutti gli aromi di amalgamarsi per bene in un unico speciale sapore,cosicché il giorno di Pasqua la Pastiera dia il meglio di se. La pastiera ha origine antichissime,seppure nella forma più rudimentale,veniva utilizzata nelle feste pagane per festeggiare l’arrivo della primavera.L’attuale versione invece,si dice che sia opera di una suora del monastero di San Gregorio Armeno,che alla ricotta aggiunse il grano,simbolo di resurrezione,poi le uova,fiori d’arancio profumati di primavera,il cedro e le spezie.Ogni signora Napoletana ritiene di preparare l’autentica,la migliore pastiera;ma diciamo che ci sono due scuole di pensiero:La più antica insegna ad aggiungere alla ricotta ingredienti semplici,come uova e latte ,grano cotto, cedro;la seconda molto più innovatrice,insegna a mescolare ai primi ingredienti,anche una densa crema pasticcera. Quindi il suo sapore e il profumo varia a seconda degli aromi utilizzati. Ovviamente la migliore ricetta è la mia! ehehehheheMa posso anche spiegarvi perchè,ovviamente!Dando uno sguardo in giro,vi sarete resi conto di quanto sia variabile questa ricetta.C’è chi utilizza una parte di tuorli,e una di uova intere,c’è chi utilizza fiale di essenza Millefiori,c’è chi utilizza la ricotta mista,mucca e pecora,e chi solo quella di pecora,c’è chi c’aggiunge la crema pasticcera.Io invece mi attengo alla vecchia scuola,che insegna a non sprecare nulla,magari si mette un uovo in meno,ma nulla va buttato.Utilizzo le bucce di arancio grattugiate al posto delle fiale Millefiori,che in genere non è acqua di millefiori,ma una mescolanza di sostanze chimiche dal sapore finto di fiori (nel migliore dei casi contiene “estratto di fiori” e “aromi”).Utilizzo la ricotta di mucca,o di fuscella che è magra e molto morbida, leggera e ricca di siero, dal gusto delicatissimo,e proprio per questo ideale per i dolci.Immaginate nell’impasto la ricotta di pecora,rischiereste di ottenere un dolce troppo saporito!Ovviamente non aggiungo la crema pasticcera,visto che questo ripieno non è proprio tanto leggero,lo appesantisco ancora di più? Direi di no.......Allora cuochi,iniziamo??