Questo è l' anno che vede tutti i teatri d’Italia e del mondo celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, grande musicista e sommo drammaturgo, divenuto simbolo immortale di italianità e di libertà.Ma Verdi, oltre ad essere uno dei compositori più famosi e apprezzati al mondo, era anche un raffinato cultore del buon cibo. In particolare, amava uno dei piatti italiani per eccellenza: il risotto, piatto in cui non faceva mai mancare uno degli ingredienti principe della sua terra: il Parmigiano Reggiano.Da ingredienti semplici nascono cose straordinarie....Per celebrare il Grande Maestro e il suo legame ai prodotti tipici del territorio, lo chef francese Henry-Paul Pellaprat, allievo di Escoffier, gli dedicò un risotto che in suo onore prese il nome di “Risotto alla Giuseppe Verdi”.Il cuoco prese ispirazione dalla ricetta originale del risotto che preparava spesso il musicista,arricchendolo ulteriormente con asparagi e panna.Una ricetta che si è tramandata fedelmente nel tempo e rimane ancora nei menù rappresentativi della Bassa Parmense.
Risotto alla Verdi
Questo è l' anno che vede tutti i teatri d’Italia e del mondo celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, grande musicista e sommo drammaturgo, divenuto simbolo immortale di italianità e di libertà.Ma Verdi, oltre ad essere uno dei compositori più famosi e apprezzati al mondo, era anche un raffinato cultore del buon cibo. In particolare, amava uno dei piatti italiani per eccellenza: il risotto, piatto in cui non faceva mai mancare uno degli ingredienti principe della sua terra: il Parmigiano Reggiano.Da ingredienti semplici nascono cose straordinarie....Per celebrare il Grande Maestro e il suo legame ai prodotti tipici del territorio, lo chef francese Henry-Paul Pellaprat, allievo di Escoffier, gli dedicò un risotto che in suo onore prese il nome di “Risotto alla Giuseppe Verdi”.Il cuoco prese ispirazione dalla ricetta originale del risotto che preparava spesso il musicista,arricchendolo ulteriormente con asparagi e panna.Una ricetta che si è tramandata fedelmente nel tempo e rimane ancora nei menù rappresentativi della Bassa Parmense.