Cucina con passione

Post N° 85


La dieta al contrario!Avete mai provato a cominciare un pasto con un aperitivo a base di frutta, seguito da una bistecca come primo? Non è uno scherzo fantasioso, ma una proposta alimentare seria e motivata, creata da un dietologo presidente dell’Associazione Dietologi Italiani per la Lombardia. La sua “dieta al contrario” si basa su un concetto molto semplice: se si riempie lo stomaco con i cibi più leggeri, poi resterà poco spazio per quelli più calorici. Come tutti sappiamo, all’interno di un pasto completo l’alimento più calorico è il primo, composto da carboidrati ad alto valore energetico ma anche molto ricchi di calorie. Lasciando questo piatto per ultimo, quindi, si ha la possibilità di ingerire per primi frutta, verdura e proteine (carne o pesce), arrivando davanti ai fatidici spaghetti con una voracità decisamente ridotta. L’ostacolo più grande per chi vuole perdere peso, infatti, non è costituito dalla scelta degli alimenti ma dalla capacità di tenere a freno la fame. Imparare a controllarsi davanti ai piatti più appetitosi non è sicuramente facile, ma se la sensazione di sazietà aumenta la tentazione si riduce notevolmente, e con essa lo “stress da dieta”.  pubblicita' Inoltre, la dieta al contrario tiene fede a quella che è la regola base di tutte le diete: mangiare un po’ di tutto, ma in piccole quantità. L’idea di invertire l’ordine degli alimenti, infatti, è talmente semplice ed efficace da non richiedere alcun “taglio” nutrizionalmente pericoloso.  Ma vediamo di entrare nello specifico. Il punto fermo della dieta al contrario è la colazione, che deve essere abbondante e a base di latte con cereali o pane, fette biscottate, biscotti secchi e un frutto (tranne gli agrumi, che riducono l’assorbimento del calcio contenuto nel latte). Anche pranzo e cena sono piuttosto abbondanti: quel che conta non è bandire alcuni alimenti come pane e pasta, ma controllare le quantità. L’ideale è cominciare con un bicchiere d’acqua e un frutto, che metteranno subito a tacere i brontolii dello stomaco. Poi è la volta della verdura: insalata, finocchi, zucchine, sedano o carote, a cui far seguire pollo o carne ai ferri, bresaola o prosciutto crudo. Anche il formaggio è concesso, ma solo in quantità minime. A questo punto, come ultima portata, ci si può concedere una piccola porzione di pasta, riso, minestra o zuppa. Il pane resta in fondo alla lista, e solo se si ha ancora fame (ma seguendo quest ordine è piuttosto difficile). Insomma, la dieta al contrario è considerata tale non solo perché inverte gli alimenti, ma anche perché viaggia controcorrente rispetto alle tante diete iperproteiche di moda negli ultimi anni. Secondo il suo ideatore, il segreto del suo successo è proprio questo: reintrodurre un regime alimentare completo che aiuti a dimagrire chi, dopo essersi sottoposto a mesi e mesi di dieta a base di carne e pesce, non ha perso i chili di troppo. Il motivo? Se si introducono nell’organismo troppe proteine si crea un accumulo di quelle in eccesso, che in 7-8 ore si trasformano in grasso. La dieta al contrario garantisce invece un dimagrimento lento ma di lunga durata: un chilo in meno ogni settimana, con il vantaggio che, trattandosi di un regime alimentare completo, appagante e non “puntivo”, variando gli alimenti si può andare avanti per anni. Ci si può concedere perfino qualche extra come il gelato alla frutta per merenda: l’importante è controbilanciare gli eccessi, e praticare 30-40 minuti di esercizio fisico ogni giorno, dalla camminata alla cyclette. Molto interessante!