Ma che film la vita

Tourr ricordarti


Cristiano Turato: viene da Padova la nuova «voce» dei Nomadi Brescia. «I Nomadi? Sono un po' come la squadra del Brescia Calcio: è sempre nel cuore dei tifosi anche quando cambiano i giocatori». Parola di Beppe Carletti, leader storico della formazione emiliana, che ha scelto proprio la Leonessa per presentare il nuovo tour teatrale «Ricordarti»: il debutto è in programma per il 16 marzo a Spoleto, ed il 21 lo spettacolo sarà già al Palabrescia di via San Zeno con l'organizzazione di Publiradio (biglietti in prevendita a 28 euro + 4 di diritti per il primo settore, a 20 + 3 per il secondo settore). «Sarà uno spettacolo fatto di canzoni da meditare, scelte accuratamente da un repertorio che ormai sfiora i 300 pezzi - ha spiegato ieri Carletti nella conferenza stampa convocata nel foyer del Palabrescia: con lui Franco Zanetti, decano dei giornalisti musicali bresciani ed attuale direttore di Rockol, e Beatrice Saottini dell'omonimo gruppo automobilistico, che sarà sponsor del tour oltre che dell'associazione «Crescerai», con la quale il gruppo sta portando avanti iniziative umanitarie a favore del Madagascar. «Con Beatrice c'è un rapporto speciale fin dal 2007 - ha spiegato Beppe -. Fu lei il trait d'union per l'incontro con la Omnia Orchestra di Bruno Santori, insieme alla quale registrammo un concerto proprio qui a Brescia nel 2007: un'esperienza memorabile, divenuta anche un doppio disco ed un dvd, con la quale crediamo di aver aperto la strada a molte altre esperienze di abbinamento fra musica pop e sinfonica. Questo è forse il momento più bello che ci lega a questa città e alla sua provincia, dove abbiamo da sempre un seguito incredibile, con tante persone che ci hanno sempre sostenuto e continuano a volerci bene». Reduci dalla ventesima edizione del «Tributo ad Augusto» di Novellara, con questo nuovo tour i Nomadi presentano al pubblico anche il loro nuovo cantante, il padovano Cristiano Turato: che, come ha ricordato Zanetti, fu vincitore nel 2009 con la sua band del talent bresciano «Uno su Mille». «Ne abbiamo ascoltati un centinaio, ma alla fine abbiamo scelto lui - ha raccontato Beppe -. Musicalmente non ha niente a che vedere con noi, e questo è proprio quello che volevamo, qualcuno che potesse interpretare i Nomadi a modo suo aiutandoci ad evitare antipatici confronti. Con lui vogliamo continuare questa avventura, nella speranza che, come diceva Augusto, i Nomadi non muoiano mai». Questo a dispetto di un turnover che negli anni ha visto avvicendarsi ben 23 musicisti nella line-up: mentre Carletti l'anno prossimo celebrerà i suoi primi 50 anni da nomade. «Mi sto ancora divertendo come un pazzo. Sono pagato per suonare, e quando salgo su un palco la gente mi applaude: cosa potrei volere di più? E pensare che per alcuni colleghi tutto questo è uno stress…»