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Cluster #2


Inizia in punta di piedi una nuova settimana, dopo aver passato una domenica di sole che sapeva di sole. E’ stato bello, in un giorno di festa,  guardare la luce acerba del mattino un po’ più tardi del solito. Non capita spesso, almeno a me. Normalmente mi sveglio sempre alla stessa ora. Invece ieri sebbene l'aria fosse ancora fresca lei, la luce, era ormai senza sonno. Gli occhi si sono aperti regalandomi  uno diffuso senso di leggerezza. Avevo appena lasciato in un sogno le cui immagini e il ricordo era svanito dopo il primo sbadiglio. I sogni sono così, sfuggenti.Ma certe volte ti lasciano uno stato d’animo che dura per un po’, che ti accompagna nel risveglio e lo rende meno vuoto. Nulla a che vedere con il vagabondare tra il ghiaccio dei pensieri, quando l’orizzonte del giorno sorge sopra lo strapiombo che sovrasta il brulicare della vita. Così quando capita, sai già che la giornata sarà qualcosa di diverso. Niente di particolare, però l’aria sarà più aria, il tempo più tempo e il sole più sole. E magari farà capolino anche il ricordo di ciò che se ne era andato aprendo gli occhi e ti verrà in mente per esempio, che da bambinoguardando le stelle cadentieri affascinato dalla loro sciae convinto ci fosse un posto preciso dove andassero a finire. E che in quel sogno tu quel posto lo avessi trovato.