Next 2.0

Duemilatredici


E’ stato un anno pieno di cambiamenti, eppure convalescente, parziale, barricato dietro un planning di tentativi, alcuni andati a buon fine altri meno. Come sempre d’altronde e come sempre per chi non cerca scorciatoie, tagliare molto e conservare poco è essenziale per non cedere il passo all’idea che la vita sia sinonimo di rinunce. E’ l’unico modo per sfuggire all’immobilismo. Hai presente un basso a cui le note che produce sembrano un’occasione d’armonia sprecata e cerca sempre una nuova croma o un nuovo diesis, per una melodia migliore? Oppure un runner che ama la strada perché non ti chiede nulla di più di ciò che puoi dare? Esiste qualcosa di consolatorio che ti aiuta in certi momenti, una specie di overdose di vita che ti spari quando stai per arrenderti e cedere i diritti alla notte. Spostare i tuoi limiti un po’ più in la. A volte funziona sai, funziona! Anche davanti a quella specie di falò per puttane infreddolite che finge di scaldarti e invece ti accerchia con i suoi papponi di merda. Bisogna solo capire che nella vita, gli inizi, non contano un cazzo. Conta la restanza, come dice J. Derrida e partecipare alla gang-bang del presente, sperando di conservare un pò di passato, meritarsi un briciolo di futuro e intanto spostare i propri limiti un po’ più avanti. Buon
a tutti.