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Istantanee


                                                     Notturno
Raramente si affacciano di giorno.Apettano la notte, per sfiorarla come vaghe nuvole.Rifugiandosi tra i silenzi, hanno bisogno di tempo per liberarsi.L'oscurità è tutto quel che serve, tra un ramificare di ciglia ed un respiro lieve.Allora scendono sugli occhi; spengono i colori accesi ed accendono quelli spenti!Si muovono tra lo spazio inespresso ed intingono le dita nel vuoto che non è vuoto, ma corre veloce e non si lascia afferrare.Quando ci riescono, invadono la testa e graffiano la pelle.Oppure passeggiano in gola, per poi succhiare e godere.Pipistrelli dalle ali d'edera entravano nella mia bocca nascondendosi sotto il palato. Assecondavo quel volo sfiorandolo con la lingua.Desideravo finestre aperte per cercare altezze, controllare il vuoto e sfidare profondità.Loro avrebbero potuto aiutarmi in questo.Rapiti dalla musica di un carillon, la cercavano come si cerca il nido materno.Sopra un ballerino di cartapesta, girava aprendo e chiudendo occhi e bocca.Vestiva tait candido come panna montata e mostrava un inchino che non sapeva di niente.Assaggi quelle dita per distinguerne i sapori, ed ecco che spariscono!Al loro posto, un mattino svenuto e finestre spalancate.Con tutto quel fuori da attraversare, che riempie lo spazio!Lo hai appena fatto, col vestito migliore.Euforico di sparire e perdersi, di ritrovarsi, di fuggire e restare.Ti rimane quel sapore di niente tra le dita, dove i colori ridiventano colori.Ed un appuntamento, per perdersi e ritrovarsi ancora.Notturno è un riflessodigitale di Lauro