A me quando capita di guardare una fotografia in cui siamo insieme è come se le giornate tornino ad essere illuminate da un sole che sa davvero di sole. Stamattina mi sono svegliato con la testa invasa di te e tracce di un sogno le cui immagini erano svanite dopo il primo sbadiglio. I sogni sono così, timidi e sfuggenti ma certe volte ti lasciano qualcosa per un po’. Un’immagine, una sensazione, un odore che ti accompagna nel risveglio e lo rende meno vuoto. Nulla a che vedere con il vagabondare tra il ghiaccio dei pensieri, quando l’orizzonte del giorno sorge sullo strapiombo del brulicare della vita. Così quando capita, sai già che la giornata sarà qualcosa di diverso. Niente di particolare, però l’aria sarà più aria, il tempo più tempo e il sole appunto più sole.
Stamattina guardare la luce acerba, fare un po’ più tardi del solito aspettando che non avesse più sonno in tua compagnia mi ha regalato un diffuso senso di leggerezza. E ha fatto capolino anche il ricordo di ciò che se ne è andato con le ingenuità della giovinezza, come guardare le stelle cadenti affascinati dalla loro scia e tutte quelle discussioni se ci fosse un posto preciso dove andassero a finire prima di ritrovarsi nudi sul prato a baciarsi e fare l’amore. E insieme quella sensazione forte, struggente e coinvolgente che nel sogno svanito, quel posto lo avessimo trovato.