Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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Le cose fatte con coscenza

Post n°183 pubblicato il 09 Aprile 2009 da lauro_58

Si dice che con la coscienza pulita, si dormono sonni tranquilli ed il risveglio è un risveglio vero.
In questi giorni (e per chissà quanto tempo ancora) invece, quello dei terremotati è un risveglio senza sonno.
Perchè non dormono mai veramente la notte.
Pensano alla tragedia che gli è piombata addosso, sono tormentati da dolore di chi non vedranno più ed angosciati per aver perso tutto senza sapere come fare per ricominciare.
Quando la mattina riaprono gli occhi, non li hanno mai chiusi veramente e la notte continua ad occhi aperti.

Poi c'è chi invece, riesce a dormire lo stesso a prescindere da ciò che accade.

Sono quelli che trovi in circolazione già pochi minuti dopo la scossa distruttrice.
Indifferenti al terrore, le urla ed i pianti, scivolano tra le rovine e ne approfittano per ripulire le abitazioni; li chiamano sciacalli.
Sono quelli che speculano sui bisogni e vendono carne ad 80 euro al chilo, oppure benzina a 5 euro al litro; ricorda la borsa nera.

Perchè l'occasione fà l'uomo ladro, si dice, ed il terremoto è una ghiotta occasione.
Un esempio dei giorni nostri; la memoria va allenata, altrimenti si finisce per non ricordare più.

A seguito del sisma a San Giuliano del 2002 e dell’alluvione che ha colpito Termoli ed il basso Molise poco dopo, nella regione fu dichiarato lo stato di emergenza.
Conseguentemente, il commissario straordinario alla ricostruzione, acquistò per questo poteri pressochè illimitati.
"Così non ci saranno sperchi e la ricostruzione sarà completata in 2 anni." venne assicurato (in Umbria con le leggi speciali e i fondi finanziati di anno  in anno avevano impiegato 5 anni).
Il risultato è stato che a 6 anni dal terremoto/alluvione, il 90% delle famiglie è ancora fuori dalle case, mentre è stata spesa un’enormità di euro.
Solo per la ricostruzione dei danni provocati dal terremoto il commissario ha chiesto al governo nazionale 5,5 miliardi di euro.
C'era da intervenire sul cosiddetto "cratere sismico" che è passato dai 14 comuni inizialmente colpiti, a tutti i comuni della provincia di Campobasso, facendo lievitare le spese e disperdendo i fondi necessari.
Però San Giuliano (dove nascono in media 5 bambini l'anno) è stato ricostruito ed è pronta una mega scuola, sacrificando parte dell'area "il parco della memoria" (dove una volta c'era la vecchia scuola) per far posto ai palazzi.

Come si vuole chiamare questo modo di fare!

Le città ed ancor più i paesi, sono il nostro parco della memoria, custodiscono le identità delle persone.
Alla gente piace l'intimità a cui è abituata; non servono grandi cose, grandi opere, grandi ricostruzioni, serve riavere cio che si è perso nel minor tempo possibile e non chiede nemmeno di riaverlo gratis.

Le cose fatte in modo onesto e trasparente, in questo paese sembrano essere le più difficili.
Bisognerebbe tenerlo bene a mente, giusto così per dormire sonni tranquilli!

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