Nuove Avventure

nineteen ninetytwo...


sto letIva Bittova & Vladimir Vaclavek (bile inferno)N.B. in questo pezzo Iva è al livello della miglior Meredith Monk...un anno di merda, mollato dalla fidanzata, grossi problemi all'università, la morte di elliott il mio bellissimo pastore tedesco che ancora oggi è una spina nel cuore... (non so perchè ma ste cose  le rammento solo quando ascolto il maghrebino dei mari freddi....un lirismo assoluto), ma poi andai al M.I.M.I., saint martin de croix e la provenza. già nel vedere le immense distese color lilla di lavanda fiorite del luglio francese, pensare a Cezanne (e a Celine, che mas/o/meno è di parigi, ma mi piace immaginarlo scrivere in provenza), beh, mi sentivo migliore... la compagnia era uno spettacolo, tutto il gruppo storico dell'area sismica con le rispettive fidanzate e/o compagne, io ero con la mia amica, anzi meglio, con mio "fratello" Stefy, quello che non ho mai avuto (anche se io, molto stronzamente, non fui proprio il massimo della simpatia)... non so perché ma neanche a lei, come a luca, son mai riuscito a dire davvero addio ... conobbi vladimir alla "scéne ouvert" diurna ad arles in riva al rodano, dove stava prendendo corpo il progetto "rale" con Ostransky e Fukushima. mi stupivo (e continuo a farlo tuttora) di come potesse arpeggiare così dolcemente quella chitarra acustica, con quelle dita alla Shrek ed il faccione tondo e calvo alla "zio fenstern" (si scriverà così???). comunque riconobbi, o almeno mi parve, immediatamente i cieli plumbei della sua Praga, ormai quasi più oltre cortina, ma che, stanca, ancora si trascinava un'eredità fatta di sofferenza e solitudine... lui non era in programma quei quattro giorni, quindi tutte le sere le passava con noi, a gustare "le voyages de Carolus Poppee" per terminare catafasciati di birra e gangia al bar del fienile e dimenarsi su un improbabile pista tra i balloni dopo gli spettacoli... non sono più tornato al M.I.M.I. anche perché poi si è spostato ad Aix, credo, ma continuo ad ascoltare Vladimir ed a sentire nei suoi suoni tutta la disperazione di Praga uspavankaIva Bittova & Vladimir Vaclavek (bile inferno)