Racconti & Real Life

Post N° 5


Sollevo appena il capo, l'ultimo tiro di sigaretta e la spengo immergendola nella sabbia calda.Poi mi sdraio nuovamente. Dalla mia mente cerco di escludere tutti i rumori che mi circondano, li filtro lasciando scorrere nella mia mente solo il moto ondoso del mare, un lungo sospiro per poi inspirare il profumo del mare, la sua essenza di dolcezza e libertà. Chiudo gli occhi, i miei respiri si fanno più regolari, il battito cardiaco rallenta...Un leggero sonno mi avvolge e i miei pensieri sono ancora lì ad accarezzarmi corpo ed anima, i ricordi mi riportano a tutto quello che è accaduto nei mesi precedenti, quando ancora il caldo non sfiancava i nostri respiri. Ed ecco che rivivo tutto come in un sogno. Potrei svegliarmi. Ma perchè negare al mio cuore d'essere felice anche se solo per i ricordi che conserva così gelosamente.Ed è il tramonto, ho indosso il giubbotto di jeans e il piumino smanicato, i miei jeans un po' larghi e strappati, le scarpe da gym blu, sotto il giubbotto la maglia a righe bianca e rossa. Quando mi avevi visto indossarla mi avevi ricordato ridendo che eravamo a Roma e non a Venezia. Cammino avanti a te, il vento è abbastanza intenso e mi annoda i capelli, gli occhiali da sole mi riparano gli occhi dalla sabbia. Mi volto e ti vedo seguirmi con lo zaino sulle spalle, anche tu lo sguardo nascosto dagli occhiali da sole, i tuoi jeans simili ai miei e il tuo maglione verde. Sorriso mentre cerco il tuo sguardo, non abbiamo bisogno di levarci gli occhiali per capire che ci rivolgiamo sguardi carichi d'affetto. Mi fermo a pochi passi dal bagnasciuga e ti guardo raggiungermi mentre i capelli si agitano e alcune ciocche si sistemano sulle mie guance e sul mio viso. Ora smetto di sorridere e mi faccio seria mentre ti vedo raggiungermi e fermari a un passo da me, ad una spanna dal mio viso. Il sole ormai sta facendo l'amore con il mare, il mare arrossisce, il cielo geloso perde le tinte dell'amore per incupirsi. Che silenzio che ci avvolge. Un silenzio che urla tanto da far male ai timpani. Di getto ti butto le braccia al collo, non ti bacio, appoggio il mio capo alla tua spalla destra lasciando che le mie labbra si fermino a poco dal tuo collo. Respiro il tuo profumo mentre i miei capelli continuano a danzare. Ti sento sospirare mentre poggi le tue mani sui miei fianchi. Quel tocco leggero ma fermo che conosco così bene. E riamiamo così non ricordo per quanto tempo, respiriamo il profumo dell'altro, viviamo di emozioni, ci nutriamo di gesti, siamo noi.