Racconti & Real Life

Post N° 17


Martedì ci siamo visti, vieni verso di me, io rimango appoggiata al paletto, mi abbracci. Quando mi abbracci sembra quasi tu ti stia aggrappando a me anche con il pensiero e non solo con il corpo. Andiamo in auto e ci mettiamo in un posto semi tranquillo. Metti nella radio un cd, selezioni la canzone e mi tieni stretta tra le tue mani la mia mano e cominci a cantarmi la canzone guardandomi dritto negli occhi con quell'espressione così dolce...E' notte alta e sono svegliosei sempre tu il mio chiodo fissoInsieme a te ci stavo meglioe piu' ti penso e piu' ti voglioTutto il casino fatto per avertiper questo amore che era un frutto acerboe adesso che ti voglio bene io ti perdo..Ancoraancoraancoraperche' io da quella seranon ho fatto piu' l'amore senza tee non me ne frega niente senza teanche se incontrassi un angelo direi:Non mi fai volare in alto quanto leiE' notte alta e sono sveglioe mi rivesto e mi rispogliomi fa smaniare questa vogliache prima o poi faro' lo sbagliodi fare il pazzo e venir sotto casatirare sassi alla finestra accesaprendere a calci la tua porta chiusa chiusa..Ancoraancoraancoraperche' io da quella seranon ho fatto piu' l'amore senza tee non me ne frega niente senza teAncoraamoreancoraancoraancoraancora ancoraE quasi mi vien la pelle d'oca. Poi abbasso il volume della radio e non so come sono tra le tue braccia. Mi stringi, mi divincolo e poi tenendo le mani unite alle tue ti parlo senza però riuscire a guardati dritto neglio occhi. Ti dico che per quanta attrazione fisica ci possa esser tra noi, per quanta intesa si sia instaurata, per quanta elettricità si avverta nell'aria...non si può. Siamo come il latte e l'olio, non si riescono a mescolare. Ti ricordo che hai una ragazza ed è giusto che tu viva il tuo amore con lei, più simile a te, meno disillusa di me. Ti rassicuro, non mi perderai. Ci sarà sempre come amica. Ma ora non posso esser nulla di più. Rimaniamo abbracciati, mi dici che capisci. Che ho ragione. Ti accompagno al pullman per tornare a casa. Torno a casa. Ma forse le mie parole non sono state molto convincenti, e venerdì ci rivediamo, andiamo a sdraiarci in riva al fiume e mi abbracci, mi sfiori il collo e io cerco sempre di sdrammatizzare, di sivincolarmi e alla fine ti ridico nuovamente che tutto ciò è sbagliato. Tu non puoi darmi ciò che voglio proprio per la tua giovane età. Probabilmente come ogni ragazzo di 18anni tu ascolti ma non recepisci le mie parole. Mi chiami la sera e alla fine ci vediamo anche sabato sera. Una serata a passeggiare in centro, a ridere e a squadrare le persone che passavano, alcune già in tenuta mare altre con ancora il maglione di lana... Poi rimaniamo da soli e sono stanca, mi sento sola perchè ogni tanto ci si sente così, perchè si ha il bisogno di sentirsi coccolati e ci baciamo. E' stato un bacio bellissimo. T'interrompo e ti dico che è basta. Che è sbagliato. Che devi smetterla di comportarti così altrimenti comprometterai l'amicizia. Non ci sentiamo da sabato notte. Ed è giusto così. Devi farti passare la cotta per me e dedicarti solo alla tua ragazza. Non voglio distruggere il vostro sogno per un mio capriccio. non è giusto. E forse l'hai capito anche tu.