Creato da stranissima il 29/09/2005

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Riflessioni

Post n°611 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da stranissima

Ieri, mentre ero insieme a Amo’, riflettevo tra me e me sulla nostra storia. Mentre stavamo mangiando lui ha tirato fuori un paio di quei “noi”, chiaramente non riferiti a me, che ho sempre odiato alla morte. Lì per lì ho preso come un pugno allo stomaco, ma il pugno si è trasformato in altro, era un “noi” di conversazione. Ho pensato che Amò è così, spontaneo e abitudinario. Per anni e anni ha detto quel “noi” e non ci vede niente di strano, non lo fa per escludermi. Penso di aver fatto una faccia strana, senza volerlo, perché subito dopo ha iniziato a lodare la mia pasta al pomodoro… quindi deve averlo notato. Come ho avuto modo di dire già mille altre volte, io sto ai fornelli come alla fisica nucleare, forse peggio. Più tardi invece ho sentito dentro di me una strana sensazione. Stare con lui è un po’ come tornare a casa dopo un viaggio lungo. Aprire gli occhi e trovarmelo davanti non è strano, è normale. E quando mi rifugio tra le sue braccia è confortante. Quando è squillato il suo cellulare e mi ha chiesto di guardare chi era, lui non aveva gli occhiali, ho letto una frase sotto il nome di chi lo chiamava: “Vedi lontano”. Ha risposto al telefono e poi gli ho chiesto cosa voleva dire, francamente pensavo che fosse un messaggio non letto. Non so come funziona il suo cellulare. “Me lo hai detto te l’altro giorno, quando parlavamo della questione del capannone. E io me lo sono scritto per non dimenticarmelo” mi ha risposto come se fosse la cosa più normale del mondo. E’ una piccola cosa, lo so. Ma per me è stata grande.


L’altro ieri, in macchina, mentre andavo o tornavo, non mi ricordo quando, da un viaggio di un’oretta, pensavo al mio cambiamento. A quanto sono stata male gratis. Si, ho sempre dato la colpa alla situazione con il fetente, è vero. Praticamente ho dato sempre la colpa a lui. Non che non ne abbia e che improvvisamente quel pezzo di merda sia diventato bravo, ma anche io ci ho messo del mio. Lui si è solo impegnato a buttare benzina sul fuoco, ma io glielo ho permesso. Amò invece non butta benzina e non mi permette di lapidarmi. Sono due situazioni diverse, uno è un uomo, l’altro è una schifezza travestita da fetente. Con Amò è normale parlare, è normale confrontarsi. E non c’è bisogno di cercare parole per costruire le frasi. Vengono così. Non c’è bisogno di fare giri di parole per giustificare comportamenti o pensieri. Ognuno di noi ha il rispetto per l’altro. Sono sensazioni, ma mi piacciono un sacco. Non so se senza Amò ce l’avrei fatta lo stesso, ma penso di si. Chiaro che averlo come catalizzatore è meglio che stare senza…

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Commenti al Post:
evasoxcaso
evasoxcaso il 01/02/09 alle 11:34 via WEB
Mi è piaciuto sto post, devo dire...e sono davvero contento per te...solo che ora vado..che mi pare di essere di troppo :-)
 
 
stranissima
stranissima il 01/02/09 alle 12:13 via WEB
Non sei mai di troppo...^__^
 
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