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ROMA PER TOMA?


Le due note che riguardano lo spazio per la minoranza e gli Enti sovracomunali ai quali il Comune di San Pietro Mosezzo (che si possono leggere nel post n. 16 di questo blog) hanno ricevuto le risposte che si riportano di seguito, con commento. La Minoranza ha chiesto di disporre di un proprio spazio, con un minimo di attrezzature, all'interno dell'edificio del Comune per le proprie attività istituzionali. Lo avevamo già fatto nel Consiglio di insediamento di giugno ma, avendo ricevuto una risposta ostile ed imprecisa, ci abbiamo riprovato. Il Sindaco, in sostanza, risponde che possiamo utilizzare la sala polivalente negli orari di ufficio. Nessun armadio per i documenti, nessun telefono e nessun computer per lavorarci. Inoltre l'accesso esclude le ore serali. Tutto questo corrisponde ad una netta negazione della richiesta, mentre il Sindaco (e pensiamo anche gli Assessori) dispongono di uffici attrezzati e, probabilmente, di accesso illimitato alla struttura. Questo Sindaco continua a considerare la Minoranza come un corpo estraneo all'Amministrazione ed a trattarla di conseguenza (analogo atteggiamento lo abbiamo riscontrato nelle richieste di documenti cartacei). Chiaro esempio di arroganza del potere.Ma questo non è il colmo della misura. Tale tracimazione nell'assurdo la troviamo nella seconda richiesta che, per precisione, riportiamo in sintesi. Abbiamo chiesto al Sindaco:“””Si richiede quali siano tali Enti, Società ed Associazioni e quali fini statutari esse perseguano;quali siano le caratteristiche (e, nel caso di partecipazione onerosa, le somme versate) della partecipazione del Comune a tali organizzazioni;chi sono i rappresentanti del Comune in tali organizzazioni e, per ognuno dei medesimi, quali siano le caratteristiche professionali in rapporto ai compiti da svolgere sulla base delle quali sono stati scelti;se detti rappresentanti abbiano provveduto o meno a relazionare a Lei i risultati della propria attività, ai sensi di quanto previsto dal relativo regolamento comunale, e se tali relazioni siano mai state portate a Sua cura all'attenzione del Consiglio Comunale.Per quale lasso temporale dura la carica di ciascun rappresentante e quali siano le relative scadenze di mandato.Si richiede inoltre quanto segue per ciascuno degli Enti, Società ed Associazioni in questione:copia degli Statuti e copia degli eventuali atti costitutivi;copia delle deliberazioni di adesione e di approvazione degli Statuti;copia delle relazioni di attività rassegnate dai rappresentanti del Comune in dette organizzazioni.””” Sinteticamente, la risposta è stata: il Consiglio definisce gli indirizzi per la nomina dei rappresentanti ma i rappresentanti li nomina il Sindaco. Non vi sono deleghe ad altri Consiglieri di Maggioranza o ad altri soggetti e, pertanto, il rappresentante è sempre e solo il Sindaco. FINE!!! Riteniamo la risposta sprezzante ed insultante. Non solo non ci comunica i dati richiesti ma ci dice pure che non sono fatti nostri. Che perla di buona amministrazione trasparente! Qua si raggiunge il massimo dell'opacità! La sola altra possibile spiegazione è che non abbia capito la domanda. Dopo esserci confrontati più volte con il Sindaco, non escludiamo tale possibilità. Gliela rifaremo e vi diremo come è andata.