Rinnovarepercrescere

SIA SERIO SIG. SINDACO!


Riceviamo una nota a firma di alunni, genitori e altri soggetti al riguardo della vicenda connessa al così detto “Progetto <Libro Giovani> per la valorizzazione culturale del territorio”, i cui antefatti risalgono al Consiglio di insediamento della nuova Amministrazione Comunale (giungo 2014).In tale occasione la Minoranza ebbe modo di interrogare il Sindaco su tale iniziativa (inserita nel programma elettorale della lista del Sindaco) e ne ricevette una risposta ermetica e vaga: “riguarda una raccolta di disegni degli alunni”.Ne conseguì una interrogazione (strumento per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione) che richiedeva le seguenti informazioni: “””se non ritiene che la titolatura di detta iniziativa sia eccessivamente pomposa per una semplice raccolta di disegni;in che modo Lei ritiene di “valorizzare culturalmente il territorio” raccogliendo i disegni degli scolari;se tale iniziativa avrà oneri a carico del Comune e, in caso affermativo, a quanto è previsto ammontino tali oneri e, qualunque sia tale somma, se Lei ritiene prioritaria questa eventuale spesa rispetto ai principali problemi del Comune di San Pietro Mosezzo.”””A questa il Sindaco risponde con una nota che afferma:“””Spiace veramente constatare che ci sia da parte dei Consiglieri di Minoranza una certa derisione riferita a “semplice raccolta di disegni”. In realtà il progetto è più articolato. E’ partito da un gruppo di ragazzi della frazione di Mosezzo (studio dell’antica Pieve) con le loro famiglie e si è nel tempo esteso anche ai bambini del doposcuola che hanno aderito con entusiasmo perché sorpresi di scoprire “cose così belle” anche attorno a loro.”””Altre affermazioni riguardano il fatto che gli oneri a carico del Comune saranno limitati (per ora non quantificabili) e che il lavoro si concretizzerà in un libro/cd a carico del gruppo ideatore.Non è che quanto sopra chiarisca molto quello che si intende sostenere, tuttavia qualche informazione aggiuntiva rispetto alle “tre parole” precedenti viene data.Tale risposta viene riportata nel Consiglio del 28 agosto scorso ed al riguardo la Minoranza fa notare quanto segue (riportiamo il passo tra virgolette poiché pubblicato sul blog www://blog.libero.it/rinnovaecresci in tempi non sospetti):“””Al che, la Minoranza, sottolinea che proprio il Sig. Sindaco, a richiesta di chiarimenti avanzata nel Consiglio di insediamento dello scorso giugno dalla stessa Minoranza, si limitò a dire che la cosa consisteva in una “raccolta di disegni” degli alunni delle scuole. Come può la Minoranza venire a conoscenza delle intenzioni del Sindaco se questi non favella? Sia dunque il Sig. Sindaco più esplicito e prolisso allorché chi ne ha la facoltà gli pone interrogativi e gli chiede spiegazioni. Per quel poco che ora ne sappiamo, l'iniziativa ci pare meritevole ed è nostro parere che essa vada sostenuta sia con la necessaria pubblicità sia con un adeguato sostegno finanziario che, senza intaccare altre voci di spesa, è sicuramente rintracciabile nei fondi del bilancio diversamente destinati nell'ambito delle attività culturali.”””In più ora diciamo che, se deve trattarsi (come probabilmente è ma va ancora chiarito) di un serio progetto educativo volto a far conoscere la storia religiosa e laica locale attraverso le testimonianze artistiche ed archeologiche, è necessario che venga realizzato con la guida di esperti in materia e con il contributo di informazioni ottenibili da studi già disponibili, che permettano un adeguato inquadramento storico / culturale del contesto. Senza di questo di resta nell’ambito dello spontaneismo con le conseguenti imprecisioni, che di certo non si possono desiderare per i processi educativi delle nuove generazioni. La nota di cui si parlava all’inizio sembra ignorare questi dettagli. Parla di “interpellanza” confondendola con un’interrogazione e si lamentano della “poca considerazione” con la quale la Minoranza valuta l’iniziativa. Pubblichiamo questo testo (che in realtà non fa altro che riprendere testi già apparsi sul blog e dunque pubblici) con la speranza di aver fugato tale mancanza di comprensione delle varie posizioni. Infine, non sarebbe male se “gli ideatori” volessero essere meno parchi di dettagli nell’esplicitare la valenza educativa di quanto propongono e nell’indicare i percorsi attraverso i quali intendono porla in essere.