Rinnovarepercrescere

Consiglio comunale del 27 ottobre 2014. Post n. 7: mozione su sviluppo ed occupazione.


Il testo della mozione è il seguente:“””PREMESSO CHENel Consiglio Comunale del 28 agosto scorso, fu data risposta ad una interrogazione posta dalla Minoranza con riferimento agli interventi a favore dell’occupazione già presenti nel programma elettorale della Maggioranza ed illustrata dal Sindaco come un punto importante del proprio programma di governo.In sostanza, nella sua risposta scritta, il Sindaco disse che l'unica politica che ha in atto (si citano le sue parole) ””è consuetudine consolidata nel tempo che il Sig. Sindaco e l'Amministrazione Comunale siano a disposizione delle varie necessità, anche lavorative, tutti i sabato mattina dalle 10 alle 12 e, con preavviso, in altri momenti della settimana. La popolazione ne è a conoscenza e sa che è sempre la benvenuta. Tutte le volte che è stato possibile la risposta è stata immediata o comunque ci si è attivati per venire incontro alle varie esigenze””.La Minoranza ritenne che non vi fosse nessuna vera strategia, nessun vero servizio ma solo una sorta di “collocatore vecchia maniera” che si limita a dare consigli e pacche sulla spalla ed invitò il Sindaco a rivolgersi agli uffici della Provincia che da decenni gestiscono le politiche della formazione e del lavoro e che hanno cognizione delle prassi più moderne ed efficaci per affrontare i problemi dell'occupazione.TENUTO CONTO CHELa Minoranza, durante il Consiglio di insediamento della nuova Amministrazione, ebbe modo di sottolineare come la zona industriale sia trascurata ed a volte proprio sporca, mentre l'argomento opposto dalla Maggioranza fu che la zona è florida e sempre altre aziende chiedono di insediarvisi e che ciò è possibile dato il basso livello di tassazione a cui sono sottoposte nel nostro Comune. Che la minoranza ribadì che la zona da al Comune molto più di quello che il Comune restituisce (vero motivo della relativa abbondanza economica nelle casse del Municipio di San Pietro) e che la zona presenta molti fabbricati abbandonati, al riguardo ai quali bisognerebbe capire se e come sia possibile renderli di nuovo operativi.Che la zona è stata di recente ampliata, raddoppiandone quasi l'estensione ed in più, con il pieno accordo del Comune di San Pietro Mosezzo, il Comune di Novara ha di recente avviato l'iter di approvazione di una nuova e grande zona industriale sul proprio territorio che risulta adiacente al recente ampliamento della nostra zona. Il tutto combinato costituisce di sicuro la più grande area produttiva della provincia di Novara e forse una delle maggiori dell'intero Piemonte.Che la sostenibilità delle grandi zone industriali può essere ottenuta applicando il modello delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA). Queste sono zone all'interno delle quali, secondo i documenti di indirizzo della Regione Piemonte, sono garantite sostenibilità ed efficienza produttiva, ottenute con una gestione integrata dei servizi nonché con il rispetto di una complessa serie di parametri ambientali, allo scopo di raggiungere precisi obiettivi che si elencano, nella loro dimensione “macro”, di seguito: a - la promozione della competitività regionale mediante l’implementazione dell’offerta di aree ad elevata accessibilità e qualità urbanistico - ambientale per la localizzazione delle attività d’impresa;b - la minimizzazione del consumo di suolo attraverso il riutilizzo ed il completamento delle aree produttive esistenti o dismesse;c - il contenimento della dispersione dei siti produttivi e la promozione della loro rilocalizzazione in prossimità degli snodi infrastrutturali;d - l’integrazione dei principi di sostenibilità, dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, nell’insediamento, gestione e riqualificazione delle aree produttive. IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:Avviare fruttuosi contatti con gli Uffici della Provincia di Novara al fine di definire un programma di sostegno agli inserimenti occupazionali, completato dai necessari interventi formativi ed orientativi, che sia consono con le caratteristiche dei problemi occupazionali, con quelle dei lavoratori e dei fabbisogni professionali delle aziende, previa analisi conoscitiva di tali settori da attuare tramite lo studio di banche dati già disponibili e di apposite pubblicazioni;Stabilire rapporti con i Comuni confinanti e/o simili per caratteristiche produttive ed occupazionali al fine di concordare azioni comuni nella considerazione che tali problemi non sono circoscrivibili ad un territorio limitato;Intavolare un ambito di discussione con la regione Piemonte, la Provincia di Novara ed il Comune di Novara al fine di elaborare un piano di interventi nelle zone industriali per porre in essere un modello di sviluppo APEA con le caratteristiche evidenziate in premessa;Ricercare le adeguate risorse finanziarie per realizzare gli interventi sopra descritti nel POR FSE Regione Piemonte, per quanto riguarda l’occupazione, nonché nel POR FESR Regione Piemonte, per quanto riguarda lo sviluppo economico. “”” Questa mozione viene liquidata quasi senza discutere. La Maggioranza afferma che se ne è già discusso in altre occasioni e tanto basta. In realtà l'argomento è stato trattato solo per la parte relativa ai problemi dell'occupazione e in occasione di una interrogazione. L'interrogazione non comporta voto di Consiglio, la mozione sì. In ogni caso i problemi erano posti diversamente. L'impressione della Minoranza è che, per limiti culturali e politici, la Maggioranza non vuole approfondire i problemi occupazionali ed affrontarli in modo più adeguato e secondo i metodi che si sono dimostrati più avanzati ed efficaci. L'abbondanza dei posti di lavoro, ad avviso della Maggioranza, permette di ignorare che numerosi altri Comuni, invece, si sono dotati di strutture e collaborazioni per permettere alla gente di trovare con più facilità i posti di lavoro. Il resto alla Maggioranza non interessa. La parte che riguarda la zona industriale è, per quanto riguarda l'atteggiamento della Maggioranza, ancora più paradossale. Ad avviso della Maggioranza, lì non esistono problemi. Il posto è pulito e profumato, tutti gli spazi sono felicemente occupati, non vi è problema di inquinamento, le industrie fanno a gara per insediarsi nella zona. Basta qualche passeggiata con occhio un po' attento e chiunque si accorge che così non è. Vi è degrado ambientale, numerosi capannoni sono abbandonati, vi è il sospetto che i rifiuti non siano sempre trattati nel migliore modo, i vantaggi in termini di posti di lavoro (ammesso che ci siano davvero ovvero che ve ne siano di più di quanti se ne sono persi con gli abbandoni) non compensano i rischi ambientali e per la salute della popolazione. La Minoranza voleva iniziare la costruzione di una serie di iniziative che affrontassero e prevenissero questi problemi. Ma la Maggioranza è sorda e vota contro. In questo modo gli ampliamenti già decisi della zona, combinati con gli insediamenti adiacenti della zona industriale di Agognate del Comune di Novara e conditi da tutte le integrazioni e completamenti delle infrastrutture viarie, rischiano davvero di essere poco più di un notevole consumo di territorio oltre che la conversione di ampia zone agricole in aree fabbricabili con il conseguente aumento di valore. Finita la discussione, il Sindaco mette ai voti: favorevole la Minoranza e contraria la Maggioranza. La proposta è respinta.