Creato da rinnovarepercrescere il 29/06/2014

Rinnovarepercrescere

Gruppo di minoranza del Comune di San Pietro Mosezzo (tutto quello che avreste voluto conoscere sul Comune di San Pietro Mosezzo e non avete mai osato chiedere)

 

 

NUOVO BLOG

Post n°30 pubblicato il 23 Novembre 2014 da rinnovarepercrescere

CARI AMICI E LETTORI.

ABBIAMO DECISO DI SPOSTARCI SU UN ALTRO BLOG CHE PENSIAMO SIA PIU' ADATTO ALLA VISIBILITA' DELLA NOSTRA INFORMAZIONE

PERTANTO, GIA' A PARTIRE DAI RESOCONTI DEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE CHE SI TERRA' IL 27 NOVEMBRE 2014, TROVERETE LE NOSTRE COMUNICAZIONI SUL BLOG

http://rinnovarepercrescere.blogspot.it/

RINGRAZIAMO LIBERO PER L'OSPITALITA' SINO AD ORA CONCESSACI

 
 
 

Consiglio comunale del 27 ottobre 2014. Post n. 7: mozione su sviluppo ed occupazione.

Post n°29 pubblicato il 08 Novembre 2014 da rinnovarepercrescere

Il testo della mozione è il seguente:

“””PREMESSO CHE

  • Nel Consiglio Comunale del 28 agosto scorso, fu data risposta ad una interrogazione posta dalla Minoranza con riferimento agli interventi a favore dell’occupazione già presenti nel programma elettorale della Maggioranza ed illustrata dal Sindaco come un punto importante del proprio programma di governo.

  • In sostanza, nella sua risposta scritta, il Sindaco disse che l'unica politica che ha in atto (si citano le sue parole) ””è consuetudine consolidata nel tempo che il Sig. Sindaco e l'Amministrazione Comunale siano a disposizione delle varie necessità, anche lavorative, tutti i sabato mattina dalle 10 alle 12 e, con preavviso, in altri momenti della settimana. La popolazione ne è a conoscenza e sa che è sempre la benvenuta. Tutte le volte che è stato possibile la risposta è stata immediata o comunque ci si è attivati per venire incontro alle varie esigenze””.

  • La Minoranza ritenne che non vi fosse nessuna vera strategia, nessun vero servizio ma solo una sorta di “collocatore vecchia maniera” che si limita a dare consigli e pacche sulla spalla ed invitò il Sindaco a rivolgersi agli uffici della Provincia che da decenni gestiscono le politiche della formazione e del lavoro e che hanno cognizione delle prassi più moderne ed efficaci per affrontare i problemi dell'occupazione.

TENUTO CONTO CHE

  • La Minoranza, durante il Consiglio di insediamento della nuova Amministrazione, ebbe modo di sottolineare come la zona industriale sia trascurata ed a volte proprio sporca, mentre l'argomento opposto dalla Maggioranza fu che la zona è florida e sempre altre aziende chiedono di insediarvisi e che ciò è possibile dato il basso livello di tassazione a cui sono sottoposte nel nostro Comune.

  • Che la minoranza ribadì che la zona da al Comune molto più di quello che il Comune restituisce (vero motivo della relativa abbondanza economica nelle casse del Municipio di San Pietro) e che la zona presenta molti fabbricati abbandonati, al riguardo ai quali bisognerebbe capire se e come sia possibile renderli di nuovo operativi.

  • Che la zona è stata di recente ampliata, raddoppiandone quasi l'estensione ed in più, con il pieno accordo del Comune di San Pietro Mosezzo, il Comune di Novara ha di recente avviato l'iter di approvazione di una nuova e grande zona industriale sul proprio territorio che risulta adiacente al recente ampliamento della nostra zona. Il tutto combinato costituisce di sicuro la più grande area produttiva della provincia di Novara e forse una delle maggiori dell'intero Piemonte.

  • Che la sostenibilità delle grandi zone industriali può essere ottenuta applicando il modello delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA). Queste sono zone all'interno delle quali, secondo i documenti di indirizzo della Regione Piemonte, sono garantite sostenibilità ed efficienza produttiva, ottenute con una gestione integrata dei servizi nonché con il rispetto di una complessa serie di parametri ambientali, allo scopo di raggiungere precisi obiettivi che si elencano, nella loro dimensione “macro”, di seguito:

a - la promozione della competitività regionale mediante l’implementazione dell’offerta di aree ad elevata accessibilità e qualità urbanistico - ambientale per la localizzazione delle attività d’impresa;

b - la minimizzazione del consumo di suolo attraverso il riutilizzo ed il completamento delle aree produttive esistenti o dismesse;

c - il contenimento della dispersione dei siti produttivi e la promozione della loro rilocalizzazione in prossimità degli snodi infrastrutturali;

d - l’integrazione dei principi di sostenibilità, dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, nell’insediamento, gestione e riqualificazione delle aree produttive.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:

  1. Avviare fruttuosi contatti con gli Uffici della Provincia di Novara al fine di definire un programma di sostegno agli inserimenti occupazionali, completato dai necessari interventi formativi ed orientativi, che sia consono con le caratteristiche dei problemi occupazionali, con quelle dei lavoratori e dei fabbisogni professionali delle aziende, previa analisi conoscitiva di tali settori da attuare tramite lo studio di banche dati già disponibili e di apposite pubblicazioni;

  2. Stabilire rapporti con i Comuni confinanti e/o simili per caratteristiche produttive ed occupazionali al fine di concordare azioni comuni nella considerazione che tali problemi non sono circoscrivibili ad un territorio limitato;

  3. Intavolare un ambito di discussione con la regione Piemonte, la Provincia di Novara ed il Comune di Novara al fine di elaborare un piano di interventi nelle zone industriali per porre in essere un modello di sviluppo APEA con le caratteristiche evidenziate in premessa;

  4. Ricercare le adeguate risorse finanziarie per realizzare gli interventi sopra descritti nel POR FSE Regione Piemonte, per quanto riguarda l’occupazione, nonché nel POR FESR Regione Piemonte, per quanto riguarda lo sviluppo economico. “””

 

Questa mozione viene liquidata quasi senza discutere. La Maggioranza afferma che se ne è già discusso in altre occasioni e tanto basta. In realtà l'argomento è stato trattato solo per la parte relativa ai problemi dell'occupazione e in occasione di una interrogazione. L'interrogazione non comporta voto di Consiglio, la mozione sì. In ogni caso i problemi erano posti diversamente. L'impressione della Minoranza è che, per limiti culturali e politici, la Maggioranza non vuole approfondire i problemi occupazionali ed affrontarli in modo più adeguato e secondo i metodi che si sono dimostrati più avanzati ed efficaci. L'abbondanza dei posti di lavoro, ad avviso della Maggioranza, permette di ignorare che numerosi altri Comuni, invece, si sono dotati di strutture e collaborazioni per permettere alla gente di trovare con più facilità i posti di lavoro. Il resto alla Maggioranza non interessa. La parte che riguarda la zona industriale è, per quanto riguarda l'atteggiamento della Maggioranza, ancora più paradossale. Ad avviso della Maggioranza, lì non esistono problemi. Il posto è pulito e profumato, tutti gli spazi sono felicemente occupati, non vi è problema di inquinamento, le industrie fanno a gara per insediarsi nella zona. Basta qualche passeggiata con occhio un po' attento e chiunque si accorge che così non è. Vi è degrado ambientale, numerosi capannoni sono abbandonati, vi è il sospetto che i rifiuti non siano sempre trattati nel migliore modo, i vantaggi in termini di posti di lavoro (ammesso che ci siano davvero ovvero che ve ne siano di più di quanti se ne sono persi con gli abbandoni) non compensano i rischi ambientali e per la salute della popolazione. La Minoranza voleva iniziare la costruzione di una serie di iniziative che affrontassero e prevenissero questi problemi. Ma la Maggioranza è sorda e vota contro. In questo modo gli ampliamenti già decisi della zona, combinati con gli insediamenti adiacenti della zona industriale di Agognate del Comune di Novara e conditi da tutte le integrazioni e completamenti delle infrastrutture viarie, rischiano davvero di essere poco più di un notevole consumo di territorio oltre che la conversione di ampia zone agricole in aree fabbricabili con il conseguente aumento di valore. Finita la discussione, il Sindaco mette ai voti: favorevole la Minoranza e contraria la Maggioranza. La proposta è respinta.

 
 
 

Consiglio comunale del 27 ottobre 2014. Post n. 6: Mozione sui servizi igienici in zona industriale.

Post n°28 pubblicato il 08 Novembre 2014 da rinnovarepercrescere

Il testo della mozione è il seguente:

“”” PREMESSO CHE

una notevole estensione delle zone industriali combinate di San Pietro e di Nibbia sono occupate da aziende di logistica che hanno come principale attività il ricevimento, lo stoccaggio e lo smistamento di vari tipi di merci;

CONSIDERATO CHE

tale attività comporta l'arrivo e la sosta giornalieri di un considerevole numero di mezzi di trasporto, i quali di sovente sono obbligati, per ragioni connesse al proprio lavoro, a sostare lungo le strade ed i viali della zona industriale (ed in particolare lungo il Viale dell'Industria) per un lungo periodo e spesso per l'intera nottata;

TENUTO CONTO CHE

la descritta situazione risulta particolarmente disagevole per i conducenti dei mezzi di trasporto che devono sostare in tali aree senza disporre di adeguati servizi igienici, senza poter provvedere alla propria pulizia personale e dovendo provvedere in modo autonomo a cucinare ed a consumare gli alimenti;

ATTESO CHE

come conseguenza di quanto illustrato, ampie aree della zona industriale risultano spesso sporche e maleodoranti con seri rischi sanitari per coloro che ci abitano e ci lavorano e con un grave danno apportato all'immagine dell'intero Comune di San Pietro Mosezzo, che determina a sua volta un pregiudizio alla capacità di attrarre nuovi insediamenti produttivi;

VALUTATO TUTTAVIA CHE

non risulterebbe sostenibile dal punto di vista finanziario realizzare e gestire da parte del Comune i necessari impianti igienici comprensivi di docce e, comunque, anche in tal caso rimarrebbe irrisolto il problema della corretta somministrazione di alimenti e bevande, mentre l'intervento singolo od associato di privati potrebbe porre rimedio a tali disagi avviando nel contempo specifiche attività economiche che risulterebbero remunerative per i gestori;

IL CONSIGLIO COMUNALE

impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad individuare, anche tramite ad appositi avvisi pubblici ed a ricerche effettuate sugli organi di comunicazione (giornali, radio, televisioni locali) uno o più imprenditori, già residenti nella zona industriale o provenienti da altri territori, che siano intenzionati ad avviare nelle aree opportune della zona medesima attività di ristorazione comprensive di servizi igienici e di docce o almeno che siano disponibili di costruire i servizi igienici e di pulizia con utilizzo a pagamento, risolvendo preventivamente, qualora esistessero, i problemi connessi alla disponibilità delle licenze di somministrazione e di adeguatezza alla regolamentazione urbanistica. “””

Premettiamo subito che la Maggioranza ha votato contro questa mozione. Tutti contrari e nessun astenuto (tra l'altro tutti i Consiglieri erano presenti). La Minoranza vota a favore. La mozione è respinta.

 

Le motivazioni della richiesta contenuta nella mozione sono chiare e lapalissiane. Infatti la Maggioranza non nega la situazione di degrado fortemente sottolineata dalla Minoranza. Però la maggioranza minimizza. La situazione non è poi così grave anzi il punto di sosta di Viale dell'Industria è considerato dai camionisti un “luogo sicuro” ove pernottare. Forse è possibile trovare un privato interessato ad avviare l'attività ma poi il ristoro ed i servizi li si dovrebbero pagare ed i camionisti probabilmente non sarebbero in grado di farlo (l'ultima affermazione è davvero bizzarra ma vi assicuriamo che han detto proprio così). Non solo. Secondo la Maggioranza l'argomento è chiuso, non se ne deve discutere più. La situazione è più che sostenibile e si andrà avanti così. Speriamo che qualche camionista riesca a leggere questo post.

 
 
 

Consiglio comunale del 27 ottobre 2014. Post n. 5: Mozione sui libro progetto giovani.

Post n°27 pubblicato il 08 Novembre 2014 da rinnovarepercrescere

Il testo della mozione è il seguente:

“””PREMESSO CHE

Nel Consiglio di insediamento della nuova Amministrazione il Sindaco ha relazionato sull'iniziativa denominata “Progetto libro giovani” e, a richiesta di chiarimenti da parte della Minoranza, lo stesso Sindaco rispondeva, in modo così succinto da risultare ermetico, “si tratta di una raccolta dei disegni degli alunni”;

CONSIDERATO CHE

In successiva seduta del Consiglio Comunale è stata trattata una interrogazione del Gruppo di Minoranza che chiedeva al Sindaco informazioni su quanto segue:”

  1. se non ritiene che la titolatura di detta iniziativa sia eccessivamente pomposa per una semplice raccolta di disegni;

  2. in che modo Lei ritiene di “valorizzare culturalmente il territorio” raccogliendo i disegni degli scolari;

  3. se tale iniziativa avrà oneri a carico del Comune e, in caso affermativo, a quanto è previsto ammontino tali oneri e, qualunque sia tale somma, se Lei ritiene prioritaria questa eventuale spesa rispetto ai principali problemi del Comune di San Pietro Mosezzo.”

TENUTO CONTO CHE

Nella risposta scritta alla interrogazione e nel succinto dibattito sviluppatosi in Consiglio, il Sindaco ha finalmente chiarito che si tratta di una raccolta di lavori riguardanti le testimonianze rese dai beni architettonici religiosi, che saranno inseriti in apposita pubblicazione, non specificando altro ma limitandosi a citare un non meglio precisato “studio sull'antica Pieve”;

VALUTATO CHE

la Minoranza durante il dibattito ha sostenuto la necessità di rendere più strutturata questo tipo di iniziativa, declinandola con maggior rigore scientifico sul recupero della storia laica e religiosa locale, anche tramite la valorizzazione e la riproduzione grafica dei beni, accompagnandola in ogni caso con il sostegno di consulenze qualificate e con iniziative didattiche specifiche (lezioni, visite ecc.);

ATTESO CHE

Le stesso tipo di percorso educativo strutturato dovrebbe essere seguito anche nel caso in cui l'iniziativa non sia finalizzata all'analisi storica ma ad una diffusione delle tecniche di disegno riproduttivo anche al fine di far emergere tra i giovanissimi del Comune eventuali talenti potenziali da far crescere con adeguati interventi formativi;

IL CONSIGLIO COMUNALE

Data la consistente incertezza ed imprecisione dei contenuti e delle finalità della versione attuale del così detto “progetto giovani”,

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta Comunale a definire il percorso educativo che si intende offrire ai giovani in una delle direzioni summenzionate (o in altra altrettanto valida) ed a dedicare all'esperienza le opportune risorse umane e finanziarie, con un primo stanziamento di almeno 5.000 euro da reperire nell'ambito delle spese già finalizzate alla cultura, anche attraverso a preventivi e condivisi percorsi di approfondimento con il coinvolgimento dei Consiglieri di Maggioranza e di Minoranza.”””

 

Come vedete, non si può certo dire che la Minoranza si opponga all'iniziativa, la quale invece è appoggiata dalla Minoranza che intende renderla migliore e più efficace. Si propongono percorsi didattici ragionevoli e con precisi obiettivi, che di certo sono da approfondire ma che hanno il pregio di affrontare le questioni in modo equilibrato. La Minoranza non esclude che, se il suo ruolo sarà adeguatamente riconosciuto, essa possa collaborare alla riuscita dell'iniziativa. Di fronte a questa proposta il Sindaco si inalbera e afferma che lui ha già a disposizione 6.500 euro per il finanziamento. La Minoranza fa notare che i soldi ci sono ma sono in un generico capitolo per iniziative culturali e nessun specifico impegno di spesa è stato assunto per questo particolare intervento. L'altra affermazione del Sindaco è a dir poco allucinante. Il Sindaco afferma che non conosce in modo approfondito il progetto e che in realtà non vuole neppure conoscerlo poiché si fida ciecamente dei promotori dell'iniziativa e lascia a loro ogni approfondimento. Dunque prima la lista del Sindaco e poi il Sindaco e la Maggioranza promuovono una cosa che non conoscono nel dettaglio e che neppure sanno quali risultati produrrà e quanto verrà a costare. Però Sindaco e Maggioranza ne fanno un cavallo di battaglia ed un preciso punto del loro programma di governo. La Minoranza ora sospetta che tale conoscenza manchi perché nessuno si è preso la briga di entrare nel merito dell'intervento e stabilire se esso è valido o se deve essere in qualche modo migliorato. Pigrizia intellettuale o faciloneria? In ogni caso non è il modo di comportarsi di un Comune che deve avere, per le cose che sostiene, la ragionevole sicurezza che le stesse siano realizzate in modo serio e costruttivo. Poi si va alla votazione: la Minoranza approva e la Maggioranza vota contro respingendo in tale modo la proposta. In chiusura, il Sindaco afferma pure che di collaborazioni con la Minoranza non se ne parla nemmeno, né su questo è su altri problemi e né ora né mai. Ne prendiamo atto Sig. Sindaco e di conseguenze ci comporteremo.

 
 
 

Consiglio comunale del 27 ottobre 2014. Post n. 4: Interrogazione su “Assoconsum Onlus – Episodio spiacevole”

Post n°26 pubblicato il 08 Novembre 2014 da rinnovarepercrescere

Al punto 4 l’interrogazione era “Assoconsum Onlus – Episodio spiacevole” , un fatto occorso al nostro concittadino Pellegrini Ezio che esasperato dalla situazione di stallo si è rivolto a noi della Minoranza.

Anche in questo caso il Sindaco si è limitato a leggere l’interrogazione e la relativa risposta.

Sempre nei due minuti cronometrati a disposizione abbiamo dichiarato l’insufficienza della risposta in quanto non si diceva neanche cosa pare sia accaduto relativamente alla carta di credito del Sig. Pellegrini; invece si diceva che l’Amministrazione Comunale ha sempre dimostrato vicinanza al cittadino cosa assolutamente poco credibile visto che dal momento della denuncia del dicembre 2013 il Sig. Pellegrini non ha visto più nessuno del Comune. A nostro modo di vedere questa non è trasparenza; se vi capita fatevi raccontare bene dal Sig. Pellegrini Ezio.

 

Ci chiediamo ancora come sia possibile che il Comune dia in uso proprie strutture senza che vi sia stata da parte di chi le utilizza una assicurazione scritta che garantisca la correttezza e la trasparenza, nonché chiarisca quali sono le conseguenti responsabilità. Diciamo questo con cognizione di causa dato che il Sindaco, esplicitamente interrogato in merito ha glissato sull'argomento evitando ancora una volta di rispondere. Sarà che anche stavolta, come in occasione di altre iniziative trattate in questo stesso Consiglio, il Sindaco si è fidato ciecamente del suo interlocutore.

 
 
 
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