SILENZIOSAMENTE

Post N° 58


Il  'mercatino dell' usato' Tanti sono i luoghi da visitare, affascinanti sia per l'aspetto geografico che storico, ma, se ci si ritrova a 'vagare' in un 'mercatino dell'usato',  si costruisce un rapporto diverso con la 'storia' degli oggetti in vendita, con il 'passato' delle cose...Sono tutti oggetti esposti nella loro 'essenzialità', privati di tutto quanto possa risultare superfluo, rivestiti solo della patina dell' usura del tempo o del logorio della manualità...Sono tanti, diversi per fattura e forma, distanti per provenienza o datazione temporale, ma, ciascuno, con un proprio 'cammino', una storia ;  sono 'specchi' di vite intense o solo vagamente percepite.In ognuno di essi è racchiuso un tempo, un evento, un sorriso, un'emozione, o una sensazione di inutilità, di non necessarietà; tazzine 'orgogliose' dei propri fregi antichi, soprammobili che attendono nuove dimore, oggetti confusi...., forse superflui…….e tante mani, diverse, che li sfiorano, sguardi curiosamente invadenti che li scrutano…….indagatori…….Ed essi, oggetti sparpagliati, sono orfani di un’epoca, di un tempo, di memoria, …….ed attendono di essere nuovamente ‘scelti’, ‘adottati’, forse, per l’ultima volta….Anche i pensieri hanno una storia, una dimensione temporale ed affettiva, spesso sono condivisi da più menti  e da altrettanti cuori……..ma, come gli oggetti, si ritrovano, sovente, ad essere ‘esposti’, sul banco di un mercatino d’altri tempi….dietro le finestre dell’anima, ……..privati di un contesto, senza più memoria, …abbandonati, rigettati, ricusati…….e vagano tra le ‘menti in cammino’, per ritrovare un percorso, una strada, un senso…….Infine, esausti, cadono su di un ‘banco di vendita’,  cimeli antichi, frammenti di vita, spogliati dei sospiri, denudati delle emozioni, alla ricerca di nuova identità…….e fanno ‘rumore’, come le parole dure, tonfi sordi, cupi e profondi….come il ‘dolore’…………..Su uno dei banchi di vendita ho deposto i miei pensieri più dolci, ….avvolti in fogli leggeri di carta velina dai colori tenui ma definiti…..li ho adagiati delicatamente……li ‘affido’ ad una nuova storia, li ‘consegno’ a nuove memorie’….non  ‘ p  o  s  s  o  n  o’,   non  ‘d  e  v  o  n  o’  più appartenermi…….hanno bisogno di libertà…..Se passate di lì, volgete loro uno sguardo carezzevole, …sorridete,…..riconosceteli……..sono appartenuti anche a   ‘ v  o  i’………!!!!!!!!!!!………m  a  t  i  l  d  e………