SILENZIOSAMENTE

A riflettori spenti (1)


... Greta si era allontanata senza voltarsi, non più uno sguardo, non un tentennamento; strinse forte,  fin quasi a farsi male, le chiavi dell'auto fra le dita e procedette spedita; sentiva il bisogno di andar via, di sottrarsi  agli inutili sguardi di tanti che nonostante il luogo, non avrebbero perso l'occasione di farla sentire un'intrusa, sottolineando con il loro buonismo macerato di cattiveria e di falsa umiltà quanto fosse stata indiscreta ed inopportuna la sua presenza in quell'occasione. Greta detestava essere al centro dell'attenzione ed aveva ben valutato quanto la sua partecipazione all'evento avrebbe suscitato clamore, ma era pronta a tutto, ormai non doveva né voleva più nascondersi: avevano già imbrattato ed impoverito la sua persona additandola ed attribuendole ruoli e colpe al di sopra di ogni ragionevole ed immaginabile pensiero. Ora non doveva più temere che le sue scelte sarebbero ricadute su chi amava più di ogni cosa al mondo:stava per iniziare un nuovo percorso di vita, sicuramente doloroso e solitario che l'avrebbe vista affrontare sfide ignote e probabilmente superiori alle sue forze ma... lei aveva sempre creduto che tutto ciò che avviene ha un significato che va oltre il visibile ed ora il suo unico scopo era conoscere il senso, il perchè di tanta lunghissima sofferenza.Con il palmo della mano asciugò le lacrime che le rigavano il viso, celando il più possibile i segni del dolore dietro gli occhiali scuri, poi, con un deciso gesto avviò l'auto e rivolse un pensiero ed una promessa a chi non c'era più........matilde