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IL GRAMMATICO E IL DERVISCIO  In una notte senza luna un derviscio, passando vicino a un pozzo prosciugato, sentì un grido: una voce cavernosa chiedeva aiuto. "Chi è laggiù?", chiese il derviscio, sporgendosi.    "Sono un grammatico e, poiché non conosco la strada, sono caduto inavvertitamente in questo profondo pozzo dove mi trovo ora, praticamente immobilizzato", rispose la voce.   "Tieniti, amico, vado a prendere una scala e corda", disse il derviscio.   "Un momento, prego", rispose il grammatico. "La tua sintassi e la tua pronuncia sono difettose; ti prego di correggerle".   "Se questo è così importante per te, più importante dell'essenziale", gridò il derviscio, "allora è meglio che tu rimanga lì dove sei finché io non imparo a parlare correttamente".    E proseguì per la sua strada.Quante volte Allah, siamo così impegnati a seguire alla lettera le scritture, ad eseguire correttamente le pratiche, che ci scordiamo il vero e profondo significato del loro contenuto? Quante volte ciechi ed inflessibili, arriviamo perfino a nuocere a noi stessi e agli altri pur di mantenere una determinata forma? Oh Allah, riempi il nostro cuore del tuo amore divino, fa che riusciamo a leggere tra le righe, fa che la forma determini la nostra costanza nel cercarti e non si trasformi in un impedimento alla nostra crescita interiore. Aiutaci o glorioso Allah, a saper scindere dalla forma qualora ci rendiamo conto che è in contrasto con il significato più profondo del tuo amore. Innalza il nostro livello di coscienza, donaci la capacità in ogni situazione di uniformarci al vero volere divino, donaci la flessibilità di non inalberarci in schemi mentali ed abitudini ma di danzare al ritmo del tuo amore, in perfetta armonia con il Tutto, in perfetta armonia con il Tuo volere.salima