Marius Lion

La luce della consapevolezza.


Noi Siamo Ananda, beatitudine. E la beatitudine che noi siamo è incondizionatamente intrisa di Pace.Ma qeusta pace non è esattamente un’esperienza, quanto piuttosto, una sorta di vuoto universale. L’assenza compiuta, pur nella totale pienezza di ciò che È, di ogni manifestazione o espressione.È in questo vuoto che si inserisce la consapevolezza, seguita alla coscienza di ciò che totalmente esiste.La consapevolezza è ciò che libera il creatore dalle parti anomale di se stesso. La consapevolezza è il patrimonio di tutti i creatori, inserito integralmente, senza che possa mai subire una qualche minima decurtazione, nei testamenti ad uso di tutti i sub-creatori.La consapevolezza è ciò che distingue chi è “sveglio” da chi ancora poltrisce in se stesso, che se ne renda completamente conto o meno. La Luce è consapevolezza. E chi lavora per la luce non può non essere “consapevole”. La lotta tra buio e luce, è una lotta di consapevolezza. E la fedeltà verso la luce costanza cosciente, non chiusa soggezione.Questo porta peraltro una netta distinzione nelle ascendenze. La discordanza tra buio e luce è distinzione di coscienza e consapevolezze.Perché non si può avere giusta consapevolezza di ciò che si è, e di ciò che tutti indistintamente sono, e continuare ignorando quella assoluta verità, e senza avvertire un’intrinseca e indissolubile connessione con ogni essere, e con ogni aspetto, anche il più apparentemente insignificante, della creazione.Il rinvenimento del proprio ruolo nel componimento cosmico è un aspetto di quella consapevolezza. E la riunione di tutti i cuori in quel medesimo cerchio, il succo della stessa. Per questo, e solo per questo, si richiamano incessantemente tutti al “risveglio”. Perché si percepisce in maniera chiara e inequivocabile che per ogni aspetto che rimanga “indietro”, una parte di se stessi lo accompagna. Nell’attesa della riunione in un qualche modo definitiva.Il raccolto è imminente. E molti centri sono maturi. Ma molti altri potranno essere presi in considerazione anche se pensano di non esserlo ancora. Così, ogni desiderio di ritorno provocherà una indicibile commozione. E non sarà lasciato senza almeno un abbraccio. Perché solo il buio non riesce a rispondere, non conoscendo comunanza e unione. E scorgendo tutto e tutti solo in funzione di se stesso. La luce agisce altrimenti. E conosce solo il coinvolgimento. E l’esplosione dei Cuori. Nella gioia, nella pace, e nella grandezza del Tutto ciò che È.  Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia, un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L. -Namasté!