Marius Lion

Il richiamo della forza ..


Essendo alla fine di questa prima parte del percorso in questa dimensione, frammento che segnerà la fine della densità che tanti problemi, sofferenze e angosce, ha creato a tutti noi che abbiamo deciso di sperimentarla, affermare di essere allo stremo delle proprie forze non è assolutamente un’esagerazione. E questo non tanto perché non era così che doveva andare, seppure le cose si siano prolungate forse molto più del previsto, al di là di ciò che possano pensare i lenti di raziocinio, quanto perché stancarsi è quasi consueto in una situazione dominata ormai nella sua quasi totalità da nausea e noia.L’oscurità che ha governato, e compromesso, questo sistema e questa area, indipendentemente dalla sua poca gradevolezza, ha ormai raggiunto livelli di assurdità e insensatezza che solo chi dorme profondamente, insieme a chi ne è totalmente dominato, può ancora non riuscire a riconoscere e contestare.  Così, essere forti in questo momento è semplicemente non soccombere alla nausea, che è come dire, “non soffocare al proprio stesso vomito”. Si è sempre detto che tutti vogliono essere felici. Questo però non significa che sia necessario calpestare o travolgere chiunque dovesse trovarsi, suo malgrado, lungo il percorso della propria ricerca di appagamento. Perché il fine non potrà mai giustificare i mezzi, per l’ovvio motivo che, nella spiritualità, che è unicamente la verità dell’Essere Uno, uno strumento poco opportuno non permetterà mai di raggiungere veramente lo scopo.  Certo questo spazio non aiuta. Racconta qualche fonte storica, che questa area sia stata riempita da esseri assai diversi, dal punto di vista della indole, dell’elevazione, dell’intelligenza, e della cultura trascendente. Per semplificare, si sono ritrovati a coabitare, come per disgraziato incanto, i peggiori criminali e i migliori artisti, insieme alle anime più delicate e raffinate, dell’universo e della galassia.Quale mente se non la più contorta e cupa, avrebbe mai potuto concepire l’idea di far convivere un simile contrasto? Il disegno criminoso è chiaro, anche se neanche lontanamente luminoso. Ed è evidente anche il proposito distruttivo dell’intento di base. Questo non significa però che chi non voglia debba assentire o esserne complice. Essere liberi, e desiderare la sovranità per tutti gli esseri, non significa infatti essere stupidi, come quando si garantisce qualcosa che porterà solo male e danno a tutti gli aderenti al sogno condiviso. Essere liberi porta solo ad emanciparsi dalla cultura della morte che è al momento la tetra visione di chi pensa di possedere un mondo che non è altro che una delle innumerevoli estrinsecazioni del creatore. E, per questo, perfetta pertinenza e patrimonio di ogni creatura che lo voglia. Nessuna esclusa!. Namasté.. Marius L.