Marius Lion

Il momento di ricordare..


Tutto è Dio. La creazione è Dio, tutti gli esseri sono Dio. Quindi, perché Dio?Se la creazione è lo stesso Creatore, che immagina quindi se stesso in indefiniti modi e illimitate varietà, come possiamo percepire qualcosa al di fuori di lui? Come pensiamo che possa esistere?Semmai la realtà, se così la possiamo definire, è ciò che sta prima. Prima di qualsiasi sussulto, prima del primissimo creatore. Ma come potremmo rappresentarla? Perché lì non esiste modo.Quindi siamo tutti la stessa essenza. Siamo tutti dio. E, se così determiniamo la nostra esistenza, che è una delle cose che fanno la differenza - siamo immensamente amati. E, ancora di più, immensamente amiamo. Citando la Legge dell’Uno, l’Amore è la seconda distorsione del Creatore, dopo la Luce. Sostanzialmente è ciò che mantiene unito il tutto ciò che è. Quindi, l’amore unisce, il non amore divide. E tutte le volte che miriamo a farlo, che separiamo noi stessi e tutti gli uni dagli altri come non facenti parte dell’Uno, siamo nel non amore. La Luce permette di vedere. È per molti versi informazione autentica, che garantisce la visione, anche se non la definisce e, ancora meno, la impone.Ognuno decide a modo suo, e sarà sempre liberissimo di farlo, anche se chi ha perso la Luce, e la connessione con la Sorgente, cercherà sempre, per qualche sua malattia, di porre ostacoli perché ciò avvenga.È per questo che commettiamo forse un errore, ammesso che i malintesi esistano, quando pensiamo che  gli altri capiscano e comprendano nella nostra stessa misura e condizione. Perché, senza generalizzare, non può accadere in questo modo, in quanto, se non si è vissuta e interiorizzata l’esperienza non può esistere ancora il gusto, e molte volte, neanche il senso del gusto.Così, l’unica via d’uscita per intendere, includere, ed essere vivi, o, comunque, una delle tante, è ricordare. Chi si è, da dove siamo venuti, e tutti i percorsi sognati e immagazzinati nella nostre memorie. E benedire tutti e perdonare. Per sempre. Namasté.. Marius L.