Marius Lion

Basta con la sofferenza!


Sembra che questo pianeta sia noto per la grandissima varietà di specie, razze, livelli, e orientamenti frequenziali, dei suoi disparati residenti.Ad esempio quelli della Legge dell’Uno esprimevano un certo grado di disappunto per coloro, che poi sono i controllori oscuri, che avevano forzatamente agevolato la coabitazione tra filosofi, artisti, fini pensatori, e i peggiori criminali e maligni individui della galassia (e oltre).Chiunque in effetti, è in grado di constatare come nella propria esistenza in questa parte di spazio, sia stato in qualche modo costretto a confrontarsi con manigoldi, mascalzoni, e parassiti delle peggiori specie, per citare quelli che operano a bella vista  - escludendo cioè gli esseri che magari tirano le fila, e gestiscono quasi interamente questa realtà, trovandosi nelle frazioni più alte della catena alimentare, ma che rimangono sconosciuti ai più, una porzione dei quali non essendo nemmeno umana.Spesso, come altre volte è stato detto e scritto, il comportamento di questi appariva anche insensato e incomprensibile a chi vantava un minimo di ragione e di empatia, atteso che la loro disposizione al male rasentava la follia più pura, oltre che la peggiore stupidità mai registrata sulla terra, vista la gratuità dell’azione, priva di veri profitti, a parte la gioia provata dal sadico nel torturare le proprie vittime.Si potrebbe obiettare che comunque, gli incontri / confronti ai quali si accennava siano gli effetti del proprio karma, intendendo quest’ultimo come le dirette conseguenze, nel bene e nel male, delle appartenenti azioni passate. In realtà però, non tutto quello che accade è ascrivibile al karma, come sopra precisato. E questo non solo perché chiunque abbia deciso di imbarcarsi nell’avventura su questo pianeta e dimensione, è stato finora obbligato a prendersi carico di una quota enorme di karma non suo, ma provocato proprio dai controllori senza luce, oltre che dai loro tirapiedi. È anche perché ciò che sperimentiamo diventa comunque consapevolezza nei diversi gradi, per noi, la nostra anima, tutte le anime collegate, e tutti coloro, di questo e altri creati, che in qualche modo accedono alla banca dati della saggezza universale.Peraltro, per qualcuno è anche interessante verificare il proprio livello di reazione, oltre che di capacità nell’allargare il proprio ambito di comprensione delle idee di creatore e co-creatori.  In ogni caso, per alcuni, è più che buono già il vedere e rendersi conto come questi infiniti supplizi procurati, anche solo per leggerezza o mancanza di empatia e simpatia verso gli altri, umani e non, siano estremamente inutili quanto orrendi e mostruosi.Basta però poco, ma forse solo a chi è puro di cuore, per assimilare quanto la sofferenza sia tuttavia superflua dopo un certo stadio di sviluppo, e quanto dolore produce il solo scorgerla negli altri, senza neppure un’autentica cognizione dell’unità di tutti gli esseri. Ed è per questo che dovremmo porvi fine, insieme ad ogni possibilità di infliggere un qualunque danno a qualsiasi creatura, con il perfetto intendimento che se essa è servita in un qualche senso come esperienza, in un mondo più pulito e aperto alla libertà, all’armonia, e alla pace, diventa in ogni modo non più necessaria. L’universo è abbondanza, così prendere ciò che è di altri non ha significato. Se si è veramente sovrani, come l’Origine ha predisposto, possiamo sperimentare qualsiasi cosa stabiliamo, con piena coscienza della responsabilità che ogni determinazione comporta. Ma siamo tutti connessi, e ogni energia attraversa, in un tempo o in un altro, tutti. Quindi, perché non scegliere sempre il meglio (per tutti)? Se non si è troppo dissennati, almeno! Namasté.. Marius L.