Forse, ma non tanto, siamo al punto in cui la vita comincia ad offrirci già situazioni più esaltanti.Esplorazioni, scoperte, abbracci a mondi sconosciuti, ad un livello tale che, in quanto chiusi, come siamo stati, in una scatola esageratamente e volutamente minuscola, non riusciamo in alcun modo ancora nemmeno ad immaginare.Adesso però l’immaginazione potrà rifiorire, e tutto potrà riaccadere. Ancora una volta e per sempre, perché nulla, a parte come sempre noi stessi, potrà fermarci o ostacolarci.È il tempo delle sorprese, del fantastico, del rimanere abbagliati e del rimanere a bocca aperta per le rappresentazioni che avremo di fronte. E sapremo che tutto questo è sempre stato nostro, e che mai, neanche per un istante ci è stato veramente sottratto. Mentre chi lavorava per impedirlo, come per bloccare qualsiasi altro tipo di espansione e di gioco positivo, seppur già morto, si spegnerà per sempre, contando però sulla re-immersione in quell’Origine dalla quale tutti siamo venuti. Di questo periodo ricorderemo il dramma degli spazi ristretti, e l’incapacità di muoverci liberamente, e i contorni dell’imballaggio, e di come questo abbia portato alla temporanea perdita del ricordo di chi realmente siamo e del cosmo al quale sicuramente apparteniamo. Sarà un universo certamente molto diverso da come siamo stati costretti a percepirlo. Da una parte immenso, per tutto ciò che nasconde che ancora non conosciamo. Dall’altra minuscolo, perché, comunque, interamente nostro, e del tutto accessibile e disponibile.Uno smisurato giardino, dove spaziare per conoscere, ma, soprattutto, per abbracciare.Quello che serve è solo rilasciare ora questa responsabilità, il senso di colpa, e il dolore e l’impotenza, di essere stati ingannati e di averlo permesso. Perché non serve più! Lo abbiamo provato e va bene così, avendoci garantito di esplorare anche questo. Adesso, ciò che conta è vivere. Pienamente!Potremmo anche imbatterci in personaggi mitici, che fanno da sempre parte dei nostri sogni d’onore. E figure mitologiche, fate, folletti, castelli incantati, e qualsiasi interprete di ogni nostra più fervida immaginazione. E saranno tutti lì, davanti a noi, ansiosi, curiosamente e quasi incomprensibilmente, di fare la nostra conoscenza, di bere un tè con noi, di scambiare quattro chiacchiere. E di saltare, giocare, gettarci le braccia al collo. E potremo finalmente capire che non dobbiamo mai più negarci qualsiasi forma ed estensione di libertà che il nostro cuore riesca a desiderare, e molto di più – cercando, appena appena, solo di non ferire o danneggiare qualcun altro, nei limiti in cui ciò sarà possibile e consentito. E questo sarà esclusivamente soltanto una delle tante scene nelle quali navigheremo, mentre l’apparente peso e / o criticità dipenderanno solo dall’attenzione loro tributata. Namasté.. Marius L.
Il mondo che ci aspetta.
Forse, ma non tanto, siamo al punto in cui la vita comincia ad offrirci già situazioni più esaltanti.Esplorazioni, scoperte, abbracci a mondi sconosciuti, ad un livello tale che, in quanto chiusi, come siamo stati, in una scatola esageratamente e volutamente minuscola, non riusciamo in alcun modo ancora nemmeno ad immaginare.Adesso però l’immaginazione potrà rifiorire, e tutto potrà riaccadere. Ancora una volta e per sempre, perché nulla, a parte come sempre noi stessi, potrà fermarci o ostacolarci.È il tempo delle sorprese, del fantastico, del rimanere abbagliati e del rimanere a bocca aperta per le rappresentazioni che avremo di fronte. E sapremo che tutto questo è sempre stato nostro, e che mai, neanche per un istante ci è stato veramente sottratto. Mentre chi lavorava per impedirlo, come per bloccare qualsiasi altro tipo di espansione e di gioco positivo, seppur già morto, si spegnerà per sempre, contando però sulla re-immersione in quell’Origine dalla quale tutti siamo venuti. Di questo periodo ricorderemo il dramma degli spazi ristretti, e l’incapacità di muoverci liberamente, e i contorni dell’imballaggio, e di come questo abbia portato alla temporanea perdita del ricordo di chi realmente siamo e del cosmo al quale sicuramente apparteniamo. Sarà un universo certamente molto diverso da come siamo stati costretti a percepirlo. Da una parte immenso, per tutto ciò che nasconde che ancora non conosciamo. Dall’altra minuscolo, perché, comunque, interamente nostro, e del tutto accessibile e disponibile.Uno smisurato giardino, dove spaziare per conoscere, ma, soprattutto, per abbracciare.Quello che serve è solo rilasciare ora questa responsabilità, il senso di colpa, e il dolore e l’impotenza, di essere stati ingannati e di averlo permesso. Perché non serve più! Lo abbiamo provato e va bene così, avendoci garantito di esplorare anche questo. Adesso, ciò che conta è vivere. Pienamente!Potremmo anche imbatterci in personaggi mitici, che fanno da sempre parte dei nostri sogni d’onore. E figure mitologiche, fate, folletti, castelli incantati, e qualsiasi interprete di ogni nostra più fervida immaginazione. E saranno tutti lì, davanti a noi, ansiosi, curiosamente e quasi incomprensibilmente, di fare la nostra conoscenza, di bere un tè con noi, di scambiare quattro chiacchiere. E di saltare, giocare, gettarci le braccia al collo. E potremo finalmente capire che non dobbiamo mai più negarci qualsiasi forma ed estensione di libertà che il nostro cuore riesca a desiderare, e molto di più – cercando, appena appena, solo di non ferire o danneggiare qualcun altro, nei limiti in cui ciò sarà possibile e consentito. E questo sarà esclusivamente soltanto una delle tante scene nelle quali navigheremo, mentre l’apparente peso e / o criticità dipenderanno solo dall’attenzione loro tributata. Namasté.. Marius L.