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La possibilità di un’altra via.

Post n°439 pubblicato il 29 Giugno 2023 da RoHarLu

Seppure occorra stare attenti con innumerevoli fonti di infiltrazioni, ciò che dovremmo cercare, e ciò che è la cosa più apprezzabile per noi al momento, è il dialogo con la nostra anima. Perché è essenziale comprendere ciò che essa vuole per l’intero costrutto di noi stessi, e le strade che intende intraprendere.

In altro modo infatti, e fino a quando non si raggiunga la piena coerenza, il processo di manifestazione tenderà ad assumere i contorni di un assedio spinoso.

È in effetti, una questione di equilibrio, che è fondamentale in tutte le cose.

Quindi, quando l’ego comincia a sentirsi nel giusto bilanciamento con il sé superiore, e con la stessa parte intima di noi stessi, la pace diventa subito fruibile, e tutto comincia ad avvenire senza sforzo.

Le stesse qualità devono essere in equilibrio. Tutte le nostre qualità.

La compassione ad esempio deve andare di pari passo con la consapevolezza, la discriminazione e la saggezza, e, forse, anche con un qualche tipo di logica. Perché, se così non dovesse essere, i danni che facciamo a noi stessi e al mondo possono diventare non agevolmente calcolabili.

Spesso ad esempio consentiamo a certi esseri di entrare nella nostra vita, e può riguardare rapporti amicali, di viaggio o di lavoro, o gli stessi partner – magari solo perché essi hanno insistito troppo, ingannati forse da una qualche apparenza non correttamente intesa, nella completa cognizione, o, al limite, presagio, che quasi sicuramente non sarà una buona cosa, perché non ne uscirà fuori una buona relazione, o un rapporto integro, o un’appagante avventura.

Certo, rimarrà magari sempre l’esperienza, e abbiamo pur sempre arricchito il creatore con quelle acquisizioni. Tuttavia è sempre opportuno tenere a mente che a volte incrociamo una persona, e la si integra per qualche attimo in un qualche nucleo di nostra pertinenza, o la si sposa addirittura, solo per comprendere alla fine che non è più necessario averci più a che fare, perfino incontrarla, o inserirla nelle nostre vite.

Non è un fatto di rigidità, o di snobismo, o di fanatismo spirituale. È solo che esistono delle frequenze, delle scelte, e delle modalità anche, che ognuno seleziona nella sua piena autodeterminazione, possedendone tutti i diritti per farlo, e non è necessario, molto spesso, declinare.

È come quando si fa entrare chiunque in un gruppo di Luce, ma la cosa può essere estesa anche a qualsiasi altro tipo di collettività – complesso sociale, la stessa nazione, ad esempio con le politiche di insediamento – senza valutare attentamente se quella persona – al di là delle numerose infiltrazioni della stessa oscurità - è adatta, e in linea con le scelte, e le frequenze vibratorie, ma anche le modalità comportamentali, dello stesso.

E infatti, quando poi non riescono a viverci e rimanerci, per non ammettere il proprio fallimento, può accadere che si sprigioni una rabbia immensa, sfociante in una violenza gratuita quanto assurda, in primis nei confronti proprio di quelli che gliel’hanno permesso, con tutte le invenzioni del mondo utili a farsene una ragione.

Questo perché l’umanità al momento, risulta ancora “posseduta”, con un sistema in uso tuttora altamente parassitario, seppur si stia tentando di liberarlo, così come l’intera area cosmica di giurisdizione, nella sua totalità - e sono i parassiti che ci portiamo dietro, e dei quali non sembra sia così facile liberarsi, che riescono in vari sensi e modi ad indirizzare molte delle nostre azioni.  

Per questo l’imperativo è quello di liberarci, al più presto possibile, e per sempre. Perché, seppur non sia semplice, è ciò che ci restituirà (il controllo del)la vita, la nostra vita. Perché non è ciò che abbiamo scelto che stiamo vivendo – chi preferirebbe infatti il dolore, l’angoscia, la sofferenza, la miseria, la scarsità - e che se fossimo nella nostra piena sovranità non sceglieremmo probabilmente mai, o, perlomeno, non nell’ignoranza più assoluta.

E potremmo finalmente (imparare a) vivere in pace, e nella salute, nella gioia, nell’armonia, ignorando tutti i suggerimenti di chi sostanzialmente ci odia e vuole solo nutrirsi di noi, e, prioritariamente, della nostra sofferenza, della nostra angoscia, e che cerca, con tutti gli strumenti a sua disposizione, anche se tanti non comprenderanno a pieno ciò a cui qui ci si riferisca, di farci creare sempre il peggio che possa esistere.

In ogni caso, importante è cominciare ad intendere che, nella consapevolezza, un’altra via è possibile, e sempre disponibile. Namasté.. Marius L.  

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