Creato da RoHarLu il 01/01/2012
L'Infinito Gioco di Ciò che Sempre È [Vita].
 

Messaggi di Luglio 2019

Indefinite memorie di Libertà..

Post n°292 pubblicato il 30 Luglio 2019 da RoHarLu

Essendo tutti l'Uno, e da lì derivati, l'Unione, se così la possiamo descrivere, è la nostra prima natura. Quindi, nella diversificazione, siamo tutti “consanguinei”, essendo prodotto della stessa base familiare.

Seppure ci ritroviamo ormai ai “confini” di quell'Inizio, l'aderenza ad una parte di creazione è stata in qualche modo conservata. O riacquisita.

In verità, poiché la presenza è una e una sola, e l'Io Sono è uno e uno solo, è lo stesso Uno che recita infinite parti sullo stesso schermo gigante.

Tuttavia, ogni anche microscopico brandello, qui assolvendo al mandato del creatore, cerca alla fine di conoscere se stesso, aggiungendo in tal senso, un ulteriore tassello alle modalità espressive di quello.

Lungo il peregrinare nella sostanza, interagiamo e attiviamo molteplici reciprocità, con altre piccolissime porzioni della manifestazione, barattando le rispettive ideazioni personali, in bassa come in alta compattezza, in densa come in leggerissima vibrazione, in Amore e Luce, così come in paura e disperazione.

L'amore non viene mai negato, ed è la prima cosa che ricordiamo – anche su questo piano dove l'agenda dei controllori prevede sistemi degradanti e dolorosi affinché l'anima dimentichi le sue origini e i suoi trascorsi – quando il contatto con un'anima affine si ripresenta.

Magari agli inizi tenderemo a non ricordare altro oltre a quell'amore. E ci stupiamo che con tutto quel coinvolgimento ci possano essere stati burrascosi accadimenti.

Poi rammentiamo il resto, e siamo costretti a renderci conto che gli schemi che utilizziamo – o che, in qualche modo, ci impongono – per avere delle basi, o dei punti di riferimento, in una realtà estremamente caotica, in una situazione di ignoranza etero-indotta, permettono con estrema difficoltà delle reciprocità amorevoli, eretti sulle rispettive indulgenze.

In tal modo, con ogni essere con il quale le strade si ricongiungono, e nel momento in cui si ricompongono quegli anelli che vita dopo vita, espressione dopo espressione, hanno caratterizzato gioie e battaglie, angosce ed esultanze, beatitudini e veleni, i giochi si fanno sempre più difficili – a tratti insopportabili - da sgrovigliare. Almeno fino a quando, nella comprensione, e nella più profonda affettuosità per il tutto, non decideremo di lasciare andare, per adempiere a quello che rimane l'imperativo del creatore, vale a dire, la libertà assoluta di ogni essere.-Namasté!

 

Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia,

un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

 
 
 

Indefinite evanescenze di Onore..

Post n°291 pubblicato il 29 Luglio 2019 da RoHarLu

Siamo lo stesso Creatore. Mai siamo stati altro, e mai saremo altro.

Ciò che da noi fuoriesce è stessa cosa come se venisse fuori dalla Fonte, dalla Sorgente Primaria, da ciò che di tutto è Causa, oltre che effetto.

Quindi, l'Universo è la nostra casa. E non abbiamo bisogno di alcun titolo di acquisto per dimostrare il nostro diritto.

Ma nessun altro ne ha bisogno. E tutti sono, in egual modo, intestatari.

Così, nessuno può accampare più ragioni di altri. Senza alcun bisogno di riconoscimento, e, ancora meno, di alcun genere di concessione.

Per tale motivo il solo modo – o uno dei migliori per questo piano - per garantire che tutto si svolga in maniera degna per tutti i partecipanti al gioco, è salvaguardare l'onore per ogni essere.

Per ogni essere del pianeta. Per ogni essere del Cosmo.

Ogni essere è nella sostanza Dio. Ma tutti lo sono allo stesso modo. È bene ricordarlo, perché per molti è facile vivere – in maniera invero poco decorosa - la prima parte di questa affermazione, ma molto meno la seconda.

Quando a gestire tutto è l'ego inferiore, ogni essere crede di essere un dio, relegando tutti gli altri nella condizione di meno che servitori. E siccome il gioco imposto dai controllori è stato per lo più il dualismo schiavo/padrone, inserito peraltro in ogni sfera della manifestazione di pertinenza, il meccanismo ha finora funzionato in modo curiosamente elevato.

Così, si è assistito ad esseri che credono di essere i padroni di tutto, mentre tutti gli altri ad accontentarsi di una vita di sofferenza, miseria e scarsità – Cosa che devono essere felici che sia, perché così renderanno soddisfatto un qualche dio folle, che riesce ad amare solo una infinitesima parte della sua presunta discendenza, disprezzando palesemente tutto il resto, e prediligendo le emozioni basse a ciò che di più sublime sembra essere parte importante del suo concepimento.

Il fatto è che è giusto che ognuno si senta a casa propria nell'Universo. Ma lo è ancora di più che mai dimentichi che è suo dovere, se un po' più adulto, se un po' più antico, garantire lo stesso privilegio a chiunque altro. Tutelando, come si diceva, la gloria di tutti. E primariamente la sua. . Namasté!

 

Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia,

un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

 
 
 

Indefinite sfumature di .. gelosia.....

Post n°290 pubblicato il 24 Luglio 2019 da RoHarLu

Quando siamo discesi su questo piano, indipendentemente dal fatto che lo abbiamo voluto, o ne siamo stati in qualche modo obbligati, eravamo perfettamente consapevoli che avremmo dovuto abbracciare tutte le sfaccettature di questo miscuglio di oggettività e finzione.

Come è stato più volte detto, questo è il piano delle emozioni. Sembra che giungano in questa parte di spazio da tutto l'universo per studiare, e spesso anche collaudare, questo tipo di sperimentazione del Creatore, mentre alcuni sembra siano sopraggiunti perché la propriA realtà / dimensione, abbia, lungo il corso delle selezioni, smarrito queste caratteristiche. [Con il fine pertanto, di reintrodurle nel proprio sistema di coordinate e nel proprio DNA].

Al di là di questo tipo di argomentazioni, è indubbio che abbracciando una realtà, dobbiamo prendere da essa – essere o essenza – tutto ciò che contenga, il bene come il cosiddetto “male”, assaporando il bene magari, e scartando il resto, se non dovesse esserci gradito, cercando altresì di comprenderne le indefinite peculiarità, e chiarendo a noi stessi ciò che vogliamo gustare, e conservare, e ciò che vogliamo eliminare, non ritenendone utile, in tutto o in parte, l'esperienza, pur riconoscendovi una qualche validità.

Tutto dipende dalle nostre preferenze e predilezioni, dai nostri gusti e dalle nostre destinazioni.

Se chi ha scelto la Luce probabilmente manifesterà più attenzione per le emozioni più “immacolate”, chi dipende ancora dall'ego e dal corpo emozionale inferiori, avrà più attrazione per le “eccitazioni” più dense, quali gelosia, invidia, rabbia, odio.. che poi sono gli strumenti di controllo utilizzati da chi sta cercando di tenere in oppressione e schiavitù la razza umana.

In verità, secondo quello che attestano coloro che sono considerati maestri e intimi conoscitori di questa pseudo realtà, nessuno su questo piano appare completamente svincolato da un qualche tipo di emozione, persino quelle basse.

Nessuno, ad esempio, risulta perfettamente affrancato dalla gelosia, o dall'invidia, seppure le proporzioni tra gli esseri, possano essere discretamente diverse.

In verità, le varie emozioni sono intrinsecamente connesse le une con le altre – sia quelle “elevate” che quelle “basse” - che è difficile stabilire dove finisca l'una e inizi l'altra. A parte che a volte, si è così “posseduti” - letteralmente - da una figura o da un'altra, che pensiamo di esserne addirittura liberi, quando invece, semplicemente, essa costituisce generale parte di noi, senza che riusciamo ad identificarla come qualcosa di estraneo e/o temporaneo.

Le emozioni peraltro, non hanno necessariamente a che vedere con qualcuno o qualcun altro che mantenga con noi una qualche forma di interazione. Ritornando alla “gelosia”, potremmo pensare di non essere “gelosi” di qualcuno, unicamente perché l'oggetto della nostra attenzione – che si tratti di partner romantico, o amico, o collega professionale, o qualsiasi altra specie di interdipendenza - cerchi di essere in un qualche senso “innocuo”, solerte e premuroso nei nostri confronti, non fornendo particolari motivazioni alle nostre problematiche di “controllo”. Cosa che potrebbe nel contempo riportare ad emozioni simili – la stessa gelosia, ma anche rabbia, risentimento, rivalsa – nella misura in cui egli, magari solo ai nostri occhi, e come conseguenze delle nostre personali proiezioni, dovesse tendere a sfuggire alla nostra rete di dominio.

Così, pur nella premessa che ognuno possa sempre liberamente scegliere qualsiasi forma di esperienza dovesse ritenere opportuna per la propria evoluzione – ammesso che esista qualcosa del genere dal punto di vista del Creatore – il fatto di “saggiare” una vibrazione piuttosto che un'altra, deve solo essere frutto di disposizione consapevole, accompagnata dall'opportuna comprensione dei codici posti a fondamento dell'intero impianto, con particolare riferimento alla legge della risonanza e dell'attrazione.

Essere consapevoli cioè, che le vibrazioni “basse” permetteranno movimenti meno nobili e più “costretti”, garantendo maggiori possibilità di controllo, e relativo asservimento, a chi è in grado di selezionare questa posizione nel sistema.

È chiaro che un'analisi corretta del fenomeno in ogni individuo, necessiti di adeguata conoscenza delle sue motivazioni, dei suoi interessi, oltre che delle sue esigenze di base e obiettivi mirati, atteso che nessun essere risulti uguale ad altro, e il metodo deduttivo non è in grado di fornire alcun dato utile quando certi esseri fuoriescano dagli ingranaggi e dalle categorie predefinite della consapevolezza sociale.

Al di là di questo, è chiaro che se l'intento ci porta verso l'Unione – che è l'Amore in questo Universo – e la stessa Luce – che è la sostanza primigenia tra le soluzioni del creatore, è la trasparenza e la nitidezza che si dovrebbero prediligere. Negli intendimenti, nelle finalità, e nelle stesse occorrenze. In modo da giungere a precisi e netti traguardi e propositi, e formulare le giuste e opportune petizioni all'Universo [e agli esseri interessati], evitando qualsiasi forma di instabilità del sistema e ogni incertezza nei nostri interlocutori. . . Namasté!

 

Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia,

un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

 
 
 

Nè con noi, né contro di noi.....

Post n°289 pubblicato il 14 Luglio 2019 da RoHarLu

Tutto proviene dalla stessa Fonte, tutto è la stessa Essenza. Quindi tutto ha lo stesso contrassegno primario.

La creazione / manifestazione assume però le forme e direzioni più disparate. Ci sono esseri che salgono, esseri che scendono, esseri che ristagnano. Ci sono esseri

che desiderano sperimentare vibrazioni dense, altre che adorano frequenze quasi impercettibili.

Esseri che scelgono l'unità, ed esseri che optano per lontananze estreme, dalla fonte e da qualsiasi suo derivato.

Esseri che scelgono l'onore, ed esseri che si nutrono del disprezzo.

L'intero disegno di ogni manifestazione è fondato fin dall'inizio da opzioni, predilezioni, preferenze, in un senso o in altro, in una direzione, o in mille altre.

Che sia del senso di fare qualcosa o di non fare, di assumere una determinata rotta, o di lasciarsi portare dal vento, tutto parte da una qualche forma di distinzione tra infinite eventualità e modalità esistenziali.

Pertanto, ciò che occorre sempre tenere a mente che dovunque siamo è solo una delle indefinite situazioni e/o condizioni possibili e riscontrabili.

Così, se la cosa non dovesse andarci bene, se non dovesse risuonarci perfettamente, ciò che è necessario compiere è rettificare i dati, le impostazioni, al fine di potersi ritrovare su un altro percorso più accettabile per le nostre normalità vibratorie.

Le scelte, in qualsiasi modo le dovessimo intendere, portano con loro circostanze, contingenze, e un'infinità di esseri e condizioni in qualche modo con loro correlati.

Così, potrà facilmente accadere che una cosa o l'altra, un essere o un altro, possa non rientrare nelle nostre grazie, o nelle nostre “corde”. Anzi, sembra proprio, a volte, magari per nostre scelte azzardate, o non perfettamente studiate, o per i mille risvolti poco percepiti, che ci siano creature che non fanno altro che cercarci instancabilmente, e malgrado la nostra “avversione” alle loro inclinazioni e alle loro tonalità energetiche, tendiamo sempre a ritrovarcele nei nostri dintorni e nelle nostre aree di competenza. Alcuni anche in dislocazioni anche apparentemente “importanti” per il nostro equilibrio generale, o la nostra “salute” mentale o emozionale quotidiana.

Il fatto è che alcuni di questi esseri dimorano ancora nel loro stato “bestiale” per così dire, non avendo ancora raggiunto la condizione umana nel senso più pieno del termine, o, semplicemente, hanno selezionato la gamma di sperimentazione “demoniaca”.

Tuttavia, se nei nostri “acquisti” presso il supermercato del Creatore, dovessimo aver compiuto qualche errore di valutazione, e abbiamo messo nel “carrello” qualcuno di questi prodotti, non è detto che non possiamo ritornare indietro, che non possiamo ottenere altro, che non possiamo richiedere un “cambio” o un “reso”.

Se non vogliamo determinate energie nelle nostre vite, basta solo esprimersi in questi termini, basta solo farlo sapere all'Universo, al Creatore. E basta dire a quell'Essere, [come da stupenda indicazione di Saint Germain - tramite NeelSole] e al Cosmo intero – nel Rispetto delle origini del Tutto ciò che è - “Esci dalla mia Vita.. Né con me, né contro di me.. Per Sempre..” Così sia.. E così è!

Esci dalla mia vita.. esci dalla mia vita.. esci dalla mia vita.. Né con me, né contro di me.. Per Sempre!

Molti esseri non comprendono che questa è appena un'area di libero arbitrio, e che è molto rischioso, ed estremamente dannoso, soprattutto per se stessi, insistere in atteggiamenti distruttivi – pur comprendendo che ancora non conoscono altro, che al momento non intendono Amore, armonia, considerazione, e onore per qualunque creatura emanata.

Purtroppo lo dovranno prima o poi – e si spera per loro, ma questo è solo un giudizio parziale, il prima possibile – apprendere a proprie spese, quando comprenderanno che la creazione, e tutti gli esseri sono Uno, e qualsiasi cosa fatta anche al più piccolo, produce un'onda che prima o poi si riverbererà su chiunque altro vi abbia aggiunto qualcosa, probabilmente con una violenza decuplicata, visto che porterà dentro qualsiasi effetto e ripercussione attivati.

Ma ognuo è giusto decida per se stesso. Così come noi siamo chiamati a fare, se è quello il nostro intento.

Quindi, per coloro che non dimorano nel cuore: “Uscite dalla mia Vita.. Né con me, né contro di me.. - Così sia.. Per sempre!”. Namasté!

 

Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia,

un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

 
 
 

Amare ed essere amati...

Post n°288 pubblicato il 11 Luglio 2019 da RoHarLu

 

Noi siamo il tutto ciò che è. E il tutto ciò che è, è Amore. Perché l'amore è la prima – insieme alla Luce – espressione dell'Uno.

Ma questo è il piano della confusione, secondo la scelta di pochi che tuttavia, sono riusciti – nulla però è destinato a durare per sempre – a soggiogare i molti.

E in questa baraonda, potrà capitare di sentirsi perduti, senza alcun potere o controllo.

Chi sceglie la Luce aiuta, ma chi ha scelto la non-luce, e il non-amore, né approfitterà solo per cibarsi di quelle basse vibrazioni. Perché costituiscono il suo alimento, e la paura è addirittura il preferito, in grado di assicurargli l'eternità.

E in questo caos potrà accadere di rivolgersi ad un maestro chiedendo la ricetta per essere felici, per eliminare tutto ciò che ci tormenta e distrugge.

E potrebbe capitare che lui risponda: Domanda semplicemente “che tu possa amare ed essere amato”.

Per chi segue discipline, o filosofie, ardite, il vedanta, l'advaita, la replica potrebbe suscitare più di qualche perplessità.

Tutto è illusione, giusto? Tutto è maya. È solo la corda, o rivolo d'acqua, che appare come serpente. Quindi, basterà appena risvegliarsi. Basterà la conoscenza/vidya.

Eppure avvertiamo nelle nostre carni, e nelle nostre emozioni, così tanto dolore e sofferenza, che parlare di illusione rappresenta poco più che una lieta storiella.

Il fatto è però, che “amare ed essere amati” è molto più di ciò che appare. È più che Amore romantico, ad esempio, seppur possa comprenderlo. È più che Amore per chiunque, nell'amicizia, nella parentela, nella condivisione, nell'abbraccio di se stessi, seppur possa comprendere anche tutto questo.

Amare ed essere amati” è in verità un sistema di vita, una metodologia comportamentale, un atteggiamento standard interazionale.

Forse, così diventa ancora più confuso. Ma si vuole solo rilevare che “amare ed essere amati” è ciò che dovrebbe infondere qualsiasi tipo o modalità di rapporto si intrattenga con qualunque altro essere. Con chiunque, chiunque altro. Costituendo l'autentico nostro rapporto con il Cosmo intero, con l'Universo tutto.

Amare e sentirsi amati. Null'altro.

Se consapevolezza ed energia creano la realtà, e se che chi ha scelto la Luce, essendo Luce, non può che vivere l'amore, e non può che favorire e manifestare Amore, ed esplodere d'amore, allora, nella certezza che il mondo stia cambiando, “amare ed essere amati” non desterà più alcuna perplessità. E non sarà più neanche la scelta di un qualche essere disperatamente romantico, o il desiderio inespresso di un cuore bloccato che non riesce ad instaurare un dialogo nemmeno con se stesso, ma il compendio della stessa aria che respiriamo, in un'atmosfera intrisa di ogni colore che l'universo già conosce, o scoprirà, dal suo inizio fino al suo completamento. Namasté!

 

Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia,

un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

 

 
 
 

Quando tutto è Comprensione ..

Post n°287 pubblicato il 05 Luglio 2019 da RoHarLu

Tutto è uno, e noi siamo l'Essere Uno.

In quell'Uno siamo compresi, e quando siamo quell'Uno, tutto comprendiamo.

Questo è il concetto originale, e anche la comprensione a livelli diversi, in quello si esemplifica.

Così, un essere che comprende, è solo un essere che ha preso tutto dentro di se, che ha rivelato i vari aspetti della vita all'interno della sostanza del proprio essere, e che ha scandagliato il Cosmo come riflesso di se stesso.

Quando in qualche modo dimostriamo di conoscere gli altri, le loro multiformi e indefinite sfaccettature, è appena e solo perché abbiamo percepito, con estremo coraggio e consistente determinazione, quelle stesse molteplicità in noi, e, senza alcun timore, abbiamo permesso che rimanessero patrimonio della nostra anima, oltre che dell'infinita complessità del Creatore.

La Terra è il piano del dolore, della paura, e di ogni variopinta emozione.

Lo è solo perché in tal senso hanno decretato alcuni esseri, che, per qualche motivo, sono riusciti ad incidere la materia, infondendo l'intero sistema.

Si tratta di un esiguo numero di enti, a dimostrazione che basti il potere di pochi, se ben focalizzato ed esattamente precisato, a creare una realtà che altri, se in un certo senso passivi, si ritroveranno loro malgrado, a dover condividere.

Questo dovrebbe farci riflettere, e far ragionare tutti. Perché, se così è, basta molto poco anche per cambiare la realtà che si è indotti a vivere. Basta solo unirsi, non farsi la guerra, e, ancora meno, uccidersi a vicenda.

Questo è il piano dell'emozione, si diceva. Perché, in quest'area, è principalmente con l'emozione che si crea con maggiore immediatezza. Per questo è soprattutto durante i “picchi” di eccitazione, di passioni poderose ed estremamente focalizzate, che la manifestazione dei nostri “sogni”, come delle nostre paure e preoccupazioni - quindi nel bene come nel male – riesce ad avvenire con insolita rapidità.

Ed è ancora per questo la rabbia è così attenzionata dai maestri. Perché in un attimo, quando enormemente concentrata, può creare o distruggere con abbondante semplicità.

Ed è sempre per questo che l'unione orgasmica tende a suscitare così tanta suggestione tra gli autentici mistici, malgrado per tanto tempo abbiano cercato di sviare questo tipo di comprensione fisica da tutti i percorsi di autorealizzazione e di ricerca del proprio Dio e del senso della Vita. Perché l'energia che è in grado di sprigionare, se risultato di genuino coinvolgimento e sincera tenerezza, rimane una delle più potenti dell'intero cosmo.

Ed è infine per questo che l'essere spirituale si mostra così “ossessionato” dalla ricerca della propria anima gemella. Perché l'unione con quell'essere, che è la rispettiva controparte, può essere percepita come una delle più maestose esplosioni di Luce di questa parte di spazio, in grado di emettere frequenze di irresistibile lucentezza in grado di essere scorte anche ad elevatissima distanza per l'intero Universo.

È vero comunque che il gioco di questa sfera dimensionale appare molto duro, pesante, e suscettibile di portare agevolmente allo sfinimento.

Ma, possiamo bene intenderlo, non è inevitabile che sia così. E, soprattutto, come è già nell'intento di chi ha scelto la via del Cuore, non è in alcun modo necessario che preveda vincitori e vinti. Anzi, può tranquillamente garantire la “vittoria” a tutti i partecipanti. Ciascuno a proprio modo, e secondo i propri bisogni e naturali esigenze.

Perché questa era l'idea originaria del creatore, e a questa possiamo facilmente ritornare. Con il più deferente onore per tutti.

Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia,

un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

Namasté!

 
 
 

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