ASCOLTA TUA MADRE

DON GABRIELE AMORTH: OGNUNO DI NOI DEVE RIMEDIARE AI PECCATI DI OMISSIONE


Questa sera commentiamo il messaggio che la Madonna ha dato a Mirjana il 2 dicembre: "Cari figli, come Madre sono con voi per aiutarvi con il mio Amore, preghiera ed esempio a diventare seme di ciò che avverrà, un seme che si svilupperà in un forte albero ed estenderà i suoi rami nel mondo intero. Per divenire seme di ciò che avverrà, seme dell'amore, pregate il Padre che vi perdoni le omissioni finora compiute. Figli miei, solo un cuore puro, non appesantito dal peccato può aprirsi e solo occhi sinceri possono vedere la via per la quale desidero condurvi. Quando comprenderete questo, comprenderete l'Amore di Dio ed Esso vi verrà donato. Allora voi Lo donerete agli altri come seme d'amore. Vi ringrazio".E' un messaggio stupendo: "Cari figli, come Madre sono con voi per aiutarvi con il mio amore, preghiera ed esempio..." La Madonna ci dice subito che ci vuole aiutare con il suo amore e con la Sua preghiera, perché ama ognuno di noi immensamente. Lei è il vero modello di Gesù. Una volta una donna, ascoltando Gesù, esclama ad alta voce: “Beata tua madre!” Gesù le risponde che è più beato chi ascolta e mette in pratica la Sua Parola. Con ciò ci fa capire che Sua Madre è beata soprattutto perché ascolta la Sua Parola e la mette in pratica.   "... a diventare seme di ciò che avverrà..." qui ci sta preannunciando l'avvenire "...un seme che si svilupperà in un forte albero ed estenderà i suoi rami nel mondo intero...". Questo è l'avvenire che ci promette. Il seme è l'amore, il Vangelo nella sua dottrina, che in pratica si può riassumere così: “Amatevi come Io vi ho amato.” La Madonna è venuta proprio per richiamarci a questo. In questo mondo traviato che gli uomini hanno voluto senza Dio, la Madonna vuole portare l'amore: vuole trasformare questo mondo. L'amore abbraccerà non solo la cristianità, ma tutto il mondo intero. Lei è Madre di tutti gli uomini. "...Per divenire seme di ciò che avverrà..." quindi seme di ciò che ci assicura si realizzerà (Lei riuscirà a trasformare questa società senza Dio e l’offrirà a Dio. Sono più di trenta anni che predica questo). "...pregate il Padre che vi perdoni le omissioni finora compiute..." guardate un po' questo amore dove ci porta. Perché questo amore cresca, bisogna chiedere perdono delle omissioni compiute. Nel capitolo 25 di Matteo che ci descrive il giudizio universale leggiamo: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero nudo e mi avete vestito...  venite benedetti…” e qual è il rovescio della medaglia? Tutti i peccati di omissione: “Avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere, nudo e non mi avete vestito, malato, carcerato e non siete venuti a trovarmi”. Il peccato più grave è quello di omissione, cioè non aver fatto quello che avremmo potuto fare. C'è una vecchietta da andare a trovare, un malato da visitare... In ospedale il ricoverato che ha qualcuno che lo va a trovare è sereno; quello che non ha nessuno, sentendosi abbandonato, soffre molto, nonostante le cure ospedaliere. Così avviene per chi vive in casa da solo e non ha nessuno che lo va a trovare. Si sente abbandonato. Queste persone possono avere un carattere difficile, ma è bene avere per loro una grande carità. A questo proposito ricordiamo l'episodio di Santa Teresina che, giovanissima in convento (era entrata in monastero eccezionalmente a 15 anni), si prendeva cura ogni sera di una suora anziana dal carattere difficile, che faceva fatica a camminare ed era malata, poverina! Santa Teresina l’accompagnava ogni sera dalla cappella al refettorio. Era una lamentela continua: “Stia attenta che mi fa cadere!” .. oppure “Lei va troppo piano, non sa camminare!” E Santa Teresina, dopo averla accompagnata, la lasciava salutandola col suo più bel sorriso, tanto da commuovere la suora stessa. Ecco la carità; è così che si fa crescere questo seme nel mondo! Ognuno di noi deve rimediare ai peccati di omissione. Tante volte penso al lungo passato della mia vita come ad un viale dalle occasioni perdute. Ognuno di voi può pensare la stessa cosa. Ho conosciuto persone che sono piene di carità, ma non con i vicini o i parenti e invece bisogna cominciare da lì. Le omissioni sono il grande peccato che denota la mancanza di amore. L'amore non è nei sentimenti, ma nei fatti. "...Figli miei, solo un cuore puro, non appesantito dal peccato può aprirsi e solo occhi sinceri possono vedere la via per la quale desidero condurvi...." E' una via dura, ma pensate a Santa Teresina che si era offerta lei di assistere quella suora dal carattere impossibile. E Santa Teresina aveva occhi sinceri e vedeva la via per la quale la Madonna voleva condurla. "...Quando comprenderete questo, comprenderete l'Amore di Dio... “Qui ci sarebbe tutto un altro capitolo da aprire. Noi pensiamo poco all'Amore del Padre, di Dio. Quando medito la Passione di Gesù esclamo: “Che Amore immenso!” Come doveva soffrire quando il Figlio pregava: “Se è possibile passi da me questo calice” … oppure quando morente esclama: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Il cuore di Dio Padre soffriva immensamente durante la Passione del Figlio, come soffre per ogni nostra sofferenza, per ogni nostra mancanza. Ecco allora che dall'amore del prossimo addirittura si arriva a contemplare un po' per volta l'amore di Dio Padre. "...ed esso vi verrà donato..." Che grande dono! Il Signore che ci regala il Suo Amore! “.. Allora voi lo donerete agli altri come seme d'amore. Vi ringrazio." Ecco allora il seme che cresce. Molti anni fa uscì un film dal titolo Dio ha bisogno degli uomini. In realtà sono gli uomini che hanno bisogno di Dio, tuttavia è vero che Dio agisce per mezzo degli uomini; ha mandato gli apostoli a predicare: “Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo, battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.” Dio vuole servirsi degli uomini “Siate miei testimoni.” Vi ricordate un messaggio della Madonna di qualche tempo fa in cui ci esortava ad essere testimoni attivi? Allora doneremo agli altri il seme dell’amore che si estenderà sulla terra. Ringraziamo la Madonna di questo messaggio e preghiamo anche noi, con tutta umiltà: "Signore dammi la grazia di non perdere le occasioni che la vita mi può dare per amare il prossimo e di non commettere peccati di omissione".Don Gabriele AmorthDomanda: Cosa significa “omissione”?Don Amorth: Significa omettere, non fare. Avevo l'opportunità di aiutare e non l'ho fatto, uno che aveva fame e non gli ho dato da mangiare, che era povero e non l'ho aiutato, una persona sola e non sono andato a trovarla, cioè significa non compiere atti d'amore. Amore che si dimostra con le braccia, con la vita.Domanda: Mi restano difficili le parole che Gesù rivolge a Maria alle nozze di Cana: “Che c'è tra me e te, o donna? Non è ancora venuta la mia ora.” A me sembrano un rifiuto.Don Amorth: Anche se sono diventato più noto come esorcista, la mia materia è la Mariologia, è lì che mi sono specializzato. Vi parlo da persona che cerca sempre più di approfondire la Mariologia. Queste parole: “Che ho da fare con te o Donna? Non è ancora giunta la mia ora” (Gv. 2,4) sono, secondo alcuni, le più difficili da spiegare in tutto il Vangelo di Giovanni. Io proverò a spiegarle leggendo “tra le righe” del Vangelo, tenendo conto di indizi e di analogie. Si possono usare criteri di grande probabilità, direi quasi di certezza. Gesù è vissuto trenta anni con sua Madre. Loro due, dopo la morte di Giuseppe, sono rimasti proprio soli. Gesù istruiva Sua Madre, così come in seguito ha preparato gli apostoli dicendo chiaramente quello che sarebbe avvenuto: “Ecco noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso, ma il terzo giorno risusciterà” (Mt 20,17-19). Gesù chiama la Madre, Donna. Lei è la Donna della Genesi: “Io porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe, questa ti schiaccerà il capo” (Genesi 3, 15). Con il chiamarla Donna Gesù indica la missione che ha di Corredentrice, di Colei che collabora a tutto il piano della Redenzione. La Sua missione comincia soprattutto quando Gesù inizia la Sua missione pubblica. Lei, Mediatrice di tutte le grazie, sollecita il Figlio a operare il miracolo, ad anticipare “la Sua ora.” Gesù l’ha ascoltata e con grande delicatezza compie il miracolo, l’unico a cui Lei assiste. Gesù le dà l’occasione di dire quelle parole, le ultime di Maria nel Vangelo: “Fate quello che vi dirà.” La Madonna in tutti i suoi messaggi ricalca sempre questa frase, cioè ci esorta a seguire gli insegnamenti di Gesù. Maria porta sempre a Cristo. Il brano evangelico conclude:  “Gesù manifestò la Sua gloria e i suoi discepoli credettero in Lui.” Gesù ha voluto che Maria assistesse al primo miracolo, che fosse un miracolo voluto da Lei e che confermasse nella fede gli apostoli. Che il Signore vi benedica!  Da registrazione non corretta dall’Autore - www.centroreginadellapace.it -