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PADRE CANTALAMESSA: SIAMO COME DEI BARBONI CUI E' STATA OFFERTA LA DOCCIA DELLA MISERICORDIA


C’è una solennità dolente nella funzione del venerdì Santo, unico giorno in cui non si celbra l’ Eucaristia ma si contempla il sacrificio di Gesù che si commemora e si rinnova. Nella Basilica Vaticana è il Papa a presiedere la liturgia. Entra in silenzio e si mette in ginocchio in silenzio. Le letture e poi è il Predicatore della Casa Pontificia a tenere la Predica a condurre la riflessione. Da anni è Padre Raniero Cantalamessa il predicatore, cappuccino e esperto in omelie anche in programmai televisivi. In Avvento e in Quaresima è lui che ogni venerdì propone una riflessione al Papa e alla Curia. Nella riflessione di questo Venerdì Santo Padre Cantalamessa parte dai Padri della Chiesa, dalla immagine del vincitore allo stadio alla cui gioia per la vittoria partecipa lo spettatore. “ Sua è stata la lotta, nostra la corona” scrive San Giovanni Crisostomo. La liturgia rinnova questo evento, perchè “non stiamo celebrando solo un anniversario , ma un mistero”, ha detto il cappuccino. “Questo cambia tutto. Non si tratta solo di assistere a una rappresentazione, ma di “accoglierne” il significato, di passare da spettatori a attori.” Ecco allora l’indicazione concreta per l’ oggi. “Dobbiamo, prima di morire, avere il coraggio di fare un colpo di audacia, quasi un colpo di mano: appropriarci della vittoria di Cristo.”Quasi una “appropriazione indebita” che in questo caso non è vietata, ma è “sommamente raccomandata.” Non l’abbiamo meritata, ma ci è stata data per fede. Padre Cantalamessa usa una immagine suggestiva per spiegare la gratuità di questo dono. “A Roma, come purtroppo in ogni grande città, ci sono tanti senza tetto. Esiste un nome per essi in tutte le lingue: homeless, clochards, barboni: persone umane che non posseggono che i pochi stracci che portano addosso e qualche oggetto che si portano dietro in borse in plastica. Immaginiamo che un giorno si diffonde questa voce: in Via Condotti (tutti sanno cosa rappresenta a Roma Via Condotti!) c’è la proprietaria di una boutique di lusso che, per qualche sconosciuta ragione, di interesse o di generosità, invita tutti i barboni della Stazione Termini a venire nel suo negozio; li invita a deporre i loro stracci sudici, a farsi una bella doccia e poi scegliere il vestito che desiderano tra quelli esposti e portarselo via, così, gratuitamente. Tutti dicono in cuor loro: “Questa è una favola, non succede mai!”. Verissimo, ma quello che non succede mai tra gli uomini tra di loro è quello che può succedere ogni giorno tra gli uomini e Dio, perché, davanti a Lui, quei barboni siamo noi! È quello che avviene in una bella confessione: deponi i tuoi stracci sporchi, i peccati, ricevi il bagno della misericordia e ti alzi che sei “rivestito delle vesti della salvezza, avvolto nel mantello della giustizia””.Quello che ci è richiesto è di essere come il buon ladrone e fare una completa confessione di peccato. Un appello per tutti i responsabili di atroci delitti rimasti irrisolti. “Fate come me, venite allo scoperto, confessate la vostra colpa; sperimenterete anche voi la gioia che provai io quando sentii la parola di Gesù: “Oggi sarai con me in paradiso!”. Quanti rei confessi- ha detto il cappuccino- possono confermare che è stato così anche per loro: che sono passati dall’inferno al paradiso il giorno che hanno avuto il coraggio di pentirsi e confessare la loro colpa. Ne ho conosciuto qualcuno anch’io. Il paradiso promesso è la pace della coscienza, la possibilità di guardarsi nello specchio o guardare i propri figli senza doversi disprezzare.” E conclude Padre Raniero, il nostro popolo è pronto ad impietosirsi ed accompagnare il pentito nel cammino della redenzione. Il compito di questo giorno è esultare per la vittoria della Croce.Dopo l’ adorazione della Croce e la Preghiera universale è stata distribuita l’ Eucaristia conservata da ieri nell’ altare della Reposizione. Poi la benedizione e il silenzio che accompagna i fedeli alla pia devozione della Via Crucis. Il Papa come di consueto la celebra al Colosseo.Scritto da Angela Ambrogetti  - korazym.org -