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26 APRILE: LE APPARIZIONI DI GROUCHIV (UCRAINA) DAL XVII AL XX SECOLO


La storia di Grouchiv (Hrushiv) inizia nel XVII secolo, quando la Vergine apparve, nella parte inferiore del villaggio. Il popolo, per commemorare l'avvenimento, piantò in quel luogo un salice. Un secolo più tardi, ai piedi del salice sgorgò una sorgente e la gente veniva per raccogliere quell'acqua chiara.Avvennero molte guarigioni che resero famoso il santuario. Nel 1806, Stepan Chapowskyj vi dipinse una immagine della Vergine. I paesani la fissarono sul salice e si intensificarono i pellegrinaggi in quel luogo, tanto che il proprietario del terreno, seccato dal fatto che i pellegrini lo calpestassero, decise di chiamare un miscredente, J.Kina, per costruire una barriera intorno al salice; ma, secondo la memoria popolare, tutta la famiglia Kina perì poco tempo dopo.Nel 1856 scoppiò una epidemia di colera. Una donna vide allora in sogno la Madre di Dio: «Figlia mia, ti prego di pulire il pozzo profanato. Celebratevi una messa e la morte cesserà di colpire il villaggio». È quello che avvenne: l'epidemia cessò e si costruì sulla sorgente una cappella dedicata alla Santa Trinità. Più tardi, al tempo di Stalin, l'annessione dei greco-cattolici alla Chiesa Ortodossa rese impossibile l'accesso alla cappella.La Chiesa greco-cattolica pagò la sua fedeltà a Roma con il carcere e innumerevoli morti. È in questo contesto che il 26 aprile 1987, giorno dell'anniversario di Chernobyl e all'alba della perestroika, una giovinetta di 11 anni, Maria Kizyne, ha delle apparizioni della Vergine, sotto forma di una silouette in marcia. La bambina non parlò molto del fatto, ma divenne più diligente e cominciò a pregare meglio. Le settimane seguenti, molta gente cominciò a recarsi al villaggio, anche da molto lontano e molti affermavano di aver avuto delle visioni della Vergine. Tra loro, si trovava Josyp Terelya, che riconobbe la Vergine che aveva visto in prigione, in punto di morte, e la sua testimonianza si propagò con grande clamore.Nato nel 1943, Josyp Terelya fu allevato dalla nonna materna, fervente cattolica. Diviene militante dell'Azione Cattolica e fervente adoratore dell'Eucaristia. Ma, fidanzato all'età di 19 anni, venne incarcerato e rimase in prigione per 15 anni (1962-1976).Quando fu liberato, la sua fidanzata, che l'aveva aspettato, poté finalmente sposarlo. Josyp le confidò, allora, le due apparizioni della Vergine, durante il suo periodo in carcere. Il 12 febbraio 1970, nella prigione di Vladimir, a 165 Km a nordest di Mosca, la Vergine gli apparve invitandolo al perdono incondizionato, soprattutto verso i nemici, i Russi moscoviti.Maria gli fece inoltre questa predizione: «Hai davanti a te anni di prove e di umiliazioni. La Russia resta nell'oscurità e nell'errore. Non ci sarà pace sino a quando il popolo si pentirà e si compirà l'opera di mio Figlio; non si avrà pace poiché questa non può venire che là, dove esista la giustizia. Prega per i nemici, dimenticali ed un cammino di luce si aprirà davanti a te.»Una seconda apparizione avvenne due anni dopo: «Il 12 febbraio 1972 (...) mi trovavo nella cella di isolamento. La stanza era fredda da morire; soffrivo sino alla radice dei capelli. Soltanto una lampada sospesa rischiarava la camera. Sollevai il manicotto vicino alla lampada per scaldarmi le mani; ma la guardia mi vide dallo spioncino e spense la luce. (...) Non riuscivo a muovermi. Mi sdraiai sulla branda in attesa di morire. Fu allora che sentii il caldo contatto di una mano femminile, dolce come il latte. Mi sentii riscaldato. Sentivo del calore nella stanza. Pensai di avere delle allucinazioni o che stavo morendo. Ma fu allora che udii la voce: «Mi hai chiamata e sono venuta da te. Non credi che sono io?» Allora vidi davanti a me una giovane donna. La prima volta mi disse: «Non sarai liberato da questa prigione; non hai percorso che la metà del cammino, ma non aver timore, io sto con te.»Tre mesi dopo la sua liberazione, Josyp Terelya si recò a Grounchiv. Racconta: «La vidi, come vedo voi. Volevo raggiungerla, toccarla. La sentii e potei toccarla. Allo stesso tempo, riuscivo a parlare con altri che si trovavano là. L'atmosfera era di pace. Era la Madre di Dio, viva, una gemma viva! Parlava con noi. La sua figura era piena di vita. Degli adulti la videro, tutti i bambini la videro. E noi non l'abbiamo appena vista, noi l'abbiamo sentita. Gli uni hanno inteso una cosa, altri, un'altra. Maria parlava a ciascuno. Eravamo circa 52 mila.Quando mi rivolse la parola, cominciò dicendo: Figlia mia, Ucraina, figlia mia, sono venuta da te. Tu sei la più ridotta in schiavitù, quella che più ha sofferto per la fede in Cristo.» Ci chiese poi di pregare, di insegnare ai bambini la preghiera, il Rosario, di pregare costantemente per i defunti. Io udii queste parole: «Sono venuta da voi perché qui il popolo fervente divulgherà il mio messaggio dappertutto. So dove devo andare. Vado dove è meglio per mio Figlio. Ricordatevi che il peccato è il piacere proibito. La Madre di Dio vi dice di offrire le vostre vite. Ognuno di voi deve partecipare alle sofferenze di Gesù. In questo modo, credetemi, riscatterete le anime che sono cadute nel peccato.. Non abbiate timore e pregate, pregate, pregate incessantemente. Riconoscete Gesù, pubblicamente. Non vergognatevi di fare il segno della croce. Preparatevi per le grandi persecuzioni e nuovi sacrifici. Stanno per accadere grandi cose. Nelle Filippine i cattolici sono scesi per la strada senza che i soldati sparassero loro. Verrà l'ora che la Madre di Dio agirà in maniera uguale anche nell'Unione Sovietica. (...) L'Ucraina diventerà indipendente (...) Voi litigate spesso per orgoglio e umana vanità. Pregate. La preghiera, il Rosario, vi salverà. L'anticristo fa di tutto per sconfiggervi. Ricordatevi : la pace viene soltanto dalla Redenzione. La pace è calma e riposo e voi non state ancora in pace. »Questo fatto avvenne all'inizio della perestroika. Fu il catalizzatore di una presa di coscienza nel momento in cui il regime cominciò, esitante, a mettere fine alle persecuzioni. Da questo punto di vista, l'avvenimento riveste una importanza storica, è il momento chiave nel quale la libertà dell'uomo ha riorientato il corso della storia...Tratto da R. Laurentin, Comment la Vierge Marie leur a rendu la liberté, (Come la Vergine ha reso loro la libertà) - mariadinazareth.it -