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MERCOLEDI' 24 GIUGNO 1981: IL PRIMO GIORNO DI 31 ANNI FA, MARIA APPARIVA A MEDJUGORJE


Per gli abitanti di Medjugorje era un giorno festivo e tutta la gente si è recata in Chiesa per partecipare alla S. Messa. Essa fu celebrata da P. Zrinko ÄŒuvalo, cappellano della parrocchia, perché il parroco P. Jozo Zovko non era in paese in quei giorni: le religiose di Klostar Ivanić lo avevano pregato di predicare gli Esercizi Spirituali per i Voti Perpetui di 24 novizie.Probabilmente una sola persona del villaggio non ha partecipato alla Messa quel giorno: la diciassettenne Vicka Ivankovic, che si era recata a Mostar per sostenere l'esame di riparazione in Matematica. Si era a Giugno e, per le vacanze, erano tornate in paese diverse famiglie che avevano dovuto trasferirsi nelle grandi città come Mostar, Dubrovnik o anche in Germania per trovare lavoro. Il paese di Medjugorje, infatti, offriva solo la possibilità di lavorare i campi o il tabacco e le bocche da sfamare erano molte! Quello è stato un giorno di grande caldo, quel caldo che anche molti di noi avrebbero potuto sperimentare negli anni seguenti recandosi a Medjugorje nei mesi estivi. Non possiamo perciò biasimare Vicka se, come racconta lei stessa a P. Bubalo, dopo essere tornata dall'esame stremata dalla fatica e dal caldo, si è fatta un bel riposino.  Ma i modi per trovar refrigerio dal caldo sono molti, altre due ragazze, Ivanka Ivankovic e Mirjana Dragicevc giunte a Medjugorje per trascorrervi le vacanze estive, verso le 18, pensano di fare una passeggiata un po' fuori dal paese sotto il monte Crnica, in una zona chiamata Podbrdo, cioè sotto il monte. Passeggiando, si raccontano a vicenda ciò che era successo a entrambe nei lunghi mesi in cui non si erano potute incontrare (Ivanka, infatti, vive a Mostar e Mirjana a Sarajevo). Ad un tratto, volgendo lo sguardo verso la collina, Ivanka esclama: la Madonna sulla collina. Mirjana, senza neanche guardare, risponde: Si, la Madonna non ha niente altro da fare che venire a vedere cosa facciamo noi! e se ne va, stupita che l'amica abbia potuto scherzare in quel modo con il Nome di Dio e della Madonna. Tuttavia, sente nel suo cuore che deve tornare a Podbrdo e capire cosa sta accadendo alla sua amica e quindi ritorna sui suoi passi e vede anche lei quella Signora con un vestito grigio, che teneva un piccolo Bambino in braccio e sente profondamente nel cuore che è la Gospa (Madonna). Ella faceva loro cenno con la mano di avvicinarsi, ma esse ebbero paura e scapparono. Mentre si dirigevano verso le case, incontrarono Milka Pavlovic, sorella di Marija, che chiede loro di aiutarla a far rientrare le pecore nel recinto, che era proprio vicino al luogo dove Ivanka e Mirjana avevano visto la Gospa. Infatti, la videro di nuovo nello stesso luogo e anche Milka ebbe, solo per quel giorno, il dono di vedere Maria. Dirà in seguito: La Madonna era già là, non apparve all'improvviso. Non sapevamo cosa fare!. Vicka intanto, ignara di tutto ciò che stava succedendo alle amiche, si godeva il suo riposino finché sua sorella Zdenka, per farle uno scherzo, la svegliò di soprassalto dicendole: Svegliati! Se no farai tardi a scuola!. Solo allora Vicka si ricordò che anche lei era stata invitata da Mirjana e Ivanka ad unirsi alla loro passeggiata ed esce in gran fretta per raggiungerle ma dove? Ha l'idea di passare dalla zia di Mirjana e madre di Jakov e lei le dice che le avrebbe trovate a Podbrdo dove avevano detto che sarebbero andate e infatti eccole là insieme a Milka, ma, cosa strana, fissavano intensamente qualcosa e sembravano impaurite.Milka fa segno con la mano a Vicka di avvicinarsi e, quando anche lei giunge vicino a loro, tutte insieme le tre ragazze le dicono: Vicka, ecco lì la Madonna!, ma lei, senza guardare, pensando che le amiche volessero prenderla in giro o che fossero state morse da qualche serpente, si tolse le ciabatte e fuggì. A un certo punto della strada verso il villaggio, Vicka si mise a sedere per terra e cominciò a piangere. Mentre era là giunsero Ivan Ivancovic e Ivan Dragicevc, che aveva in mano un sacchetto di mele. Vicka disse loro: Venite a vedere la Madonna!. Ivan Ivankovic disse al suo amico: Lascia stare, è pazza!. Alla fine l'insistenza di Vicka ha la meglio e i due Ivan insieme a Vicka tornano a Podbrdo dove vedono anch'essi la Gospa. Vicka racconta così quegli attimi: Rimasi là, non potevo muovermi ma non guardavo su. Dopo un po' ho alzato la testa, ma non di mia volontà. Descriverà la Gospa come una giovane meravigliosa, con il Bambino in braccio, che continuamente copriva e scopriva. Ci faceva segno con le mani di avvicinarci a lei. E disse ancora che aveva un vestito grigio, capelli neri mossi sotto il velo bianco e che intorno al capo aveva una corona di dodici stelle che non era sostenuta né legata da nulla.Ivan Dragicevc appena vide la Gospa per lo spavento fuggì via, Ivan Ivankovic, invece, riferì in seguito di aver visto una figura tutta bianca in movimento.Anche Vicka però è un po' impaurita e, dopo essere rimasta a contemplare la Signora per cinque o sei minuti, scappa via. A questo punto Mirjana dice a Ivanka: Forse è meglio che ce ne andiamo anche noi e non avevo finito la frase, che già eravamo dirette verso le case. Ho tentato fin qui di tracciare, citando puntualmente le testimonianze dei veggenti stessi, un quadro il più possibile preciso degli avvenimenti accaduti tra le 17:00 e le 18:00 di quel fatidico 24 Giugno 1981. Ora cercheremo di capire cosa è successo quando essi sono tornati nelle loro case. Sappiamo, per sommi capi, come andò in casa di Mirjana, di Ivan, di Milka e di Vicka. Su ciò che accadde in casa di Ivanka non ho alcuna fonte e, perciò, tralascerò di parlarne. Il primo a scappare e quindi a giungere a casa, come abbiamo visto sopra, fu Ivan Dragicevic. Lui stesso ci racconta ciò che fece: A casa non dissi niente a nessuno. Avevo mille domande: Possibile? Avevo paura che venisse nella mia stanza!.La paura provata da Ivan e dagli altri ragazzi non ci deve stupire: i ragazzi, vivendo in un paese comunista, non avevano mai sentito parlare di altre apparizioni, né della possibilità di tali eventi.Vicka invece ci riferisce quanto segue: Ero molto felice, ma anche impaurita. Avevo paura e al tempo stesso mi sentivo felice. Mi sono buttata sul divano e continuavo a piangere. Avevo solo voglia di piangere. Così poi ci racconta le reazioni di coloro che ascoltavano il suo racconto: Avvenne di tutto. Qualcuno forse ci ha creduto, qualcuno si è meravigliato; chi interpretava il fatto in un modo e chi in un altro. Addirittura che si è trattato di un disco volante. E così si è detto di tutto. Ma, nonostante lo straordinario avvenimento che era avvenuto, Vicka è rimasta con i piedi ben piantati sulla terra. Infatti subito dopo aggiunge che tutti sono andati a dormire perché All'indomani presto bisognava raccogliere il tabacco, portare le bestie al pascolo e fare tante altre cose. Questa frase di Vicka vale più di mille trattati in difesa della normalità e semplicità dei ragazzi. Nessuno di loro si è montato la testa. (....)- informazioni_da_medjugorje-owner@yahoogroups.com -