ASCOLTA TUA MADRE

A CIVITAVECCHIA NON SOLO LACRIME ANCHE APPARIZIONI E MESSAGGI


«LA MADONNA DI CIVITAVECCHIA»dalla Prefazione del Libro di Riccardo CaniatoQuesto volume, apparentemente stringato, è in verità una miniera di fatti, di documenti inediti, di spunti di riflessione e di esortazioni sulla fede. Non fosse altro perché, per la prima volta, si riportano qui ampi contenuti dei messaggi dati dalla Vergine a Pantano di Civitavecchia, nelle sue apparizioni alla famiglia Gregori, mentre si dà prova certa di un rapporto, iniziato nel 1995 e terminato con la morte del Papa, fra Giovanni Paolo II, il vescovo Girolamo Grillo, la Madonnina e la stessa famiglia depositaria di questa iniziativa del Cielo.L’autore, padre Flavio Ubodi, teologo e già padre Provinciale dei Cappuccini del Lazio, è stato il vicepresidente della Commissione diocesana che ha studiato il caso della Madonnina di Civitavecchia e l’intermediario voluto dal vescovo Grillo, ora emerito, presso la famiglia Gregori proprietaria della statua; e, in questa veste autorevole e privilegiata, ha potuto seguire direttamente le vicende, trattando con persone e visionando documenti di prima mano. Il presente testo costituisce, in qualche modo, la deposizione conclusiva dell’inchiesta a cui è pervenuto l’autore, che, di fatto, coincide con la sua conseguente esigenza di dare testimonianza. La Madonna stessa anche qui, come in tutti gli altri luoghi di apparizione, ha chiesto di dare seguito alla sua devozione; e, pertanto, padre Flavio si è sentito in dovere di esporsi a favore di una mariofania complessa, verso la cui autenticità è giunto a non nutrire dubbi. Del resto, lo stesso vescovo Grillo, informato a partire dal febbraio 1995 di tutti i fatti di Pantano, il 15 marzo 2005, ha eretto la parrocchia di Sant’Agostino, dove vivono i Gregori e si venera la Madonnina delle lacrime, a Santuario mariano. I fatti e i destinatariL’articolazione di questa mariofania passa attraverso:1. alcuni segni offerti che colpiscono perché tangibili, e confermati, sotto diversa forma e in diversi anni, da migliaia di testimoni: le lacrimazioni di sangue, le essudazioni d’olio e poi le lacrimazioni acquose di due piccole statue in gesso e identiche, raffiguranti la Regina della Pace, prodotte e acquistate a Medjugorje;2. il verificarsi di voci, sogni e visioni del Signore e apparizioni angeliche che precedono un ciclo di apparizioni della Vergine, apportatrici di un messaggio pubblico, iniziate il 2 luglio 1995, in Chiesa, sopra all’altare, durante la celebrazione eucaristica, e terminate il 17 maggio 1996;3. altri segni e manifestazioni, fra cui grazie, che sembrerebbero di natura miracolosa, ma anche manifestazioni demoniache, che invitano ad andare a fondo al significato della presenza particolare della Madonna nella Chiesa di Civitavecchia, estrema propaggine della diocesi metropolitana di Roma. I destinatari degli eventi sono, in prima battuta, i membri della famiglia Gregori: sono loro i primi a scorgere le lacrime, a loro si indirizzano le voci, i sogni, le visioni, le apparizioni e i messaggi con le spiegazioni degli aspetti profetici ivi contenuti… Ed è importante sottolineare che i destinatari sono loro in quanto «famiglia». La Madonna, a Civitavecchia, si è scelta una famiglia: padre, madre, tre figli e sembra certo che almeno in un’occasione è apparsa a tutti insieme; mentre se poi papà Fabio e la figlia Jessica hanno avuto la continuità delle apparizioni, gli altri membri sono stati toccati da qualche dono o segno particolare.Destinatario particolare della mariofania è stato anche il vescovo Grillo, nelle cui mani la prima Madonnina ha pianto sangue il 15 marzo 1995, ma a cui in seguito sono state offerte, per grazia, prove inoppugnabili e altri segni certi sia delle apparizioni, sia delle essudazioni della seconda Madonnina.Ma, attraverso i Gregori e il vescovo Grillo, è l’intera Chiesa – la «piccola Chiesa domestica» che sono le famiglie, le parrocchie, le comunità umane e la Chiesa istituzionale, con le comunità dei consacrati, i sacerdoti e la gerarchia – che viene chiamata a partecipare a questa attenzione del Cielo.Il messaggioMentre la Congregazione per la Dottrina della Fede continua la sua indagine – dopo che a livello diocesano i lavori si sono conclusi definendo non umanamente spiegabili le lacrimazioni, e dopo che il vescovo Grillo ha dato traccia pubblica (e, ne siamo convinti, testimonianza completa nelle sedi opportune) di credere alla totalità del fenomeno e dei segni correlati in più occasioni a lui riservati – questo libro tenta di rispondere all’urgenza di conversione che la Madonna già nel 1995 ha manifestato (ma forse il termine più appropriato sarebbe «implorato») attraverso i suoi messaggi.Il primo è costituito dai nomi con cui la Vergine si presenta: Madonna delle Rose, Regina del Cielo, Madre della famiglia e Madre della Chiesa, Portatrice di Pace. In questo suo biglietto da visita si concepisce immediatamente come ogni sua iniziativa sia ecclesiale – la rosa è il fiore che simboleggia la Comunità cristiana, la rosa mistica i cui «petali» crescono e si aprono all’apostolato intorno al nucleo che è Cristo –, rivolta all’intera umanità, ma formata da ogni singolo uomo; e sia rivolta alla Chiesa, come comunione di ogni singolo fedele. Questo suo appellarsi Madre ci richiama all’essere figli, in quel suo Portatrice di Pace si comprende immediatamente che la concordia fra le nazioni nasce dall’apertura dei cuori.In gioco è la sopravvivenza del mondo, minacciato, ci dice la Vergine, dal rischio di nuovi orribili conflitti; e, soprattutto, la salvezza delle anime. È su questo doppio binario dell’apocalisse di ognuno e dell’Apocalisse della Storia che bisogna addentrarsi nel Mistero di Civitavecchia. Ma è certo che ogni intervento di Dio è generato dall’amore per le sue creature, dalla preoccupazione accorata – Ascoltatemi, vi prego, vi supplico!, chiede la Madonna – per ogni figlio di Dio. Vi amo, aiutatemi, abbiamo bisogno di tutti voi, dolci figli, insiste infatti, amorevole, la Vergine. È l’aiuto richiesto al Corpo mistico della Chiesa – illustrato da san Paolo (Rm 12 e 1 Cor 12, 22) –, nella cooperazione libera alla redenzione del Cristo, a cui allude Maria, in un tempo della Storia in cui vacilla perfino la vera fede nella Chiesa: Figli miei, ammonisce la Madonna, le tenebre di Satana stanno oscurando ormai tutto il mondo e stanno oscurando anche la Chiesa di Dio.Nel 1995 la Madonna, con parole gravi, ha messo in guardia dall’apostasia nella Chiesa e tale rischio è stato dovutamente soppesato anche da Giovanni Paolo II – che dei fatti di Civitavecchia era edotto –, al punto da parlarne esplicitamente in più occasioni e documenti, come nell’autorevole conclusione dell’esortazione apostolica Ecclesia in Europa.A distanza di tanti anni la cronaca di tutti i giorni rafforza, purtroppo, il valore profetico di tali asserzioni. Più dei casi eclatanti, ma fortunatamente minoritari, che riguardano alcune nefandezze comportamentali attribuibili a sacerdoti e consacrati, l’apostasia passa attraverso la scarsa attenzione che tanti uomini di Dio danno alla vita della grazia e all’efficacia sacramentale; passa attraverso il non riconoscimento della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, o attraverso la messa in discussione del Cristo storico, dei suoi miracoli, della sua risurrezione, delle apparizioni stesse di sua Madre, nel corso dei secoli, a richiamo della verità della Rivelazione. In questo orizzonte è potente il rimando che la Madonna fa qui alle apparizioni di Fatima: Preparatevi a vivere quanto io avevo svelato alle mie piccole figlie di Fatima. Il riferimento ai messaggi del 1917 è stato sottolineato più volte anche dai membri della famiglia Gregori e dal vescovo Grillo; quest’ultimo sarebbe depositario di un segreto, comunicatogli dall’allora piccola Jessica, condiviso a suo tempo con papa Giovanni Paolo II, con contenuti riguardanti la Chiesa e direttamente collegato al messaggio della Covra d’Iria. Di questo segreto non ci è dato naturalmente di sapere, ma non si può dimenticare che Nostra Signora di Fatima aveva promesso ai pastorelli che il Portogallo avrebbe mantenuto sempre la fede, lasciando intendere di una crisi devastante che avrebbe evidentemente attraversato altri Paesi, forse l’Europa e il mondo intero…Chiamata dal vescovo, per conto della Commissione diocesana, a formalizzare quale fosse la sintesi del messaggio dato a Civitavecchia, la famiglia Gregori ha sottolineato che il cuore è l’unità della famiglia, in seno all’unità della Chiesa intorno a Cristo. Di fronte al pericolo, appunto, dell’apostasia, in questa unità e attraverso la luce della Chiesa e i Sacramenti, in un concorso apostolico di consacrati e laici, il mondo riscopre Dio e ritrova la pace, in un tempo in cui l’umanità, accecata dal potere, dagli egoismi, dall’odio e dalle divisioni istigate dal grande Avversario di Dio, potrebbe, invece, mettere a repentaglio il creato e, perfino, la propria sopravvivenza.La Madonna, come negli altri luoghi di apparizione, non viene, tuttavia, a spaventare o a condannare, ma per rinnovare lo spirito e i cuori, ricordando che oltre le tenebre del mondo c’è la luce di un Padre buono nei Cieli, che ha preparato un posto per noi nel suo Regno. Non viene a toglierci la Croce, ma a darle un senso come via sicura della gioia e del compimento dell’eternità; come disse a Bernadette Soubirous di Lourdes: «Non ti prometto la felicità in questa vita, ma nell’altra». Fin da ora, tuttavia, la Vergine indica quelle che lei stessa chiama «le armi», per sconfiggere il male e riconoscere la presenza di Dio nella nostra storia; non armi che procurano la morte, invero, ma che sono frutti dell’amore che informa l’intero disegno originario di Dio sull’uomo. Tali armi sono: la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, di cui annuncia il trionfo, come a Fatima, e al Sacro Cuore di Gesù; la familiarità coi Sacramenti, in primo luogo l’Eucaristia, che è Gesù vivo, e la Penitenza, attraverso cui Gesù stesso ci perdona; la preghiera, in particolare il Rosario, che è meditazione veritiera della vita terrena di Cristo e della Sacra Famiglia di Nazaret.- www.ares.mi.it -