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VERSO LA TERZA QUERRA MONDIALE


Ricevo dal nostro Collaboratore Gianfranco Trabuio questa riflessione, che merita un confronto e un cordiale dibattito.“Sul sentiero della conoscenza reciproca”Il tema che tratto oggi è essenzialmente di natura religiosa e attiene prevalentemente ai rapporti tra due grandi religioni monoteiste. Tuttavia, le implicazioni sociali delle due religioni sono amplissime e, soprattutto per l”Islam, riguardano anche la politica e il diritto degli stati musulmani, e degli stati dove vivono i musulmani.Non sono un teologo, ma semplicemente uno studioso, che applica la metodologia della ricerca scientifica allo studio dell’Islam, avendo come riferimenti religiosi la nostra fede cristiana, o meglio, cattolica. Quindi con buona pace di chi non sarà d’accordo con quanto esporrò in seguito, ritengo sia corretto fare delle “dichiarazioni di gioco” chiare onde evitare equivoci e malintesi. Pertanto, il sottotitolo della relazione: “sul sentiero della conoscenza reciproca”, è una dichiarazione solenne sul tema e lo inquadra correttamente in un contesto di fede evangelicamente vissuta.Quanto sta succedendo in Iraq, in Siria e nelle altre nazioni a maggioranza islamica dove i cristiani, ma non solo loro, (tutti gli infedeli) sono perseguitati e uccisi in nome di Allah è ormai un drammatico notiziario quotidiano, e dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, la distanza siderale tra le due antropologie culturali: quella cristiana e quella islamica.Vediamo di entrare dentro al tema di questa relazione, in questo arduo sentiero della ricerca del dialogo tra due religioni profondamente diverse tra loro e teologicamente non permeabili, pur avendo evidenti radici comuni con l’Antico Testamento.Anzi, invochiamo la protezione della Madre di Gesù, Maria, con la litania coniata dal papa san Pio V dopo la vittoria contro i turchi nella battaglia di Lepanto, il 7 ottobre 1571: Auxilium christianorum ora pro nobis.La recente dichiarazione di papa Francesco, durante il viaggio di ritorno dalla Corea del Sud, ovvero che siamo entrati nella terza guerra mondiale, finalmente fa ragione di tutte le ipotesi di geopolitica elaborate in questi ultimi tempi. Anche Papa Francesco, finalmente, si è reso conto di ciò che sta succedendo in varie aree del pianeta, dove l’Islam fondamentalista sta mettendo in atto la conquista dei territori mediante la eliminazione forzata e violenta di chi non accetta di convertirsi alla religione del profeta Muhammad (Maometto).Per capire questa strategia di conquista è necessario conoscere qualcosa del Corano, libro sacro dell’Islam. Questo libro è la raccolta delle Sure, delle rivelazioni, che Muhammad ha ricevuto da Allah tramite l’Arcangelo Gabriele. Uno dei primi califfi ha ordinato la raccolta delle Sure in ordine di lunghezza del testo e non in ordine cronologico, pertanto il Corano si presenta come una collazione di testi slegati tra loro e quindi di ardua interpretazione sul piano ermeneutico. Infatti, essendo parola di Dio, la Sura non ha bisogno di essere interpretata, Allah ha parlato e la sua parola è legge per sempre.Ora, esiste una notevole differenza di contenuti dottrinali tra le Sure del primo periodo, quello di La Mecca, e quelle del secondo periodo ricevute a Medina, dove Muhammad si era rifugiato per sfuggire ai suoi paesani di La Mecca che volevano ucciderlo. Infatti, mentre le prime sono di chiara ispirazione biblica, le seconde risentono del clima di odio nel quale il profeta si era venuto a trovare. L’odio in particolare per chi non accettasse la sua rivelazione, in particolare ebrei e cristiani. Ricordo che quelle terre erano tutte abitate da tribù di origine ebraica o cristiana, siamo poco dopo l’anno 600 dopo Cristo. Infatti è a Medina che il profeta dà l’ordine di uccidere tutti i maschi delle due tribù ebraiche che rifiutavano la conversione, e il rapimento e la messa in schiavitù delle donne e dei bambini.Ora, siamo nel terzo millennio, dobbiamo fare i conti con questa strategia di conquista. Nulla è cambiato nell’Islam ortodosso, quello che interpreta alla lettera il Corano.C’è una ragione teologica in questa strategia, gli esegeti del Corano ritengono che le Sure successive abroghino le Sure precedenti nelle parti che fossero in contraddizione tra loro. Poiché le ultime sono quelle con i contenuti più violenti nei riguardi degli infedeli, soprattutto ebrei e cristiani, ecco in parte spiegata la ragione della devastazione planetaria da parte dei fondamentalisti islamici e la consapevolezza del Pontefice romano che afferma quanto ormai sostenuto da molti osservatori di geopolitica. La terza guerra mondiale è strategicamente diversa dalle altre due, non ci sono eserciti contrapposti, è una guerra di nuovo tipo il cui modello è mutuato dalle esperienze terroristiche fin qui realizzate in varie parti del mondo. Pertanto sarà una guerra che richiederà nuovi modelli di intervento, tutti da inventare e che durerà molto certamente.Ai musulmani viene insegnato che la Terra è divisa in due parti: Dar al Islam (Terra della Pace) e Dar al Harb (Terra della Guerra), e che la fine del mondo col giudizio universale avverrà quando tutto il pianeta si sarà convertito all’Islam. Questa è la sostanza teologica del terrorismo islamico.Come in tutte le manifestazioni belliche ci sono i partigiani non in armi, che scrivono sui giornali, che fanno trasmissioni televisive, che organizzano eventi, sono i simpatizzanti, quelli nostrani, occidentali, che non vedono l’ora che gli USA e Israele vengano cancellati dal pianeta, che il capitalismo venga sovvertito da una nuova mitologia economica, che la Chiesa di Roma venga ridotta al massimo nella catacombe. Questo è lo scenario prossimo venturo e quello che è più drammatico per noi europei è che buona parte dell’apparato ecclesiastico cattolico è schierato contro se stesso. Solo il Papa e qualche vescovo hanno il coraggio di avvertire le pecore del gregge dell’orda di lupi che sta devastando la convivenza tra gli uomini.Si sta avverando quanto predetto da mistiche e mistici cattolici intorno a questo periodo della storia dell’umanità e della storia della Chiesa cattolica. Già il profeta Daniele aveva avuto delle visioni terrificanti sul futuro dell’umanità, Giovanni nell’Apocalisse aveva definito cosa sarebbe avvenuto a un certo momento della storia dell’umanità che si ribellava a Dio e a suo figlio Gesù Cristo. Non solo. La Madonna a Fatima aveva lasciato a Lucia una serie di profezie puntualmente avveratesi. Il famoso terzo segreto è stato pubblicato solo parzialmente. I papi che lo hanno letto per intero ne sono rimasti sconvolti, a partire da Giovanni XXIII. Papa Luciani, dopo averlo letto rimase muto per alcuni giorni, così racconta la suora che lo accudiva da vicino e come è stato illustrato di recente nella trasmissione televisiva a Rai 3 sulla Grande Storia.Ma non finisce qui.Era il 29 gennaio 1929 quando Gesù interloquendo con la mistica Luisa Piccarreta, immobile nel suo letto di sofferenza, le comunicò: “Figlia mia diletta, voglio farti sapere l’ordine della mia Provvidenza. Nel corso di ogni duemila anni ho rinnovato il mondo: nei primi duemila lo rinnovai col Diluvio; nei secondi duemila lo rinnovai con la mia venuta sulla terra, in cui manifestai la mia Umanità, dalla quale, come da tante fessure, traluceva la mia Divinità, e i buoni e gli stessi Santi dei seguenti duemila anni sono vissuti dei frutti della mia Umanità e come leccando hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo circa alla fine del terzo duemila e ci sarà una terza rinnovazione, ecco pertanto lo scompiglio generale: non è altro che il preparativo alla terza rinnovazione. E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che sulla terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la mia rinnovazione, col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio Volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in Me e come tutto facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna creatura era rifatto da me e suggellato col mio Volere Divino.”Luisa Piccarreta (Corato-Bari, 1865 – Corato 1947) sarà proclamata beata tra qualche mese. Nel 1926 per ordine del suo direttore spirituale Annibale Maria Di Francia, Santo, ha scritto venti volumi sui dialoghi avuti con Gesù che l’ha istruita sul Regno della Divina Volontà.Ora, se mettiamo insieme tutti questi segnali, compresi quelli che la Madonna ha comunicato ai veggenti a Medjugorje, e che avrebbero bisogno di una trattazione a parte, risulta evidente che l’umanità sta andando incontro a un periodo di purificazione a causa della violenza con la quale la stessa umanità da qualche secolo si sta rivolgendo verso Dio Padre, il Figlio Gesù, la Madre Maria e la Chiesa da Lui istituita.Poiché Dio è Padrone della storia dell’uomo sulla terra, risulta evidente che il periodo di purificazione è iniziato, la Chiesa cattolica e i suoi fedeli sono perseguitati nel mondo come mai avvenuto prima; l’apostasia silenziosa si è estesa in gran parte delle strutture ecclesiastiche, i fedeli che si organizzano per ritornare alla purezza dei santi fondatori degli Ordini religiosi vengono in qualche modo impediti nel farlo e addirittura perseguiti dall’interno; i nuovi teologi sedicenti cattolici fanno a gara per rinnegare la dottrina del magistero che la Chiesa cattolica ha sviluppato nei secoli, e quanta eco hanno sulla stampa e nelle televisioni.Quanta confusione viene propalata ad arte per dissacrare i sacramenti, in particolare il Matrimonio, la Confessione e la Comunione. Viene insegnata la infinita Misericordia di Dio ma viene cancellata la infinita Giustizia di Dio. Ricordiamolo che Gesù ha perdonato alla samaritana ma le ha anche detto di non peccare più.Come risulta evidente grande è la confusione e lo sconcerto che viene percepito dai fedeli, sembra che non esista più il Catechismo della Chiesa Cattolica e che ogni fedele si faccia il suo. I pastori, salvo le eccezioni che per fortuna ci sono sempre, sembrano affetti da disturbi catatonici e non reagiscono più secondo la dottrina ma secondo l’umore del momento montato ad arte dai media. (....)Autore: Trabuio Gianfranco  - Fonte: CulturaCattolica.it