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MUORE ADELAIDE RONCALLI, LA "VEGGENTE" DELLE GHIAIE DI BONATE


Si è spenta nel silenzio, a 77 anni, senza che la Chiesa abbia riconosciuto la veridicità delle apparizioni avvenute alle Ghiaie di Bonate, nel bergamasco: Adelaide Roncalli, che dal 13 maggio al 31 luglio 1944 disse di aver visto la Madonna e di averne ricevuto dei messaggi, venne costretta a ritrattare subendo una notevole violenza psicologica da un sacerdote. Il caso, nonostante la guerra e i bombardamenti, provocò un’ondata ininterrotta di pellegrini nel piccolo paese e la notizia ebbe grande risonanza, non soltanto in Italia. Secondo i racconti della bambina, l'apparizione, oltre a preannunciarle una vita di sofferenze, parlò delle minacce che in quel momento incombevano su Pio XII - e Adelaide non poteva sapere che proprio in quel periodo Hitler aveva progettato di rapire il Papa - e indicò l'importanza della famiglia. La storia della piccola veggente s'intreccia subito con quella di don Luigi Cortesi, giovane professore del Seminario di Bergamo, che di propria iniziativa si mise a indagare. Tenne la piccola Adelaide lontana da Ghiaie e diede ordine che nessuno potesse avvicinarla senza il suo permesso. Dopo averla sottoposta a forti pressioni, nel settembre 1945 riuscì a ottenere con l'inganno una ritrattazione scritta. L'anno successivo, una volta liberata dal peso opprimente di don Cortesi, la veggente dichiarò che la ritrattazione era falsa e gli era stata estorta. Ma il vescovo di Bergamo nel 1948 decretò che «non consta la soprannaturalità» proibendo ogni forma di devozione in quel luogo.Nel 1949 la piccola Roncalli venne però ricevuta da Pio XII, al quale rivelò un segreto a lui dedicato. Ed è noto che anche Giovanni XXIII, il Papa bergamasco, aveva più di una perplessità sul modo in cui si era trattata la cosa, tanto da scrivere in una lettera riservata al vescovo di Faenza del luglio 1960: «Ciò che vale... è la testimonianza della veggente: e la fondatezza di quanto ancora asserisce a 21 anni e in conformità alla sua prima asserzione a 7 anni: e ritirata in seguito alle minacce, alle paure dell’inferno fattele da qualcuno. Mi pare che insista quel terrore di quelle minacce». L'implicazione di elementi importanti del clero locale e la sentenza del vescovo confermata da tutti i suoi successori non fecero più riaprire ufficialmente il caso da parte dell'autorità ecclesiastica. Adelaide avrebbe voluto farsi suora sacramentina: a 15 anni ottenne dal vescovo il permesso, ma dopo la morte del monsignore qualcuno riuscì a strappare l'ordine di farla uscire dal convento. Ne soffrì moltissimo e si ammalò per questo. Sono in tanti a sperare che la sua vicenda sia finalmente oggetto di un'indagine seria e approfondita. Andrea Tornielli - vaticaninsider.lastampa.it -Adelaide, piccola veggente martireLa Madonna le predisse: "Soffrirai molto, ma non piangere perché dopo verrai con me in paradiso." "In questa valle di veri dolori sarai una piccola martire…" Ma Adelaide era troppo bambina per valutare subito la gravità di queste parole. Dopo le apparizioni, fu isolata, intimorita, spaventata e tormentata psicologicamente, tanto che alla fine qualcuno, il 15 settembre 1945, riuscì a strapparle uno scritto di ritrattazione che peserà come un macigno sul processo di riconoscimento delle apparizioni.Sequestrata grazie a una trappola tesa dal parroco del suo paese. Segregata in conventi di suore, con religiose arpie alle spalle. Torturata nella mente e nell'anima, picchiata. Vittima suo malgrado di un finto funerale, avvolta in un sudario e portata al cimitero. Segnata da una visita medica ai genitali in un convento, all'insaputa della famiglia e alla presenza di suore, di un prete inquisitore e di un medico occultista. Sottoposta a tre interrogatori senza difensore in un tribunale ecclesiastico e a esorcismo perché ritenuta indemoniata. Cacciata nottetempo come una ladra, da un convento dove, adolescente, era entrata per tentare di farsi suora. Tenuta segregata in un albergo di Roma come cameriera. Qualunque adolescente sarebbe uscita distrutta da una vicenda come la sua, ma Adelaide era forte e si riprese. Stanca di aspettare che le si riaprisse la porta del convento, decise di sposarsi ed andò a vivere a Milano dove si dedicò con sacrificio alla cura degli ammalati. Passarono gli anni e Adelaide rimase chiusa nel silenzio impostole dai superiori.